21 febbraio 2020

Nancy

Andiamo al Cinema (in ritardo)

Benvenuti a questa puntata di Catfish.
Vi presentiamo il caso di Nancy.
O Becca?
O Brooke?
Chi lo sa qual è la sua vera identità?
Di certo, sappiamo che è il caso perfetto per una donna complessata e solitaria.
Una madre opprimente a cui badare, un trauma passato dal quale non si è mai ripresa, una madre opprimente che sempre la riprende, un lavoro instabile, una madre opprimente che non la degna di un complimento, una vita grigia nella periferia della periferia d'America.
O già menzionato una madre opprimente?
Rendiamo più chiaro il soggetto: questa madre è interpretata da Ann Dowd.
E ho detto tutto, signori.



Nancy, o Becca, o Brooke trova rifugio nelle bugie.
In realtà a cui crede, a cui dà sfogo.
Non è solo un'igienista a chiamata, non è solo la badante di una madre opprimente, è anche una blogger che condivide la sua maternità, anche se la pancia è fatta di un cuscino.
È, soprattutto, quella bambina che è stata rapita 30 anni fa, e di cui non si è più trovata nessuna traccia.
La somiglianza è innegabile, la mancanza di certificati, una prova.
Nancy o Brooke non ci pensa due volte: chiama quei genitori senza più una figlia, e loro la invitano a casa loro. O sua.
Si porta dietro il gatto, e qui le cose cambiano.
Non sono nati ieri i Lynch, altre Brooke hanno bussato alla loro porta.
La polizia è allertata, le analisi del DNA vengono fatte, ma mentre si aspettano i risultati, li osservi.


E non sai se è più Nancy che ha bisogno di una famiglia, di un lieto fine e pure di un lieto inizio, o i Lynch di una figlia, anche se strana, anche se fragile come Nancy.
Li osservi, e aspetti.
Vedi muri crollare, vedi maschere cadere, vedi la realtà che fa quello che sa fare: presentarsi. Dare risposte.
Così questo piccolo film che potrebbe stare tutto dentro una puntata di Catfish, con tutti i motivi per aver paura di Nancy, dei suoi gesti, finisce per turbare.
Il merito va principalmente ad Andrea Riseborough, bravissima, da ora chiara figlia di Steve Buscemi, e alla J. Smith-Cameron che da Rectify in poi è un piacere ritrovare.
Chi sia davvero Nancy o Brooke non ve lo svelo, certe identità è bello scoprirle.

Voto: ☕☕½/5


2 commenti:

  1. L'ho sempre intravisto e sempre ignorato. Male!

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    1. Era lì in un angolo da mesi, le poche uscite interessanti e la durata breve me l'hanno per fortuna fatto notare. Piccolo, ma ha il suo perché.

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