7 gennaio 2017

Hunt for the Wilderpeople

E' già Ieri -2016-

Credevo di non aver mai visto un film neozelandese.
Se si escludono i film lì girati -come Avatar- se si escludono i film di Peter Jackson post Il signore degli Anelli o Il signore degli Anelli stesso, che sono più una coproduzione con l'America, altri non me ne venivano in mente.
Poi, cercando, Jane Campion ha fatto capolino, lei e le sue Lezioni di Piano, lei e il suo Top of the Lake.
Allora, sì, ritratto quando detto a Lazyfish su Pensieri Cannibali, e devo ammettere che qualche film neozelandese l'ho visto.
Ma non per questo Hunt for the Wilderpeople non è stata una sorpresa.
Un film neozelandese, che ci fa perdere, vivere e respirare la selvaggia natura della Nuova Zelanda.
Un film, poi, dal sapore fortemente indie, che non a caso ha partecipato e conquistato il Sundance.
I motivi, sono semplici.



Quella velocità di scrittura che piace tanto da queste parti, dei protagonisti strani, folli, diversi, che si fanno amare con poche battute, una storia divisa in capitoli, brevi e veloci pure questi.
Ci si perde nei boschi e nella foresta neozelandesi, si diceva, ci si perde perché Ricky non ne vuole sapere di tornare in orfanotrofio.
Gangster nell'anima, un po' meno nell'aspetto e nella realtà, Ricky Baker è un ragazzino problematico, abbandonato dalla made, viene dato in affidamento a Bella, che vive sperduta nelle campagne, in mezzo al nulla, assieme al vecchio Hec. Lei, buona e capace di capire le ferite e come prendersi cura dei più disagiati, lui, senzatetto con un passato misterioso, ora redento per fare il contadino e il cacciatore.
Bella sa come prendere entrambi, come farli maturare, pure, e la sua morte improvvisa, con l'ombra dei servizi sociali pronta a tornare a riprendersi Ricky, porta i due a fuggire.
Una fuga folle, strana, ovviamente, come folli e strani sono loro: fuggono per la loro libertà, contro il sistema, mettendo in piedi un qualcosa di più grande di loro.
E parte una caccia all'uomo, all'uomo e al ragazzino, senza esclusione di colpi.


Folle e strano, si diceva, Hunt for the Wilderpeople, lo è davvero.
Si ride, ovviamente, per i discorsi di un ragazzino che il mondo non lo conosce e si sente gangster non per scelta ma per natura, ci si commuove, pure, di fronte al cambiamento che avvicina i due, poco a poco, com'è giusto che sia se inizialmente si è burberi e poco inclini ai sentimenti..
Sam Neil, da eterna spalla, torna ad essere protagonista facendosi valere, ma Julian Dennison gli ruba spesso la scena, con la sua purezza e ingenuità.
Taika Waititi li dirige, in quel modo brioso e pulito che ci piace, aggiungendo una colonna sonora spesso portante, e perfetta.
Con tocchi trash, con tocchi di sana follia, Hunt for the Wilderpeople fa conoscere una Nuova Zelanda che non ti aspetti, vicina, pure, con la sua natura affascinante ma anche infida, con un film dal sapore indie, dal sapore che conquista.


Regia Taika Waititi
Sceneggiatura Taika Waititi
Musiche Tom Eagles, Yana Gorskaya, Luke Haigh
Cast Sam Neil, Julian Dennison, Rima Te Wiata, Rachel House
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6 commenti:

  1. Io, invece, trovo i film neozelandesi davvero particolari. Soprattutto gli horror.
    Mi vengono in mente Housebound e What whe do in the shadows - tra l'altro, quest'ultimo, è dello stesso regista di questo qui -, che potresti ricordarti quando sei propensa al genere, ma anche a una bella risata. Fatto sta che anch'io avevo scaricato il film sul consiglio del Cannibale, ma non l'ho ancora visto. :)

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    1. Sai che con gli horror poco mi piglio, ma segno What we do in the shadow che già dal titolo poetico sembra fare per me. Tu recupera questo, che fa per te ;)

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  2. Quanto è stato scritto su Pensieri Cannibali è Legge. Non si può più ritrattare... :D


    Mi fa piacere che il film ti sia piaciuto, anche per me è stata una bella sorpresa dritta da quella strana nazione che dev'essere la Nuova Zelanda.

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    1. Non posso ritrattare ma allora sono accusabile di bugia. Che lo ricordava che la Campion fosse neozelandese? Qui, però, la Nuova Zelanda si sente meglio.

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  3. Voglio davvero bene a questo film,che ha un cuore grandissimo!
    Sono contenta che sìa piaciuto anche a te :D

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    1. Sì, quel cuore lì non te lo aspetti, o almeno, io vista la trama allucinante, non me l'aspettavo. Bellissimo, e bravissimo il nostro Nic.

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