18 agosto 2020

Notte Horror 2020 - La Notte dei Morti Viventi

Siamo a... quante?
Ho davvero perso il conto delle Notti Horror trascorse?
Sono davvero riuscita a sdoganare un genere che mi vedeva quanto mai restia?
Sì.
Sì.
E infine: 7.
Siamo alla settima edizione della Notte Horror, e io ormai c'ho preso gusto.
La fifona che è in me vive e vegeta e rabbrividisce, ma ad agosto ha la meglio quella parte che ricerca i brividi, che si sforza e si sfida tanto da passare il resto dell'anno a cercare e segnare titoli.
Che poi (come vedrete per il resto della settimana) passo comunque il tempo a chiedermi chi me lo fa fare e perché mi faccio del male...
Tra l'altro, puntuale come ogni anno, alla Notte Horror si abbina la nottata del giovine in libera uscita, e io mi ritrovo a dormire da sola in una casa piena di scricchiolii e rumori sinistri con il carico d'orrore accumulato.
Bello, no?
La soluzione, da quest'anno, è dormire sul divano con il cane.
Direi che grande e grosso com'è mi difende lui da fantasmi, spiriti e... zombie!
Sì, zombie.
Anche se probabilmente grande e grosso com'è diventerebbe preda facile per questi mangia carne.
E arriviamo allora dopo questa lunga e inutile premessa a parlare di zombie.



O meglio.
Di quei cosi.
Di quei mostri.
Che ne La notte dei morti viventi la parola zombie non viene mai pronunciata.
Ma da lì in poi li si vedrà e ce li si ritroverà in ogni salsa.
In commedie, in serie TV, in film horror dal basso o ad alto budget, nei 4 sequel che lo stesso Romero c'ha dedicato...
Per fortuna la moda degli zombie e pure di The Walking Dead sembra finita, con il genere horror più interessato alle case malefiche e la serie sempre più alla deriva e abbandonata dagli attori degli esordi.
L'origine, comunque, sta tutta qui.


In un film del 1968 realizzato mettendo insieme gli spiccioli di amici e conoscenti, chiamando come comparse attori della pubblicità in cui Romero lavorava e cittadini di Evans City dove il film è stato girato.
Parte da qui, insomma, da Barbra e Johnny che vagano in un cimitero, con lei fedele alle parole materne, lui a prenderla in giro e a spaventarla: "Guarda, quell'uomo viene per te! Viene per te, Barbra!". E infatti è così, anche se quell'uomo, quel morto vivente, viene anche per Johnny e scappa Barbra, scappa come può, chiudendosi in auto, ringraziando la forza di gravità, correndo a rotta di collo per i campi e trovando rifugio in una casa disabitata.
O forse no.
Ed è lì, dopo le sue urla, dopo la sua ansia, che arriva il vero protagonista: Ben.
Ben che sbarra porte e finestre, Ben che capisce come il fuoco è un loro alleato, Ben che cercava benzina e una via di fuga, Ben che trova una radio e apprende che la situazione è simile in tutto il Paese.
Orde di persone che non sembrano in sé, che attaccano, mordono, uccidono.


E poi Ben che deve far fronte al vero pericolo: all'essere bigotto ed egoista, all'uomo che si nasconde in una cantina nonostante le urla di Barbra (ormai in stato di shock), lui che vuole il fucile di Ben, vuole che tutti se ne stiano in cantina, assieme alla moglie, la figlia provata, la coppia di giovani dalle speranze rosee.
E così, il film sugli zombie si trasforma in quello in cui poi tutti i film su zombie diventeranno: lo scontro uomo contro uomo, con piani e decisioni da prendere, con le conseguenze di quelle decisioni da dover accettare.
Il dramma è in agguato, ma a distanza di 50 anni si applaude agli scontri verbali ma si sorride agli scontri con gli zombie, alle decisioni avventate di Judy, alla lentezza con cui Judy e Tom non scendono dal furgoncino, alla facilità con cui Ben riesce a ritornare in casa, a quell'omicidio che sa di Sindrome di Elettra, al fatto che Ben si salva proprio stando chiuso in cantina.
Ma non si sorride più in quel finale amarissimo, per quanto tristemente prevedibile.


Quel finale che -nonostante Romero avesse dichiarato di non voler fare e di non aver mai pensato di realizzare un film politico- visto oggi è più politico che mai.
Con Duane Jones primo protagonista nero per meriti d'attore e non per sceneggiatura, che fa fronte alla paura di Barbra, al pensiero retrogrado di Cooper, ad uncini che sembrano simboli di altre organizzazioni pronte a tutto pur di uccidere proprio un uomo nero come lui.


E i brividi?
Ci sono stati, ma più di ansia, più per la situazione reale che Romero sa ricreare, più per le decisioni avventate e sbagliate che il gruppo prende.
La notte dei morti viventi l'avevo vista nella mia prima e unica festa di Halloween. A casa di un'amica a quanto pare molto dentro al tema, che aveva realizzato torte macabre, decorazioni esagerate.
Eravamo alle medie, ma eravamo più interessate a raccontarci altro che non a vedere film horror, e infatti della trama non ricordavo niente.
Anzi, ero convinta che la famosa mano che sbuca dalla terra del camposanto fosse qui.
Invece no.
Meglio così, che se la Notte Horror continua ad essere un appuntamento attesissimo pure da una fifona come me, è proprio per scoprire dei classici senza tempo di un genere che per troppo tempo ho ignorato.
E scoprirne/recuperarne di nuovi nei prossimi giorni.

Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
2 Leoni su 5

Questa Notte Horror è iniziata su Solaris con Specie mortale

Mentre sono già andate in onda:


Il calendario completo invece è questo, Buona Notte e Buone Botte:


10 commenti:

  1. Liiiiiiisa i morti ti prenderanno! Perdonami, non ho potuto resistere ;-) Era l’aprile del ’68, Romero stava portando la pellicola del suo film d’esordio ai distributori quando alla radio in auto, sentì la notizia della morte di Martin Luther King, in quel momento George “amore” Romero capì che quella pellicola, era un film fortemente politico. Che sarebbe stato anche dinamite, lo avremmo capito tutti dopo nel tempo, a cinquant’anni dalla sua uscita ancora qualcuno macina soldi con l’idea di Romero, che ha davvero reinventato gli zombie, purtroppo raccogliendo pochissimo. Non lo ringrazierò mai abbastanza per il suo lavoro mi ha fatto molto piacere leggere del suo esordio ufficiale, con uno dei film d’assedio migliori di sempre ;-) Cheers!

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    1. La pulce all'orecchio me l'hai messa proprio tu che lo citi, diciamo... parecchio!
      Anche se non in linea con le ventate più "trash" delle Notti Horror un cult così volevo vederlo per bene, e trovarlo non invecchiato, attualissimo e citatissimo mi fa dire che ne è valsa la pena.

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  2. Cavolo che film e che ricordi anche per me. E il finale mi fece piangere.

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    1. Finale davvero ammaro, anche se prevedibile lascia davvero a terra.

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  3. E 50 anni dopo fanno film che in parte copiano da questo intramontabile film, precursore del genere.

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    1. Copiano, citano, omaggiano, rifanno... sì, ora so da dove tutto è partito.

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  4. Un grande classico, complimenti per aver scelto un horror "vero" e coi fiocchi... io invece ho optato per un titolo molto più "cazzone"!! ;D ma la Notte Horror è bella soprattutto per questo, per questa varietà di generi!

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    1. Non so se ho rispettato del tutto le direttive della Notte Horror con questa scelta, ma un cult così lo volevo recuperare da tempo. E ho fatto bene.

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  5. Noto con piacere che di anno in anno stai alzando l'asticella dell'horror! Bene, mi aspetto per il 2021 qualcosa di super cruento, allora.
    Scelta ottima, non c'è che dire. Senza "La notte" non ci sarebbe stata "Alba" né "Giorno" né tutto il resto. Film imprescindibile che ognuno dovrebbe avere nella propria videoteca personale.

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    1. Non smetterò mai di ringraziare queste Notti per avermi fatto un pelo più coraggiosa e per avermi fatto scoprire film davvero belli che ignoravo per pregiudizi tutti miei.
      Sto già pensando a cosa scegliere per il 2021, ma non escludo una nuova capatina nel genere con Halloween :)

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