5 ottobre 2019

Yesterday

Andiamo al Cinema

Tema
Immagina un mondo senza più le canzoni dei Beatles.
Immagina poi di essere l'unico a ricordarle.
Cosa faresti?

Svolgimento in breve
Un mondo senza le canzoni dei Beatles sarebbe di sicuro un mondo peggiore.
E allora, imbracciando la mia chitarra, mettendomi comodo sul mio pianoforte, cercherei di ricordarle tutte: le melodie, gli accordi, i testi.
Spacciarle per mie?
Perché no.
Con del timore reverenziale, con il mondo di oggi non così recettivo di fronte a certa bellezza.
Ma, grazie a chi l'orecchio ce l'ha, alla fine Let it be, She loves You, Hey Jude troveranno la loro strada, il loro successo. Facendo aumentare la pressione, la paura di essere scoperto, il sentirsi un impostore.
Ed è su questo che punterei: sulla paura, sul bisogno di esportare e condividere la bellezza, anche quando non propria, accettando ogni mezzo pur di essere ascoltato.



Svolgimento per Richard Curtis - Ovvero Yesterday
Che purtroppo non fa solo questo.
Partendo da uno spunto geniale e che porterebbe a riflessioni davvero interessanti sull'arte, sulla bellezza, su come viene recepita oggi e su come è cambiato il canale di fruizione, si perde invece in altro.
Si perde prima di tutto in una storia d'amore che aveva del potenziale, ma che per creare drammi e ostacoli, azzoppa la stessa trama. Come può un'amica che da sempre ti sostiene e ti ama, abbandonarti nel momento del bisogno e soprattutto spingerti a scegliere lei invece della carriera?
Si perde poi in cliché da vita da star, con una manager altamente odiosa e meccanismi del successo affrontati velocemente e senza tenere conto del reale potere acquisito dal protagonista Jack, chiamato come il nuovo Messia della musica, di fatto trattato a pesci in faccia da tutti.
Vero, in queste due condizioni non aiutano le recitazioni esagerate di Lily James e Kate McKinnon, se quest'ultima diventa quasi una macchietta, la prima abusa di faccette e faccine a sminuire la sua bravura.


Da uno come Richard Curtis questi scivoloni non ce li si aspetta.
Perché non dedicare più spazio a chi come Jack non ha dimenticato, perché non dare una degna conclusione a Eleanor Rigby o anche solo al cercar di capire chi/cosa quel blackout l'ha provocato?
I brividi per fortuna ci sono comunque.
Merito di un John Lennon non necessario ma commovente, merito ovviamente di canzoni eterne, che si riascolta davvero come fosse la prima volta e così, sulle note di Let it Be o di Yesterday stessa, la pelle d'oca cresce spontanea.
Jack/Himesh Patel si impegna, Danny Boyle ritmato e gigione come sempre cerca spazio per più canzoni possibili, pur lasciando all'altro protagonista -Ed Sheeran- lo spazio necessario per rendercelo ancora un po' più simpatico, rimarcando inevitabilmente l'abisso fra le sue composizioni e quelle dei Fab Four.
Ed è quindi un peccato, perché ha la meglio la constatazione di quello che Yesterday poteva essere e quello che, invece, di fatto è.
Il potenziale da film da lato A c'è, ma finisce per restare nascosto in un lato B, piacevole e comunque carino, ma non abbastanza da rubare la scena.

Voto: ☕☕½/5


10 commenti:

  1. Concordo anche se, tutto sommato, la sufficienza gliel'ho data perché riesce a intrattenere gradevolmente per tutta la sua durata. Si ha proprio la sensazione che sia Boyle alla regia che (soprattutto) Curtis alla sceneggiatura abbiano rinunciato a qualcosa per venirsi incontro, sacrificando quelli che potevano essere i risvolti più interessanti della trama.

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    1. La sufficienza la merita, intrattiene e ha il pregio di far sentire "come fosse la prima volta" certe canzoni immortali. Se Curtis ha rinunciato a delle riflessioni e Boyle a delle canzoni non so, ma si son giocati un'idea che poteva fare faville.

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  2. Sono d'accordo. Film carino ma sostanzialmente inutile, che non approfondisce nulla e punta esclusivamente sul lato sentimentale. E' oggettivamente il punto più basso della carriera di Boyle, anche se non inguardabile... ma con una sceneggiatura di livello poteva venir fuori ben altra cosa.

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    1. Punto più basso non so, si è divertito e la sua mano si sente. Diciamo che è la sceneggiatura a non essersi applicata abbastanza, e mi sorprende trovarci un solitamente equilibrato Curtis.

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  3. Carino ma innocuo. Ci si aspettava più equilibrio, più magia.
    Dissento soltanto sulla James, che per me salva il film, al contrario di un protagonista poco carismatico.

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    1. Solitamente la adoro anch'io, ma qui ho iniziato fin da subito a notare tutte le faccette a commento delle esibizioni di Jack e a soffermarmi solo su queste. Quante ne fa! Quanto ha esagerato! Così la sua leggerezza si è trasformata in inconsistenza.

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  4. Lisa, appena ho letto "Yesterday" ho avuto un sussulto.

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    1. Lo si ha anche quando partono le prime note della canzoni, qui.

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  5. Film piacevole, ma considerato lo spunto di partenza geniale era in effetti lecito attendersi qualcosa di più.
    Io avrei anche da discutere sulla scelta delle canzoni, visto che qui sono presenti proprio quelle più nazional-popolari e abusate...
    Come rielaborazione dell'immaginario beatlesiano Across the Universe aveva fatto ben di meglio, comunque come romcom-musicarello funziona discretamente.

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    1. Across the Universe ma pure lo springstiano (si dice così?) Blinded by the light fanno molto, molto meglio. Incastrano canzoni, creano una storia.
      Qui una grande idea non sembra aver comportato grandi responsabilità, e ne esce una delusione.

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