17 giugno 2023

Emily

Andiamo al Cinema

Tre sorelle, nella campagna inglese di metà Ottocento.
Tre spiriti diversi, che ingannano il tempo raccontandosi storie, vivendole le loro storie.
Una più delle altre.
Quella strana.
Quella che mette in imbarazzo la famiglia, che cede al fascino scapigliato del fratello, artista pure lui, ma dedito all'alcool, all'oppio, al bighellonare.
Giudicando per primo quei giudicanti dei clericali, padre compreso.
Poi arriva un curato, un giovane, aitante, poeta pure lui.
Ma supponente.
Ai cui piedi cadono tutte, sorelle comprese.
Non lei, la strana.
Che lo disprezza, che non lo considera, chiudendosi in silenzi e abbassando lo sguardo.
Finché, lasciata sola, abbandonata perché troppo strana, troppo difficile da incasellare e aiutare fuori casa, in un pomeriggio tempestoso su una cima tempestosa, la passione scatta.
E con quella l'amore.
Passionale, salvifico, totalizzante e, come prevedibile, impossibile.
Che si rompe con il ritorno della sorella giudiziosa, che un fratello geloso condanna, che la scrittura, infine, celebra.
E fa vivere in eterno.


È questa la storia di Emily Brontë e delle sue Cime Tempestose?
No.
Ma è la storia di Emily, che romanza la sua vita, che si prende molte libertà.
Troppe?
Viene da dire di sì, soprattutto quelle palesi come il non camuffare il suo nome nel romanzo o il debutto di Charlotte che viene rimandato.
Viene da chiedersi perché, giocare così con la Storia, quando una storia diversa, una scrittrice in erba, poteva essere comunque la protagonista ideale senza bisogno di un nome altisonante.


Ma mettiamo da parte queste polemiche, queste verità ricamate e queste invenzioni.
Stiamo in Emily, con Emily.
E vediamo un film che riesce a giocare con i generi, che riesce a mettere paura, a emozionare e a fare innamorare.
Riesce a convincere Emma Mackey, una bellezza non propriamente ottocentesca, inizialmente troppo moderna per essere Emily, che invece lo diventa, la incarna, spezzando spesso il cuore.
Fionn Whitehead è un'altra rivelazione, fratello indolente e geloso, vivo e libero, non tanto nelle parole quanto nei fatti.
Anche se a convincere e più di tutti è Frances O'Connor alla regia, al suo esordio, impreziosito dai tanti ruoli in costume fatti in carriera, che dà solidità, romanticismo e femminilità, anche, alla storia.


Ci si perde, quindi, in paesaggi bucolici, in passioni travolgenti, in costumi e parrucchi da sogno, ci si perde in questa storia drammatica e in questo amore impossibile che prendendosi le sue libertà, ha il merito di fare venir voglia di tornare in quelle Cime tempestose amate da adolescente, di riscoprire Catherine e Heathcliff e i loro tormenti.

Voto: ☕☕/5

4 commenti:

  1. Un film incantevole. Ben recitato, anche dai comprimari. Volendo cercare un difetto direi che manca di ritmo ed è troppo lungo (in fase di montaggio erano pigri? non si poteva farlo durare 30 minuti in meno?)
    Comunque applaudo.

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    1. Una sforbiciatina qua e là in effetti poteva starci, ma sono stata così presa dalla storia (che a questo punto hanno romanzato bene) che non mi lamento.

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  2. Non conoscendo molto la sua storia, il fatto che l'abbiano romanzata non credo mi darà fastidio. Anzi, spero l'abbiano romanzata il più possibile, come hanno fatto nella serie sull'altra Emily, Dickinson :)

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    1. Meno moderna, ma ci si pensa spesso all'altra Emily.
      Prevedo la tua approvazione, che si romanza bene anche se non era così necessario.

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