25 gennaio 2020

Zombieland - Double Tap

Andiamo al Cinema

Regola #1 per sopravvivere alla dura legge dei sequel

Aspettare.
Non farsi travolgere dal successo, dalla smania di fan scatenati.
Prendere tempo, trovare la giusta idea, la giusta voglia per proseguire la propria storia.
Magari, ecco, non troppa.
Non quei 10 anni che separano dallo Zombieland originale, anche se li possiamo vedere come una celebrazione del decennale di un film cult del genere zombie.
Non se la tua protagonista nel frattempo è passata a titoli più importanti vincendo pure l'Oscar.
Ma sono quisquilie se lo spirito è quello genuino di una gang che si ritrova.



Regola #2 per sopravvivere alla dura legge dei sequel

Avere la giusta storia da raccontare.
E se proprio non è un'idea originale visto che negli ultimi 10 anni nel mondo sono stati sfornati decine e decine di titoli a tema zombie da assuefare pure i fan del genere, almeno, avere idee geniali. O folli.

Regola #3 per sopravvivere alla dura legge dei sequel

Sfruttare le geniali idee del passato, e farci leva.
L'effetto nostalgia è garantito, se erano così giuste e così geniali, reggeranno ancora.
E allora, via di regole e regole, di case di un certo livello (e di un certo colore: il bianco o di un certo tipo di musica: il rock and roll) occupate. Via di personaggi famosi da uccidere, di zombie da sconfiggere in modo assurdo.


Ci fermiamo a tre regole.
Che sono quelle che bastano per garantire un successo ad un sequel, anche quando non richiesto, anche quando sembra uscire fuori tempo massimo.
Per fortuna, Zombieland 2 non le infrange.
Se riesce a reggere l'originale pure a distanza di anni, regge anche questa coda in cui le idee restano originali, ma la storia si ripete.
Con fughe per code di paglia, sentimenti difficili da dimostrare, parentesi rocambolesche ad alto tasso di adrenalina, nuovi inserimenti tanto assurdi quanto divertenti: dalla bella svampita Zoey Deutch, all'agguerrita Rosario Dawson, fino alla coppia di cloni Thomas Middleditch e Luke Wilson.
Non sarà e non diventerà un cult imprescindibile come l'originale, e probabilmente si potrà continuare a pensare che noi e la carriera di Emma Stone e di un esageratissimo Woody Harrelson potevamo farne a meno.
Ma a un certo sguaiato, genuino divertimento si può pur cedere ogni tanto. Soprattutto se procede fino ai titoli di coda in cui ritroviamo un certo Bill Murray.


Voto: ☕☕/5

9 commenti:

  1. Forse segue persino troppo le regole del primo.
    Originalità zero, divertimento in compenso abbastanza buono. E' guardabile, ma io qualcosina in più me la aspettavo comunque...

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    1. Per fortuna io non ho dovuto aspettare 10 anni, e forse per questo me lo sono goduta di più.
      Niente di nuovo, ma personaggi e finale sempre esaltanti.

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  2. Stranamente non l'ho visto. La curiosità non è ancora arrivata a tentarmi, non mi mancava.

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    1. È una di quelle visioni scacciapensieri, infatti l'avevo visto ancora sotto le vacanze per stare in leggerezza. Fa benissimo il suo compito ;)

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  3. Piaciuto assai, mi ha divertito dall'inizio alla fine.

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    1. La fine, soprattutto! Per una volta una lunga scena d'azione piena di svolte e adrenalina anche per me.

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  4. Se è solo metà del primo sarà per me già tanta roba ;)

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  5. Quello è vero, però l'Homer finale li ha ripresi per bene.
    Un Woody scatenatissimo, regole seguite in modo appropriato: promosso.

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