6 settembre 2017

Venezia 74 - Loving Pablo

La domanda sorge spontanea: aveva senso fare questo film, dopo che la storia di Pablo Escobar era stata raccontata in modo dettagliato e ricostruita fedelmente nella serie Narcos per due stagioni?
Risposta: no.
O almeno, aveva senso se ci si atteneva alle premesse, ovvero che il racconto si focalizzasse sulla figura di Virginia Vallejo, giornalista colombiana e amante ufficiale del boss per anni, dalla cui biografia il film è tratto.
Invece, il film, pur facendo raccontare l'intera vicenda dalla voce di Virginia, non fa altro che mostrarci ancora una volta l'ascesa e la caduta di Pablito, le sue efferatezze, la sua sete di vendetta e infine, il suo accerchiamento.
Lo fa però con meno rigore, con meno coerenza, di Narcos.



Altra domanda: con un regista come Fernando Leòn Aranoa, con due protagonisti come Javier Bardem e Penelope Cruz, e soprattutto con due personaggi protagonisti colombiani, com'è che il film è in lingua inglese? Perchè, dove sta il senso di un'operazione simile, che traduce, fa parlare in quel suo modo scurrile, strascicato, Pablo in una lingua non sua?
La risposta, al momento, non ce l'ho.
Sta di fatto che il tutto sembra così un riassunto sbrigativo e veloce di quanto già visto a puntate, che Bardem e la Cruz si prestano a ruoli altrove meglio interpretati, soprattutto per questione di fedeltà linguistica e storica, mentre Aranoa svolge il suo compitino di biopic senza cuore, senza guizzi, nemmeno nella scontata colonna sonora.
Se lo scopo di un film è anche quello di informare, di far conoscere, oltre che di intrattenere, Loving Pablo non lo fa, o almeno, non al suo meglio, diventando una versione bignami di un testo più completo con cui è costretto per forza di cose a fare i conti. Perdendo sotto ogni punto di vista.

4 commenti:

  1. Narcos non l'ho seguito, purtroppo, quindi chissà. Potrei seguire una storia di cui so poco. Ma la Cruz che recita in inglese, ogni volta, mi fa venire voglia di strapparmi le orecchie e mangiarlo. Irritantissima, quale esotica...

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    1. Qui irrita ancora di più, ma la supera Bardem che gigioneggia e rende ridicolo un Pablo inglese.. Un condensato senza peso rispetto a Narcos, e nemmeno memorabile di suo.

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  2. Mi sa che fare questo film non aveva senso, così come non aveva senso continuare Narcos senza Escobar.
    Ma spero di ricredermi in entrambi i casi...

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    1. Su Narcos spero di pronunciarmi presto, da domani si torna sul divano e su Netflix ;)

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