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19 settembre 2025

Highest 2 Lowest

Andiamo al Cinema su Apple TV+

Dal più basso al più alto dove lo piazzi quest'ultimo film di Spike Lee?
Decisamente in basso, quasi al fondo della sua filmografia.
Vero che ormai il regista è diventato un'icona di stile, un nome di culto, e lo è più per le prime opere fresche e dirompenti, forti e personali, vero è che pure lui come altri mostri sacri degli anni '90 sembra passare più il tempo a curare l'immagine dei suoi film che il film in sé, dagli anni '70 di BlacKkKlansman al Vietnam di Da 5 Bloods, e pure qui mi diventa arredatore d'interni di lusso, tra opere d'arte, una penthouse da sogno con vista su Manhattan, ma la storia dove la lascia?

18 settembre 2025

Le Novità della Settimana al Cinema e in Streaming

Il cinema è in festa con prezzi speciali e sembra che anche i distributori lo siano, con una proposta decisamente variegata e allettante di titoli e titoloni:

The Life of Chuck
Mike Flanagan che adatta Stephen King?
Mi ci fiondo, anche se il racconto non è horror, ma ha quel che di fantastico/distopico di cui spero di non scoprire altro.
Con Tom Hiddleston, Karen Gillan, Harvey Guillen, Matthew Lillard.

Alpha
Il nuovo film di Julie Ducournau che si trasferisce in America per raccontare un'adolescente attirata dalla New York degli anni '80 dove però si sta diffondendo l'AIDS.
Emma Mackey non può che aumentare la curiosità verso un altro body horror femminile.

La Valle dei Sorrisi
Un folk horror italiano che funziona e mette i brividi?
Difficile da pensare, ma leggere QUI per credere


Honey Don't
Ethan Coen continua ad uscire senza il fratello, lo fa con un'altra commedia nera, su un'investigatrice privata di una piccola cittadina alle prese con morti sospette.
Cast di bellezze:  Margaret Qualley, Aubrey Plaza, Chris Evans e Charlie Day.


Swiped
- su Disney+
Non finiscono i creatori di app di cui raccontare le gesta, a questo giro tocca a Lily James nei panni della creatrice di Bumble.
Per curiosità e completezza di un genere a sé.
Jane Austen ha stravolto la mia vita
Jane Austen al cinema è sempre una garanzia, più che su carta.
In questa commedia francese su una libraria alla ricerca dell'amore e di una storia da raccontare proprio nella tenuta degli Austen, so già di trovare pane per i miei denti.

Duse
Una biografia per sineddoche sull'attrice più grande di tutti i tempi che nonostante le ricostruzioni fedeli si appoggia a una protagonista come Valeria Bruni Tedeschi, che è forse la scelta più sbagliata visto che fa la solita svampita e isterica Valeria Bruni Tedeschi. 
Ne ho parlato QUI






Sotto le Nuvole
Altra visione veneziana, il documentario di Gianfranco Rosi dedicato a Napoli e alle sue ipocrisie.
Stranamente l'ho apprezzato, ne ho parlato QUI

17 settembre 2025

Weapons

Andiamo al Cinema

È uscito come il nuovo horror dell'anno.
E per una volta posso concordare con questa etichetta abusata.
Non solo perché paura ne fa davvero, se fossimo dentro alla Notte Horror si guadagnerebbe facili facili 5 Leoni-Cane-Fifone su 5, ma soprattutto perché è una storia semplice, che diventa complessa, che gioca con il genere approdando su altri generi.
Il soggetto iniziale: 17 bambini escono di casa nel cuore della notte e spariscono nel nulla.
Sono tutti della stessa classe, quella di Alex, l'unico ragazzino a presentarsi il giorno dopo davanti a un'atterrita Justine, l'insegnante su cui subito si punta il dito e che viene tacciata anche di stregoneria.
Dove sono spariti questi bambini?
Come tornare alla normalità?
Non sembra possibile, e tra chi si butta nell'alcool, chi inizia indagini di propria iniziativa e chi incappa in indizi cruciali, ricostruiamo lentamente quel che è successo a Maybrook, Pennsylvania.

16 settembre 2025

Sports Night

#LaPromessa2025

È stato il titolo della Promessa che rischiava di non farmela mantenere.
Impossibile da trovare, post e post su Reddit con altri disperati che come me lo cercavano a gran voce, DVD dall'America in vendita a prezzi folli su EBay, e lo spauracchio di Olé dietro l'angolo a incombere.
Per fortuna la buona stella mi ha aiutata e qualche misericordioso fan ha caricato tutti i 45 episodi online in un giorno qualunque di quest'estate.
O perlomeno, è quando la ricerca settimanale che portavo avanti da mesi ha dato i suoi frutti.
Sports Night è andata in onda su ABC, dal 1998-2000, due sole stagioni che hanno faticato a trovare il loro tono, il loro pubblico, con la possibilità di approdare poi su altre reti ma con Aaron Sorkin ormai deciso a lasciar perdere e dedicarsi appieno ad un'altra serie, su un certo Presidente e i suoi collaboratori nell'ala ovest della Casa Bianca.
(se qualcuno se lo sta chiedendo, sì, sto continuando a centellinare anche West Wing, ho iniziato la quinta stagione, la prima senza Sorkin al timone che chiaramente aveva iniziato ad annoiarsi già con la quarta. Vedremo se riuscirò a resistere alla sua uscita.)

13 settembre 2025

Material Love

Andiamo al Cinema

Lei, Lucy, ha fatto carriera diventando uno delle migliori matchmaker di New York.
Il suo lavoro? Combinare clienti disperati ma ricchi abbastanza da pagare il suo servizio esclusivo per trovare la persona giusta che corrisponde a precise richieste. Un lavoro che si addice a chi capisce in fretta chi ha davanti, come rispondere, come muoversi e che crede più ai soldi che all'amore, puntando a un matrimonio di comodo, più che di sentimento.

Lui, Harry, è il fratello di un cliente di Lucy che fa parte della nona coppia che è riuscita a portare alle nozze. La conosce lì, in un matrimonio in cui l'amore sembra comunque di facciata, mentre sonda il terreno per nuovi clienti. Harry, unicorno irresistibile, punta lei, Lucy.

Lui, John, è un attore squattrinato, che ancora divide l'appartamento con altri squattrinati, che cerca di sfondare come attore e si ritrova a fare da cameriere qua e là. E fa da cameriere al matrimonio del fratello di Harry ed è lì che ritrova Lucy, facendola vacillare e tornare con la mente ai tanti litigi, alle tante arrabbiature che giravano tutti attorno ai soldi e alla mancanza di soldi.

12 settembre 2025

Warfare

Andiamo al Cinema

In tempi di guerra ci interessano ancora i film di una guerra passata?
Se a rispondere sono io, dico no.
Soprattutto se la guerra proposta è dal punto di vista americano, che è sempre problematico.
Se si entra in Warfare senza sapere altro se non che si tratta della ricostruzione di una missione vera, basata sui ricordi e suoi dettagli tecnici dei Navy SEAL che vi hanno preso parte, il film funziona come un film di guerra né più né meno: con un lento progredire degli eventi, con l'azione che entra nel vivo, con la situazione che si fa insostenibile e l'emotività che prende quando morti e feriti sono da soccorrere e una via di fuga sicura non c'è.
Classico.
Per quanto reale.
La ricostruzione è così fedele che è facile venir schiacciati dai dialoghi fatti di soli tecnicismi che non fanno che perdere attenzione di chi -sempre io- di guerra e di storie di guerra non è così interessata.
Le cose cambiano quando uscita dalla visione s'inizia a informarsi un po', che per evitare spoiler e anticipazioni, per cercare di vedere il film scevra da pregiudizi, funziono così.

11 settembre 2025

Le Novità della Settimana al Cinema e in Streaming

Si torna a scuola, si torna a lavoro, ma il cinema sembra ancora in vacanza se le uscite migliori sono quelle della settimane scorse:

Downton Abbey - Il Gran Finale
Terzo film di una serie TV composta da 6 stagioni ma che io avevo abbandonato alla quarta.
Se è il gran finale, non sono purtroppo pronta.

Lo Spartito della Vita
Un film tedesco dalla lunghezza fiume di 180 minuti ma premiato a Berlino per la sua sceneggiatura che unisce musica e vita, dramma e commedia in un racconto corale di una famiglia allargata.
Un po' stuzzica.

La Riunione di Condominio
Anche in Spagna le riunioni di condominio possono finire male, lo scopriamo in questa commedia che smaschera il perbenismo dei condomini.








USCITE DA RECUPERARE



Un Film Fatto per Bene
Il folle film di un film su un film mai realizzato di Franco Maresco.
Ne ho parlato QUI

Elisa
Un dramma che cerca di ricostruire le colpe e il passato di un'assassina insospettabile.
Con una brava Barbara Ronchi, ne ho parlato QUI

Come ti Muovi, Sbagli
Classica commedia semplice e leggera firmata da Gianni Di Gregorio alle prese con il ritorno della figlia e dei nipoti a sconvolgere la sua tranquillità di vedovo solitario.
Ne ho parlato QUI

Material Love
Un triangolo amoroso pieno di fascino tra la matchmaker Dakota Johnson, il ricco Pedro Pascal e lo squattrinato Chris Evans in una New York da sogno.
Celine Song sa come trasmettere intimità, ne parlerò presto.

I Roses
Remake ma anche reboot della classica Guerra dei Roses, ovvero una coppia altrettanto materialista alle prese con un divorzio senza esclusione di colpi.
Olivia Colman e Benedict Cumberbatch riusciranno a non far rimpiangere Kathleen Turner e Michael Douglas?
Lo spero.

Highest 2 Lowest
- su Apple TV+
Il gran ritorno di Spike Lee con Denzel Washington a interpretare un discografico a cui viene rapito il figlio.
Cosa è disposto a rischiare pur di salvarlo?
Lo temo un po', soprattutto perché remake di un classico di Kurosawa.

The Conjuring - Il Rito Finale
Nono capitolo di una saga che non ho mai affrontato.
Dovrei recuperare?


10 settembre 2025

Triello Netflix: Night Always Comes - Il Club dei Delitti del Giovedì - Fixed

Il formato registrato da Cassidy torna utile per parlare in velocità di tre titoli Netflix convincenti solo in parte e da cui era logico aspettarsi di più:

Night Always Comes
Il Buono

Lynette ci prova a stare sulla retta via. 
Ci prova a salvare la sua famiglia, e racimolare in una notte i 25.000 dollari che servono per fare un'offerta e tenere la loro casa.
Ma nel farlo finisce per ripetere gli stessi errori di un tempo, vendendo il suo corpo, svendendo chi l'aiuta, cercando di rivendere auto, droga, di derubare pure gli amici.
Il fine giustifica i mezzi?
Non sembra, perché Lynette in tutto questo sembra dimenticare proprio la famiglia, a partire dal fratello Kenny, con Sindrome di Down, che porta con sé per parte di quella folle nottata rischiando di fargli del male.
È un tutto-in-una-notte che porta nei bassi fondi di Portland e che porta Lynette a rivivere quel suo passato traumatico, quello che cerca di lasciarsi alle spalle e che forse proprio quella notte può aiutare a far ripartire davvero da zero.

9 settembre 2025

In Breve: Long Story Short - Stick - Hacks S04

Mondo Serial

Smaltita la sbornia veneziana, torniamo a parlare di schermi più piccoli.
E confortevoli, con tre titoli che sono tre serie TV classificabili come feel good, anche quando fanno versare qualche lacrima:

Long Story Short

In Breve: in breve, ma anche no. 
Perché la storia breve sarebbe quella della famiglia Schwooper: una madre piuttosto opprimente a cui piace stare al centro dell'attenzione giocando sul vittimismo, un marito che per starle accanto annulla il suo potere decisionale, e tre figli. Il maggiore che cresce con parecchi complessi verso quella madre sposando una donna non ebrea, quella di mezzo in aperta ostilità con la madre che accetta invece di buon grado la sua compagna, convertita, e infine il più piccolo, nato con molti anni di distacco, che cerca se stesso in imprese via via fallimentari.
Una famiglia confusa e allargata, che si segue per anni raccontati in modo non lineare, in episodi che finiscono per segnarla arrivando pure ai nipoti/figli e all'oggi che corrisponde alla pandemia e alle sue conseguenze di isolamento.
Una storia breve, ma non troppo, universale, ma anche no.

Chi c'è: c'è prima di tutto Raphael Bob-Waksberg, che torna a una serie animata dopo il successo di BoJack Horseman. I paragoni si sprecano: ancora figli vittime della madre, ancora una genitorialità ingombrante resa più asfissiante dalla religione, ancora quel filo di depressione che corre tra un divorzio, un lavoro perso, un posto nel mondo da trovare e ovviamente un lutto da affrontare e elaborare.
Le voci sono invece quelle di Ben Feldman, Abbi Jacobson, Max Greenfield, Lisa Edelstein e James Franco.

7 settembre 2025

Venezia 82 - I Vincitori e i Red Carpet

Ancora non me ne capacito.
Davvero con un'edizione con un così alto livello qualitativo, in cui si faticava a trovare il prerferito, in cui gli attori facevano a gare di bravura, la giuria ha premiato chi ha premiato?
Davvero non ha avuto il coraggio di assegnare il Leone d'oro a un film politico, certo, ma mer,

6 settembre 2025

Venezia 82 - Il Leone di Caffè

A ridosso della consegna del Leone d'oro, arrivo con il mio Leone di Caffè.
Quest'anno sono arrivata a 50 film visti, con qualche crollo pomeridiano, qualche bisogno di spazio e silenzio.
Ma la qualità era così alta in questa edizione che è stato difficile far stare tutto quello che volevo e anche se si saltava il pranzo, essere in sala per il film giusto compensava.


Qualche delusione, ovviamente, c'è stata, qualche brutta visione pure. Ma di titoli indimenticabili, di film che porterò nel cuore e di proiezioni condivise tra applausi, lacrime e commozione, sono state di più e sono quelle che non dimenticherò.
Metto ordine qui, rimandando le riflessioni a premi ufficiali consegnati.

I BRUTTI

The Hand of Dante


Un film così brutto che potrebbe fare il giro e diventare scult, ma si ferma un attimo prima.
Indifendibile.

Venezia 82 - Gli Ultimi Film in Concorso

The Wizard of the Kremlin

Con Oliver Assayas ho un rapporto altalenante.
Quando si fa più radicale in racconti che sfiorano l'onirico, sto dalla sua parte, quando si fa più didascalico e intellettuale, mi perde.
Va da sé che quella che è una lunga lezione di storia sulla Russia dopo la caduta del comunismo e sull'ascesa al potere di Putin appartiene alla seconda categoria. E mi perde.
Non tanto per una lezione storica complessa che cerca di mostrare le contraddizioni di chi si è liberato del potere e si ritrova a stare sotto una classe di corrotti, quanto, ovviamente, per come ce lo racconta.

Venezia 82 - I Film Italiani #3

Un Film Fatto per Bene
(Bravo Bene!)

Franco Maresco è arrabbiato con il mondo.
Con quello del cinema in particolare, in cui tutti hanno una possibilità, in cui tutti possono fare un film.
Il suo? Quello che stava realizzando dedicato alla figura di Carmelo bene dopo vari problemi sul set è un stato cancellato da Andrea Occhipinti e la Lucky Red.
Che fare, allora?

5 settembre 2025

Venezia 82 - I Film Orientali

Scarlet

Un film di animazione in concorso è già una cosa rara, se poi è un anime lo è ancora di più.
Tocca a Mamoru Hosoda fare gli onori di casa con un progetto ambizioso che unisce occidente e oriente e un messaggio universale come quello che anela la pace. 
La protagonista è la principessa Scarlet che si ritrova nel sospeso mondo dei morti dove poter continuare il suo piano di vendetta contro quello zio che l'ha uccisa e che ha ucciso suo padre per avere il trono di Elsinore.
In viaggio con lei si unisce un infermiere del mondo moderno, ad assisterla negli scontri contro guerrieri di ogni epoca e sorta  incontri strani che passano tra guerrieri di a mostrare come le guerre non siano mai finite. Nemmeno nell'aldilà.
La vendetta può condurre all'eternità? A non finire a essere nulla più di cenere al vento?


Come ogni racconto epico, sarà il viaggio a cambiare Scarlet e a farle aprire gli occhi sugli insegnamenti paterni rispetto al perdono e su come ha usato la sua unica vita, in una certa ridondanza di questa presa di coscienza che non aiuta ad amare il film.
Che è magnifico quando abbandona la CGI e abbraccia appieno l'animazione tradizionale fatta di scene di battaglia, di draghi nel cielo che il grandissimo schermo della Sala Grande rende ancora più maestose, ma perde di potenza in dialoghi che non lasciano nulla di sottinteso e ribadiscono in modo didascalico il messaggio piuttosto banale su quanto è bello un mondo di pace.
Siamo distanti, purtroppo, dalla magia e dallo struggimento che sapevano trasmettere Wolf Children e La ragazza che saltava nel tempo, l'obiettivo di essere fin troppo universale e diretto fa perdere forza anche ai disegni più poetici del finale.


Nühai

Le mie difficoltà con il cinema orientale si presentano con il film Sui Qi.
Un dramma molto drammatico, una figlia che vive costantemente nella paura di essere punita dalla madre e di essere violentata dal padre alcolizzato. La sua vita non sembra avere luce, con le giornate passate a prendersi cura della casa e della sorella, per lei non c'è sostegno, nemmeno a scuola. Tutto si collega al passato di quella madre arrabbiata, che si scopre in flashback non subito chiari nell'incastro del racconto, e che giustificano solo in parte un personaggio complesso.


Chiusi dentro una casa opprimente, nascosti in un armadio o a spiare la vita vera fuori dal muro della scuola, il film si fa pesante e di difficile digestione, e nemmeno un'amicizia sbilanciata aiuta a rasserenare.
Con un finale amaro per quanto in parte lieto, il ritmo lento, i tanti silenzi, la cattiveria che esplode ne fanno una visione sofferta.


The Sun Rises On Us All

Le mie difficoltà con il cinema orientale proseguono con questo dramma drammatico cinese.
Lei, che un figlio l'ha già perso e ora è incinta di un uomo ricattato e già sposato, e lui, uscito dal carcere e con un tumore allo stomaco che per lei si era preso la colpa di un omicidi stradale, si ritrovano.


Debiti e perdono, miseria e riscatto che si protraggono per due lunghissime ore che si sentono tutte e si concludono in un finale tragico e senza risoluzione.
Magari il problema sono io, ma non capisco perché impormi questa sofferenza.

Venezia 82 - 100 Nights of Hero

C'era una volta il colpo di fulmine.
Quel film che arrivava dalle sezioni collaterali di Venezia e conquistava in un batter d'occhio.
C'era una volta, e quest'anno sembrava non esserci. Sì, c'era un documentario molto particolare e speciale che poteva essere quello giusto, c'è stato giusto ieri sera una sorpresa elegantissima in concorso di cui parlerò domani... Ma le altre sezioni, mi stavano forse deludendo?
Non dovevo disperare perché oggi sono arrivate 100 notti a farmi innamorare.

Venezia 82 - I Film Collaterali

How to Shoot a Ghost

Un po' a sorpresa, un po' in sordina, è stato presentato in questa Mostra anche il nuovo cortometraggio di Charlie Kaufman.
Mezz'ora appena che, spiace dirlo, delude.
Viene da chiedersi com'è che si sia imbarcato in questo strano progetto che parla di fantasmi che restano sulla Terra un altro po' per gestire questioni sospese. Lui, immigrato omosessuale incapace di accontentare i genitori e di trovare la felicità, lei (Jessie Buckley), che non sa cosa stava cercando nella droga e nell'alcool.

4 settembre 2025

Venezia 82 - I Film Italiani #2

Duse

Strano che un film biografico su Eleonora Duse non fosse stato prodotto prima, vista la lunga vita che ha il genere.
Arriva oggi, e sembra arrivare in ritardo. Ma soprattutto sbagliato.
Non tanto per la scelta, saggia, di raccontare una parte della vita della Divina, quella fra le due guerre, con l'ascesa del fascismo, i risparmi che se ne vanno e il ritorno alle scene come una costrizione con la salute che si fa più fragile, quanto per la sua protagonista.

Venezia 82 - I Documentari #2

Sotto le Nuvole

Gianfranco Rosi è sempre lui.
Documentarista puro, che piazza la sua macchina da presa, riprende scene di vita più o meno comune e poi lima il suo messaggio con il montaggio.
Punta il suo sguardo su Napoli, sulle sue contraddizioni, sul suo espandersi su, su fino al cielo con un Vesuvio che fa paura e giù, giù, sottoterra con i tunnel dei tombaroli che vanno a scavare e rubare reperti di quando il Vesuvio ha portato morte.

Venezia 82 - In the Hand of Dante

Un film nato sotto una cattiva stella, quello che credevo un adattamento americano della Divina Commedia e che per fortuna non è.
O non del tutto, almeno.
I diritti comprati da Johnny Depp prima, i tentativi sempre falliti di realizzarlo, alla fine l'entrata in scena di Julian Schnabel e Oscar Isaac a rimpiazzare Depp, e quando tutto sembrava andare per il verso giusto con la presentazione a Venezia e premio Cartier da ritirare per il regista, ecco che il film sbuca interamente on line, ecco le polemiche inutili contro Gal Gadot e Gerard Butler per il loro (passato?) sostegno all'esercito di Israele.
Partono i boicottaggi, si alzano gli scudi.
Ma alla fine, cos'è e com'è questo The Hand of Dante?

3 settembre 2025

Venezia 82 - The Voice of Hind Rajab

Non è facile scrivere di un film come The Voice of Hind Rajab.
Perché come da schieramenti e pregiudizi dal momento in cui è stato presentato in concorso, è più di un film.
È un atto politico, una presa di posizione della regista e della Mostra, è un documento soprattutto, che parla dell'odore di oggi in Palestina.
Ma qui si parla prima di tutto del film in sé.
Che è potente, che fa male, che non può lasciare indifferenti.

Venezia 82 - I Documentari

Megadoc

Un film atteso, sognato, provato, fermato, ripreso e infine concluso.
Vendendo pezzi di vita, comprando un hotel, cambiando il cast.
Ma alla fine Francis Ford Coppola il Megalopolis che aveva sognato l'ha avuto.
Peccato che il film presentato a Cannes lo scorso anno non era all'altezza di buona parte della critica, e pure per me.
Troppo grande? Troppo strano? Troppo poco interessante nonostante i concetti che portava avanti confondendo futuro e passato?
Diciamo di sì.
Ma sapevo che dietro c'era una storia più interessante, e lo sapeva anche Coppola che ha chiamato l'amico regista Mike Figgis a seguirlo nelle riprese, per realizzare un making of di questo suo progetto.

Venezia 82 - Dead Man's Wire

1977, Tony Kiritsis entra nella filiale di prestiti e mutui di Indianapolis, infila un filo di ferro al collo di Richard Hall, lo preleva, lo porta a casa sua. Chiama la polizia, nel mentre, facendosi inseguire e circondare, le sue richieste sono semplici: delle scuse formali per gli affari che ha visto sfumare, 5 milioni per riprendersi. In cambio promette di non uccidere e liberare Richard che tiene prigioniero, che minaccia ma in fondo tratta anche con inaspettata umanità. Basta poco per fare di Tony un eroe popolare, quello che si ribella ai poteri forti, ai ricchi che tutto decidono e comandano, e con l'aiuto di uno speaker radiofonico diffondere il suo messaggio e il suo punto di vista, contro i media che lo distorcono.
Finisce pure per organizzare una conferenza stampa a reti unificate, in quello che può essere visto come un anticipo dei manifesti, delle lotte, e delle prese di posizione via social di oggi. 
Qualcuno ha detto Luigi Mangione?
Visti gli applausi scattati in sala per Tony, il suo destino e quello della banca contro cui lottava, direi di sì.

2 settembre 2025

Venezia 82 - A House of Dynamite

Kathryn Bigelow è tornata, ed è esplosiva come titolo promette.
Torna in Mostra per raccontare quello che le riesce meglio: situazioni ad alta tensione, operazioni da tenere sotto controllo e decisioni militari da prendere.
Quello a cui assistiamo per 112 minuti e tre prospettive corali diverse, sono le discussioni e le reazioni di chi è al comando quando un attacco missilistico nucleare di origine sconosciuta minaccia il suolo degli Stati Uniti.
Il presidente stesso, i vari capi della sicurezza, delle comunicazioni e del Pentagono cercano una soluzione, cercano di informare il Presidente e aspettano la sua decisione, sperando di riuscire a neutralizzarlo, sperando si tratti di una testata che non esploderà.
Il tutto dura appena 18 minuti, ma 18 minuti in mano a Bigelow diventano dinamite e quindi si resta con il fiato sospeso a resettarsi per due volte, amplificando il senso di angoscia conoscendo già le svolte che andranno ad esserci.

Venezia 82 - I Film Italiani

Il Maestro

Se il tennis spopola in Italia, facciamoci anche un film.
Occasione ghiotta e presa di petto dalla coppia Di Stefano-Favino che rispetto alla loro prima collaborazione, il thriller poliziesco L'ultima notte di Amore, cambiano registro.
Siamo dalle parti della solita commedia italiana dolceamara, quella di un maestro e di un discepolo, di un rapporto che parte scontroso per poi solidificarsi.

1 settembre 2025

Venezia 82 - The Smashing Machine

Viene da chiedersi: ancora?
Ancora un film sulle vittorie, le cadute e la redenzione di un lottatore?
Ok, in questo caso si tratta dei primissimi anni dell'MMA, sport violento che ha saputo imporsi nel tempo, e non della boxe.
Ma sempre su un ring siamo, sempre contro un avversario ci si batte, anche se quello vero sta nei demoni interiori.
Sì, siamo sempre lì.

Venezia 82 - The Testament of Ann Lee

Ho visto un musical su una predicatrice quacchera.
Ho visto un film su Ann Lee, nata a Manchester nel 1700, posseduta da una fede religiosa incrollabile che l'ha portata a fondare un suo movimento, contro ogni apparenza e convinzione dell'epoca, ad attraversare l'oceano per trovare negli Stati Uniti il luogo in cui costruire la sua comunità, cercando nuovi fedeli da convertire.
Il suo professare era semplice: non ci si può avvicinare a Dio se non si eliminano i desideri della carne. Il sesso, come ogni altro atto di lussuria, va evitato.
Le preghiera sono fatti di canti e balli e grida e tremolii, che possono durare ore e giorni, veri e propri atti di mistificazione, tanto da dare alla congregazione il soprannome di Shakers.
Credono, gli Shakers, ma affrontano anche problemi e accuse: di blasfemia e di stregoneria, di ipocrisia e di tradimento nei confronti di una guerra civile verso cui si dichiarano neutrali.

Venezia 82 - Film da Orizzonti

Rose of Nevada

Non siamo in Nevada, siamo in un piccolo paesino di pescatori della Cornovaglia che proprio dopo il naufragio della Rose of Nevada non è stato più lo stesso.
Una madre si è persa nell'attesa di un figlio che dal mare non è più tornato, una moglie si è dovuta arrangiare e crescere due figlie che il padre non lo conosceranno mai.
E poi c'è Nick che la sua famiglia è riuscito a costruirsela anche se il tetto cade letteralmente sotto i suoi piedi.
Tocca accettare il ritorno dell'imbarcazione come un segno del destino: imbarcarsi, diventare pescatore con un vagabondo sbucato dal nulla e un marinaio che sembra conoscerlo bene quel mare.

31 agosto 2025

Venezia 82 - Father, Mother, Sister, Brother

II padre è un padre che sembra avere problemi finanziari, che vive nel disordine e poco ha da dire ai suoi figli. Che lo interrogano, che lo guardano enigmatici, che cercano di aiutarlo pur avendo i loro dubbi.
E fanno bene.

Venezia 82 - Un po' di Film

À pied d'œuvre 

Quanto si è disposti a sacrificarsi, per amore dell'arte?
Paul, lasciato il lavoro sicuro di fotografo, cerca di vivere come scrittore.
Un esordio di successo, un secondo romanzo che ha venduto poco e ora un terzo che viene rifiutato. Aggiungici un divorzio, i figli che seguono la madre a Montreal, e Paul si ritrova alla soglia della povertà a occupare un monolocale buio e ad arrangiarsi con piccoli lavori da tuttofare sottopagati per avere il tempo di scrivere. Mangia male, riposa peggio, riflette sulla sua scelta che si fa umiliante e radicale, preoccupando i genitori come i figli.

30 agosto 2025

Venezia 82 - Frankenstein

II romanzo di Mary Shelley è sempre stato materiale perfetto per Guillermo del Toro.
Un racconto gotico, di mostri creati e di mostri umani, il rapporto complesso di una creatura con il suo creatore e il bisogno di entrambi di amore.
Era facile immaginarlo plasmato dalla sua mente, ora che può permettersi il rischio di adattare un classico, e spiace iniziare parlando di delusione.
Colpa delle aspettative? Probabilmente sì, vuoi per il cast, vuoi semplicemente per come inevitabilmente ci si poteva immaginarlo, questo Frankenstein di del Toro: nero, gotico, cupo e con un mostro capace di incutere timore.
Mi ritrovo invece davanti a un film grande che non è un grande film, con effetti speciali digitali che fanno rimpiangere ancora una volta quelli artigianali, con la solita fotografia finta e plastica e desaturata che non si discosta dagli innumerevoli film fotografati allo stesso modo.

Venezia 82 - No Other Choice

Tagliare le teste, come modo per licenziare operai in esubero, letteralmente.
Quando si parla di Park Chan-Wook non si usano a caso certi avverbi, regista coreano amato anche per la sua violenza.
Qui adatta un film di Costa Gravas, che già adattava il romanzo di Donald Westlake e sposta l'azione ovviamente nella sua Corea.
Una Corea che vive di apparenze, che rende fieri di una casa di proprietà, di una famiglia unita con tanto di Golden Retriever. Tutto merito del duro lavoro, di una causa sposata verso l'azienda che produce secondo tradizione carta, che però, comprata da una multinazionale americana, taglia i rami secchi.

29 agosto 2025

Venezia 82 - After the Hunt

È la Mostra dei registi che cambiano registro 
Se Sorrentino è stato meno sorrentiniano, ora anche Guadagnino sembra puntare più sui dialoghi e i confronti verbali, che non su scene oniriche e poetiche. Certo, il tocco è sempre il suo e in un film ricco di star lo si nota tra abiti firmati, appartamenti ben arredati, e la solita colonna sonora che funziona più come una playlist per educare gli incolti.
Sarà che alla sceneggiatura c'è Nora Garret, e il film su questa si basa mentre scava tra le contraddizioni di una generazione radicalizzata e nel suo confronto con chi continua a scendere a compromessi.