Moonwalkers

Andiamo al Cinema su Prime Video

Complottisti, a me!
Voi, che demonizzate i vaccini, frutto delle case farmaceutiche per arricchirsi.
Voi, che non volete il 5G e le sue radiazioni.
Voi, che le Torri Gemelle sono state abbattute da Bush stesso per giustificare una guerra.
Voi, che il Covid-19 è stato creato in laboratorio e volutamente sparso per il mondo per bloccare l'economia cinese, ops, italiana, ops, mondiale.
Voi, che l'uomo non è mai stato sulla Luna, la NASA ha scritturato nientemeno che Stanley Kubrick...
Voi, questo film fa per voi!

Perché siamo a un passo da quell'allunaggio che accadde il 20 luglio 1969, e il rischio che qualcos'altro possa andare storto c'è.
Presente il film First Man, quella caduta di intenti di Damien Chazelle?
Ve li ricordate i tentativi finiti male, i morti, gli incendi, prima che Armstrong potesse pronunciare la sua frase iconica?
Bene, qui la CIA decide di mettere le mani avanti e di scritturare nientemeno che Stanley Kubrick per delle riprese di emergenza.
Ma cosa c'entra lo scapestrato londinese Jonny in tutto questo?
Lui, aspirante produttore musicale, scaricato dall'ultima band, senza fondi, viene scambiato per il cugino manager di Kubrick e decide di portare avanti l'equivoco, avvalendosi del coinquilino fattone dalla barba e dai capelli lunghi come Stanley, di incontrare quell'agente della CIA e di intascare così una valigetta piena di soldi.

Ma se all'equivoco in fondo ci si crede?
Se si vuole aiutare questo agente nei guai come loro?
Se ci si rinchiude in una tenuta nel mezzo del nulla occupata da hippie e artistoidi vari, cosa può uscirne?
Semplice, una commedia che gioca con le teorie complottiste, che ci ricama sopra inserendo un numero variabile di equivoci e di nemici (mafiosi o agenti segreti) immergendo in quei coloratissimi e lisergici anni '70.
Va detto che non è la commedia del secolo, nemmeno quella del decennio o dell'anno, ma nel suo essere innocua sa essere divertente.
Niente di più.
E guarda caso la penna che la scrive (Dean Craig) è la stessa di Love Wedding Repeat, che aveva lo stesso buon potenziale non sfruttato.
Aiuta poco un cast capitanato da un Rupert Grint perennemente in ansia o il solito Robert Sheehan nel solito ruolo alla Robert Sheehan da Misfits a questa parte.
Ron Perlman come sempre ci mette del suo, portando a casa il risultato di una commedia per complottisti e non solo, che come tutte le teorie strampalate non passerà certo alla storia.
Ma nel mentre, strappa qualche risata.

Trailer

Voto: ☕☕½/5