1 luglio 2020

Magari

Andiamo al Cinema su RaiPlay

Magari le famiglie sono tutte così, un po' sfilacciate, un po' legate.
Lo pensa chi i propri genitori non li ha mai visti insieme, troppo piccola Alma per ricordarli sposati e innamorati, rimedia subissando di domande i fratelli più grandi che quegli anni li hanno goduti.
A lei sono rimaste le liti a distanza, i musi duri, la speranza che il loro amore possa tornare.
Bello com'erano belli loro il giorno delle nozze.
Magari questa è la volta buona.
La volta in cui quel padre azzecca la sceneggiatura del film, non li abbandona dai nonni, non li porta a sciare, ma li porta al mare, a Natale.
Magari Benedetta è solo un'amica di lavoro.
Quella che lo aiuta, che lo stimola, che lo sopporta.
Quella un po' pazza che ascolta loro, i figli, che con loro gioca, rubando occhiali da sole per Jean, il cuore di Sebastiano, dando ad Alma un po' di colore.
Magari questa è l'estate perfetta anche se estate non è.
C'è il Natale di mezzo, e il Capodanno, ma c'è il mare in cui giocare con Tenco, giri in motorino e avventure con ragazzi che devono solo aspettare che lei cresca, tornerà Alma, lo promette.



Magari è quel film che non ti aspetti da una come Ginevra Elkann.
Magari il cognome non è tutto, dovremmo ricordarcelo sempre più spesso, non giudicare dalla copertina, dalla carta d'identità.
Perché Magari sa davvero sorprendere.
Nella sua semplicità.
Nel suo raccontare di una vacanza a misura di bambino, con una famiglia sfilacciata che potrebbe ricomporsi, forse no, con figli divisi tra Italia e Francia, tra un padre, una madre e una nuova fidanzata.
Una madre ora di nuovo incinta e pronta a una nuova vita che abbraccia ancor più la religione ortodossa.
E un padre scettico, che con questi figli perfetti e deboli, con le regole da rispettare e gli spazi che richiedono, non sa come comportarsi.


Per fortuna c'è Benedetta, che distende quanto può la situazione, rendendo ironici i toni anche quando quella madre ed ex moglie torna.
Per fortuna c'è una casa al mare, dove nonostante tutto, stare insieme.
Tra giornate belle e altre meno.
Con i più grandi che già han capito, e quella bambina che pensa sempre al magari...
Con Magari Riccardo Scamarcio inanella un altro ruolo riuscito, e io mi ritrovo con qualche anno di ritardo ad invaghirmi di lui e della sua eleganza, della sua naturalità.
Alba Rohrwacher inaspettatamente sensuale e a suo agio in questi anni '80 familiari buca lo schermo.
Il resto lo fa una scrittura semplice, una storia che sembra come le altre, piccoli e grandi incidenti, piccoli e grandi confronti, con la famiglia e le sue speranze sempre al centro.
Ma il più lo fa una regia fresca, che compone immagini bucoliche piene di meraviglia e le alterna a momenti puramente pop, con tanto di coreografia davanti allo specchio e personaggi folli il giusto.
Magari il film che non ti aspetti di amare è proprio Magari.


Voto: ☕☕☕☕/5

2 commenti:

  1. Avevo cominciato a vederlo, poi però non mi aveva preso e così l'avevo abbandonato.
    Ma Magari lo riprendo. :)

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    1. Magari sì, a me ha convinto con facilità e soprattutto con la sua semplicità.

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