Potrebbe essere la versione inglese di The Newsroom, serie che già di per sé era molto inglese, pur dentro fino al midollo nelle notizie americane.
E in un'epoca in cui i giornali nemmeno più li si leggono, ci si chiede se ha senso fare una serie che di quotidiani e di giornalisti di penna tratta.
La risposta è: sì, perché anche di questo che si parla, di come e quali sono le notizie da dare, di come si possono attrarre lettori, gestire crisi economiche.
Così abbiamo il Post contro l'Herald, le notizie spazzatura contro le ricerche, gli spionaggi arditi contro le fonti verificate. E indovinate cosa premia il lettore?
Già.
Premia lo squalo affamato, senza remore e senza sensi di colpa, dalle copertine scandalistiche, anche quando bullizza gli altri, spinge al suicidio.
Una guerra che si combatte a pochi metri di distanza, con già gli edifici -moderni e decaduti- a fare da cartina tornasole sulle due diverse redazioni. La lotta è poi interna, con la convivenza fra due giornalisti a porre limiti di legalità.
La guerra è portata avanti dalla paladina Holly Evans, troppa brava per essere una semplice correttrice che si scontra con il pronto a tutto -pur di vendere, pur di far parlare di sé- Ducan Allen.
Sono due opposti che si attraggono, sono due mondi che incontriamo quotidianamente in edicola e sulle nostre bacheche ed è inutile dire che vedere retroscena, gustare riunioni di redazione è sempre un gran piacere.
Non c'è la penna di Aaron Sorkin dietro, e con il tempo che passa velocemente e storie che vengono accantonate, un po' se ne risente.
Ma c'è quel guizzo inglese che non lascia spazio ai fronzoli e tutto condensa in soli 6 episodi, c'è una bravissima Charlotte Riley, simbolo ancora una volta della donna diversa, emancipata e consapevole della sua forza. I vari comprimari hanno tutte le loro storie, mai inutili, mai banali.
E allora, pubblicato con un ritardo notevole rispetto alla Top 20 in cui a fine anno aveva saputo trovare posto, ascoltate il consiglio: di buone notizie ce ne sono poco, di chi sa raccontarle bene pure, ma di belle serie TV c'è ancora di che godere.
Voto: ☕☕☕/5
Nonostante la promozione tua e di Marco, ti dirò, il genere non mi attira. Però ci provo!
RispondiEliminaQui gli inglesi sono veloci e condensati, ma se non l'hai ancora vista The Newsroom merita la priorità: ti innamorerai anche tu di quanto bene è stata scritta!
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