26 febbraio 2021

Notizie Dal Mondo

Andiamo al Cinema su Netflix

Metti il western, genere che non sono mai riuscita ad apprezzare appieno.
Troppo polveroso, troppo distante, troppo serioso anche quando si fa commedia. Sarà che è un immaginario ormai abusato, sarà che sa sempre di vecchio senza essere frizzante come le corti inglesi, sarà c'è sempre quel senso patriottico americano nel raccontare il loro unico passato.
Metti Tom Hanks, che anche se è Tom Hanks, l'attore più amato d'America, a me fa sbuffare.
Colpa dei ruoli che sceglie, sempre buonisti, sempre di uomo semplice, eroe di tutti i giorni, eroe americano soprattutto.
Metti Tom Hanks a recitare in un western e difficilmente avrai la mia attenzione.
Ma in rete, tra blogger, si vocifera che il film distribuito da Netflix male non è.
Ha una sua dignità, ha una sua storia, bella, che andava raccontata.
E allora mi incuriosisco, altro da vedere non c'è, e gli regalo una chance.


Ora, la storia e Tom hanno effettivamente il loro spessore, ma c'è poco da fare: il genere continua a non essere il mio.
Polveroso e ripetitivo, nel raccontare di un'America già razzista, già divisa che fa ovviamente il pari a quella di oggi, quella che si dissocia dalla Casa Bianca e sbraita "fake news!", che con la forza vuole tenere il potere.
Tom Hanks è va da sé l'eroe della situazione, l'uomo semplice che salva una bambina rapita e poi liberata dagli indiani, e che deve portare dai parenti più prossimi.
Ma è davvero la decisione più giusta?
Che identità e che ferite ha chi per 6 dei suoi pochi anni è cresciuta in una tribù ora sterminata?
Il viaggio per conoscersi e imparare a comunicare tra inglese, tedesco e kiowa, è fatto ovviamente di tappe.
Perché questo è un western on the road, e perché il Capitano Kidd è un cantastorie, pardon, cantanotizie. Che si muove di paesello in paesello con i suoi giornali portando alla gente affaticata quello che succede oltre i loro confini e tenendo così la temperatura di un Paese ancora da costruire.
C'è chi ne approfitterà, chi vorrà fargli le scarpe, chi darà loro una mano.
Destini che si intrecciano per qualche miglia o per qualche notte.
Mentre Kidd stesso prende la via più lunga, da anni, per ritornare a casa.


È una storia semplice, appunto, seppur ricca di spunti su cui riflettere.
Ma una storia che si dipana per 118 minuti, che per chi come me al genere western non è portato, pesano molto di più.
Poche scosse, poca adrenalina anche nelle scene d'azione, poesia quanto basta in momenti che sembrano onirici fra una tempesta di sabbia.
Fortunatamente, visto in TV, il film di Paul Greengrass evita di soffermarsi sui difetti di effetti speciali posticci, con computer grafica mal calibrata che su grande schermo avrebbe sfigurato ancora di più.
La nomination ai Golden Globe per Helena Zengel sembra eccessiva e difficilmente reggerà agli Oscar, ma ha sicuramente dato luce al film., quanto al film in sé, la vera differenza la fa l'allergia alla polvere e alle vecchie storie americane.
Io continuo a starnutirci.


Voto: ☕☕½/5

9 commenti:

  1. Ne starò alla larga, anche se per più di qualcuno finirà tra i Migliori Film...

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    1. Se sei allergico pure tu, ci troverai gran poco di nuovo, ma gli Oscar potrebbero farti vacillare se daranno dei contentini.

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  2. La notizia principale del film è che vedi l’inizio e sai già come finisce. Poi ci sono le notizie di cronaca (ruote che si rompono, tempeste improvvise, sparatoriette tra i canyon), qualche notizia da terza pagina (indiani che si riabilitano, coloni che invece no); abbiamo la pagina filosofica (ex ufficiale di altro stampo e ragazzina cui salva la vita che a sua volta la salva a lui in un paio di occasioni), sembra mancare la pagina dello sport (anche se la corsa col calesse potrebbe ovviare) mentre per la pagina dello spettacolo qualcuno spera di trovare una nomination all’Oscar.

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    1. Potessi tornare indietro scriverei tutto il post in modalità giornale, commento centrato e meraviglioso!

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  3. Peccato, speravo meglio, a me il genere western piace ma di questo sento solo parlare male...

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    1. Pensa che invece io ne avevo letto solo bene, se il genere ti è affine potrebbe conquistarti facile ;)

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  4. Su western e Tom Hanks la penso come te. Anzi, probabilmente io sono ancora più anti-western e anti-Hanks. :)
    Questo lo tenevo buono giusto per il titolo di film più noioso e sopravvalutato dell'anno, e tu mi confermi che potrebbe essere davvero così...

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    1. Confermo e predico già un effetto soporifero!

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