Già con la quinta stagione si era insinuato il senso di amicizia e di famiglia verso i personaggi che affollano le vite e gli uffici di questi Mad Men, con l'accompagnarli attraverso gli episodi nelle piccole svolte delle loro giornate, nei passi falsi e negli amori sempre più simile a una finestra aperta nel mondo degli anni '60. Ora, con questa sesta, la sensazione si fa certezza, con la voglia insaziabile di proseguire minuto per minuto ad osservarli, a viverli prima che tutto inizi a finire il 13 aprile, quando la prima parte della settima e ultima stagione verrà messa in onda.
E la suddetta certezza è ancora più solida visto che in questo -lungo- recupero, inframmezzato da altre serie TV non c'è stato nessuno sbando, nessuna caduta tra una stagione e l'altra, facendo di Mad Men uno dei rari casi in cui la serialità non si fa ripetizione, la longevità non si fa allungamento di un brodo.
Don Draper rimane infatti statuario e ammaliante come al suo solito, riprendendo nel modo più pericoloso il suo vizio di tradire, mentre la non più così amata Megan ha il suo successo televisivo in una soap e i figli crescono nel bene e nel male senza di lui.
Lo spazio è come sempre diviso anche con gli altri coprotagonisti, con Pete sempre più Draperiano ma mai capace come lui, con Joan alle prese con la sua coscienza e soprattutto con Peggy contesa e al centro di dispute.
Perchè, se è vero che i temi come razzismo, contestazione e amore sono sempre presenti, a cambiare è l'ambiente in cui questi vengono presentati, con la Sterling Cooper Draper Pryce che si fonde con la rivale CGC dando vita a una difficile convivenza tra menti e cuori.
E così si procede in evoluzioni e involuzioni, immersi in un'eleganza che non è data solo dai costumi e dagli ambienti, ma anche dalla messa in scena e, soprattutto, dalla sceneggiatura.
La perfetta calibratura con cui ogni episodio è confezionato è infatti il vero segreto di questo successo inaffondabile, con frasi e dialoghi sempre sopraffini. L'esempio perfetto è forse nella scena clou di questa stagione, con l'incontro che strazia il cuore tra Betty e Don, con lei che, tornata in forma, racchiude in poche parole tutto il suo tormento: Amarti è il modo peggiore per stare con te.
l'unico difetto di mad men è che è sempre troppo bello, e allora quest'ultima stagione nel suo continuare a essere grandiosa non ha fatto nemmeno notizia... :)
RispondiEliminaViste una dietro l'altra, infatti, le stagioni non sembrano mai veramente finire, con i colpi di scena sempre silenziosi e mai gridati. Ma lo vedo come un pregio, sisi :)
EliminaIo mi chiedo come mai così in pochi parlino di Mad men, per me una delle migliori serie tv di sempre!
RispondiEliminaQui in Italia anche se è già arrivata in chiaro non fa proprio scalpore, in America invece va'. Ti dirò, io l'ho consigliata in giro ma c'è chi l'ha abbandonata perchè la sensazione che non succeda niente ha portato a noia...
EliminaOddio, che a tratti non succeda nulla è vero. Ma è perché si concentra più sui personaggi e sul contesto storico piuttosto che su altro. Un senso simile lo sento maggiormente in "Game of thrones", dove lì sì che passano interi episodi senza che accada nulla - ed è il colpo per una serie famosa per gli intrighi e i complotti.
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