7 ottobre 2019

Il Lunedì... Animazione - Undone | Disicanto Parte II

Questo Lunedì non si legge, ci si prende dello spazio per una saga impegnativa che ha bisogno del suo tempo, ma ci si dà all'animazione: quella di classe firmata Prime Video e quella senza entusiasmo di Netflix.

Undone



Alma non ha mai superato la morte del padre.
Non sa che tipo di relazione e di vita vuole, non vuole figli, fa la maestra d'asilo, sta con un ragazzo fantastico ma che non crede di meritare, guarda con sufficienza alla vita della sorella, intrappolata in un fidanzamento senza chissà quale passione.
Tutto cambia quando ha un incidente.
Crede di aver visto il padre, lì, sul ciglio della strada.
Crede di vederlo ora, al suo fianco.

Lui, fisico rinomato, è morto in un tragico incidente d'auto la notte di Halloween quand'era ancora una bambina.
E ora le dice che le cose possono cambiare, che lui è lì per insegnarle a manovrare il tempo, a vivere in modo diverso, fluttuante, nella dimensione spazio-temporale. È lì per chiederle aiuto e capire chi lo ha ucciso.
È tutto vero?
E come fare in questo caso a conciliare i problemi di un matrimonio da organizzare e della vita di tutti i giorni con le sue capacità?
O è forse la malattia mentale che corre nella sua famiglia a manifestarsi, preoccupando tutti quelli che le stanno attorno?
Risposta, non c'è.
È questione di fede.
È soprattutto questione di accettare e immergersi in questa strana serie ad opera di Raphael Bob-Waksberg (sì, quello di BoJack Horseman), creata con la folle tecnica del rotoscopio, ovvero disegnare sopra gli attori in carne ed ossa, immergerli poi in un mix di dipinti e computer grafica.
Il risultato, anche per chi come me poco sopporta la tecnica, è fenomenale.
Lo è soprattutto per la storia in sé, che mescola gli insegnamenti (e anche il romanticismo) di Questione di Tempo ad un corso di metafisica e fisica quantistica.
Il tutto è sorretto da una Rosa Salazar straordinaria, tutt'uno con un personaggio ironico e forte, pur nella sua fragilità.
Il risultato, ancora una volta, è fenomenale: qualcosa di strano su cui dividersi e su cui discutere, su cui, soprattutto, emozionarsi.

Voto: ☕☕½/5

Disincanto - Parte II



Gli si era concesso il beneficio del dubbio.
Un inizio molto zoppicante, molto in ritardo rispetto a quanto l'animazione per adulti oggi è.
Perché non è più episodio-centrica, cerca profondità sia nei personaggi che nella narrazione.
Il finale della prima parte lasciava ipotizzare che una missione la principessa Bean ora l'avesse. Che nel seguire la madre non così buona, il destino la chiamasse a fare il suo dovere.
E invece, quale delusione constatare che no, Matt Groening è rimasto fisso nella sua idea di animazione, fatta di scene e scenette, di episodi che si auto-concludono, di avventure che non hanno lo spazio per essere approfondite a dovere.
Pure l'ironia non è niente di che, il politicamente scorretto sta da un'altra parte, i personaggi di spessore pure.
Bean non cambia, Luci senza più i suoi gradi di demone neppure, il redivivo Elfo nemmeno.
Si resta fermi lì, a Maru, a Dreamland o nell'Inferno, a innamorarsi di orse, a combattere malattie, a progettare rapine e fermare colpi di Stato.
Niente di nuovo, insomma, niente di entusiasmante.
Ci si annoia facilmente e il rinnovo da parte di Netflix fino al 2021 non ce lo si spiega anche perché, quella che sembrava la storyline principale scompare dopo appena un paio di episodi, per tornare in un finale che vorrebbe essere un climax a creare attesa, ma crea solo la voglia di salutare per sempre Bean & Co.

Voto: ☕½/5

5 commenti:

  1. Il mio coinquilino ha talmente massacrato Disincanto che, dopo una prima stagione già molto meh, salto ufficialmente la seconda.

    Undone mi è piaciuto sì, ho trovato le splendida, però gli ho preferito il quotidiano rispetto alle parentesi fantascientifiche, confuse e derivative. Confidiamo in un ritorno più a fuoco, peprché non mi ha fatto urlare la miracolo purtroppo.

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    1. Io gli ho concesso una seconda possibilità e lo avrei pure abbandonato a metà strada, ma vuoi perché come riempicena non risultava troppo indigesto, vuoi la speranza che una storia ufficialmente partisse, c'ho provato. Ma ora basta.

      Undone per me potrebbe finire così, un sospeso che fa dividere fra credere o meno ad Alma. Anche per questo, l'ho trovato bellissimo.

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  2. Undone è uno dei gioiellini dell'anno. Tecnicamente notevole, però chissenefrega, la cosa più importante sono le emozioni che regala.

    L'unica emozione regalatami da Disincanto è invece quella di noia, già dopo il primo episodio della prima stagione... come hai fatto ad andare avanti così tanto? :)

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    1. Me lo chiedo anch'io, diciamo il beneficio del dubbio e il fatto che visto durante le cene si faceva meno pesante e soporifero. Ma fino al 2021 non mi avranno di certo.

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