3 febbraio 2021

The Kid Detective

Andiamo al Cinema a Noleggio

Che fine aveva fatto Adam Brody?
Il nerd che ha rilanciato la moda dei nerd.
Il primo vero hipster, scopritore per noi di band indie, che ha cambiato il volto dei protagonisti seriali con il suo Seth Cohen, poi, dove si è perso?
Parti e particine, certo, un matrimonio da favola con Leighton Meester che fa palpitare i cuore pensando a un crossover televisivo incredibile, ma la sua carriera?
Non è mai davvero ripartita, non ha più avuto assi da giocarsi.
O forse, preferisce ruoli secondari in grandi produzioni, ruoli da protagonista in piccoli film.
Come The Kid Detective.


Qui lo ritroviamo il nostro amato Adam Brody, sfatto e stropicciato come piace a noi, mai veramente cresciuto, ancora fermo ai fasti di un tempo.
No, non quelli in cui assieme a Ryan girovagava per la California con Marissa e Summer, quelli del suo Abe che era un promettente detective da bambino, capace di risolvere ogni caso, dalla merendina rubata a scuola ai fondi della città sottratti illegalmente.
Un futuro roseo quello che gli si prospettava, con gli abitanti tutti di quella sua cittadina a stendersi ai suoi piedi finché il destino non gioca contro: andando a rapire quella che è la sua amica e segretaria, un caso che né lui né la polizia riuscirà a risolvere.


Passati 15 anni l'onta di quell'irrisolto grava ancora sulle sue spalle.
La città non lo ama come un tempo, i genitori giudicano il suo modo dissipato di vivere e il suo attaccarsi al sogno di essere un detective privato, che continua le sue indagini che riguardano però gatti scomparsi e poco altro.
Affoga i dispiaceri nel bere, finché il destino non gioca ancora una volta a suo favore, presentandogli il suo primo caso di omicidio e dando vita a strane indagini.
Immaginate il più classico dei detective falliti dei noir, quelli con la barba non rasata, con l'alone di alcool, con le notti brave e gli occhiali da sole per nascondersi alla luce del sole.
Immaginate questo detective assoldato da una giovane e ingenua teenager e immaginate i due passare il tempo a interrogare altri teenager, picchiarli pure, appostarsi in armadi per ore, ipotizzare moventi e colpevoli.


Interessante, no?
Certo.
The Kid Detective leggero e scanzonato, con il suo protagonista sboccato e fuori dalle regole che ricalca un BoJack Horseman in carne umana, sembra avere il suo perché anche nello scoperchiare tutti i piccoli segreti di una piccola comunità.
Peccato che questa verve il film non la sappia mantenere, indeciso su che toni usare, su che stile prendere, balza continuamente da un eccesso a una scena soporifera, concludendo con uno spiegone finale che affossa ogni ritmo e che stride con quei toni usati inizialmente, visti i risvolti crime.
Se si cercava il film che potesse rilanciare la carriera di Adam Brody, non è da queste parti che si deve guardare.
Il ragazzo si consolerà in casa, con un secondo figlio appena nato e con il fatto che i 40 anni suonati che ha non li dimostra nemmeno un pochino, eterno giovine pure lui.
Ma se si cerca un film strano, che sa e vuole essere strano pur non riuscendo a convincere al 100%, consapevole dei suoi difetti, allora questo è il film giusto.

Voto: ☕½/5

4 commenti:

  1. Cioè Adam Brody ha 40 anni? Incredibile...

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    1. Classe 1979 ma riesce a interpretare un 31enne in modo fin troppo credibile.
      Si è mantenuto bene ;)

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  2. Mi incuriosisce parecchio, per Adam Brody e per il suo essere un film strano. Non l'ho ancora visto temendo potesse essere un po' una bambinata, ma se il protagonista è dalle parti di BoJack Horseman, mi sa che non è poi una roba così bambinesca. :D

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    1. Più serioso che bambinata, soprattutto nella piega finale che prende.
      In bilico, ancora non ho capito su che toni volesse tenere, ma Adam Brody è una buona scusa per recuperarlo ;)

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