20 luglio 2020

Il Lunedì Leggo - Il collo mi fa impazzire di Nora Ephron

Sì, il titolo con annesso sottotitolo (Tormenti e beatitudini dell'essere donna) spaventava anche me.
Com'è che mi ritrovo a leggere una serie di articoli, di post, su quel che significa essere donna, essere avanti con l'età, invecchiare?
Com'è che mi metto a leggere di quanto tempo ci si mette per rendersi presentabili, delle ore spese dal parrucchiere, dall'estetista, tutto pur di non ricorrere a quei ritocchini chirurgici che sono l'ultima spiaggia?
Com'è che ascolto le lamentele di una donna che si ferma all'apparenza, a dire che non saranno mai abbastanza i maglioni con il collo alto per nascondere gli anni, e che non fanno parte del mio armadio da quando mi sono ribellata alle imposizioni materne in prima elementare?
Perché questa donna è Nora Ephron.
Perché ha scritto le sceneggiature di Insonnia d'amore, C'è post@ per te, Silkwood, ma ha scritto soprattutto Harry ti presento Sally, quel film che più di tutti, sempre, mi piace riguardare come cura contro la tristezza.
A lei, allora, queste divagazioni le concedo.
Anche se il tutto sembra parte del repertorio di una comica anni '90, con riferimenti e battute che hanno fatto il loro tempo, che si sono sentite e risentite, con chiuse che vogliono essere ad effetto e che mettono invece un pizzico di tristezza.
Perché la Ephron non la immaginavo così.



Per fortuna, in questo compendio di cosa significa per lei essere donna e doversi mantenere presentabili, ci sono capitoli più profondi o semplicemente informativi.
C'è la sua passione per la cucina e la sperimentazione, per quel ciclone che sembra aver investito New York anni fa in cui tutti cucinavano o volevano imparare a farlo, e dell'amicizia unilaterale che così si crea con quei libri di cucina le cui ricette si sperimenta.
Non a caso la Ephron c'ha fatto pure un film, che ha pure diretto: Julie & Julia.
Si parla tanto di New York, si parla di cosa significa viverci, si parla delle case affittate, vissute, di quegli appartamenti i cui prezzi lievitano, di quel microcosmo che lì si crea.


Ma tra trattamenti al viso, ai capelli, con la manicure che si fa indispensabile prima che un'altra moda arrivi a soppiantarla o ad aggiungersi, quello che davvero si sente sempre è una riflessione sulla morte.
Che fa paura anche da pronunciare, come parola.
Che avanza, inevitabilmente, se le candeline sulla torta sono 65.
La sente, Nora, mentre gli amici attorno a lei si spengono, se ne vanno. Compresa la sua migliore amica. E riflette su come vorrebbe poter affrontare la parola con la M, come vivere quei momenti se in modo pratico o coraggioso, o se nel terrore.
Chi lo sa.
In fondo, tutte le creme che si comprano, gli appuntamenti che si fissano, sono un modo per tenerla lontana questa paura.


In questo breve saggio o compendio di articoli, non c'è una risposta su quale sia il metodo migliore per vivere e morire, ci sono però domande che rimangono in sospeso e decisioni che si prendono per cercare di essere migliori negli ultimi anni rimasti (che saranno effettivamente tali, il libro è  uscito nel 2007 quando Nora era già malata di leucemia che ce l'ha portata via nel 2012).
Scoprendo quanto c'è di lei in Sally e in fondo in tutti i copioni che ha scritto, scoprendo e invidiando quella vita newyorchese e passando sopra a certi discorsi femminili e femministi che forse nemmeno anni fa avrei trovato così originali, ci si lascia nelle ultime pagine con un senso di malinconia.
Non so se sarei stata così interessante per Nora e non so se avrei retto tutte le sue disquisizioni sull'apparenza, ma la si sente come un'amica che dice chiaramente quanto l'essere vecchi non sia quel sogno che tanti altri manuali professano.
E la si ringrazia per la sincerità.

2 commenti:

  1. Invecchiare fa schifo (domenica sono 46 e solo a dirlo mi vengono i brividi)...però l'alternativa non è certo migliore, quindi bisogna cercare di farlo il meglio possibile...il libro potrebbe essere interessante, lo metto in lista

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    1. La Ephron anche se tratta argomenti leggerissimi è un piacere da leggere, il libro non sembra invecchiato bene quanto lei ma nelle parti più profonde sa come commuovere.
      Il suo consiglio spassionato: armati di maglioni a collo alto ;)

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