Che terribile mostro sa essere l'adolescenza!
Nella fattispecie un terribile panda rosso, in cui la tredicenne Mei si trasforma appena si lascia andare ad emozioni troppo forti.
L'ultimo film Pixar tristemente disponibile solo in streaming, è un metaforone poco velato su quello che comportano ormoni, prime cotte, voglia di crescere e di indipendenza, l'inevitabile scontro con i genitori.
Insomma, l'adolescenza.
Che arriva come un uragano a sconvolgere la perfetta vita di Mei a Toronto.
Ma per fortuna, oltre il metaforone c'è di più.
C'è una storia di magia che si tramanda di generazione in generazione nella famiglia matriarcale di Mei.
C'è un modo diverso di affrontarla questa maledizione che andrebbe cacciata, e c'è un trio di amiche irresistibili che rendono molto meno terrificante essere un morbidissimo panda rosso.
La chiave sta tutta qui: nel ritrovarsi in questa amicizia di primi anni 2000, tra gesti e boyband in stile Backstreet Boys (con canzoni orecchiabilissime composte da Billie Eilish e Finneas O'Connell), c'è il ritrovarsi in certi imbarazzi e in certi tormenti che tra prese in giro a scuola e l'arrivo delle mestruazioni comportano.
C'è, insomma, il parlare ancora una volta dell'adolescenza e di quanto è comunemente difficile crescere.
La protagonista, con i suoi modi esagerati ricorda la più irresistibile e cinefila Katie Mitchell, anche se il pensiero corre al pazzo duo di PEN15 che la dura vita delle medie la rappresentano senza bisogno di magia.
Per non parlare di quel piccolo capolavoro che è Eighth Grade.
Paragoni che fanno capire come quest'ultimo lavoro Pixar, pur essendo importante per tema e storia, sta qualche scalino sotto ai suoi titoli più importanti.
Siamo dalle parti di Luca, per semplicità e genuinità, ma senza la magia della Liguria.
O di Brave, per i segreti di famiglia, ma senza il fascino celtico.
Sarà per lo spiegone finale che mi sarei evitata, sarà per una struttura poco originale di un piano imperfetto fatto a tappe, ma un leggero senso di delusione l'ho provato.
Fortuna che, pensando alle nuove generazioni che troveranno in Mei e le sue amiche delle ottime alleate, la Pixar continuo a difenderla.
E vorrei tornare a vederla al cinema.
Voto: ☕☕☕/5
Stasera è mio. Nel frattempo ti consiglio The Adam Project, una nerdata fantascientifica niente male, specie se si adora Ryan Reynolds..
RispondiEliminaE se non lo si adora?
EliminaO meglio, se dice poco?
Uhm... lo lascio decantare un altro po', visto che domani piovono ottimi titoli!
Oggi siamo in contemporanea :)
RispondiEliminaA me è piaciuto molto di più a quanto pare, anche se la Disney potrebbe spingere un po' meno velatamente su certi temi e fare finalmente il salto definitivo verso la modernità!
Prima o poi ce la farà a fare il grande passo. A questo giro, accontentiamoci di un'adolescente che parla di mestruazioni e di quegli imbarazzi che non si scordano.
EliminaAnche se non ai massimi livelli, già gli voglio bene.
La protagonista femminile che non tace certi tabù, ha saputo stupirmi. Ma in generale, niente di così formidabile o indimenticabile.
RispondiEliminaCapisco la scelta dello streaming, anche se non gliela perdono, alla Disney!
Il mio Pixar preferito da Inside Out.
RispondiEliminaDopo Luca e Red, dalla Disney ora mi aspetto un coming of age adolescenziale vero e proprio, con sesso, droga e rock'n'roll. Chiedo troppo? :)
Davvero?! Soul, Coco e pure Onward per me lo superano.
EliminaComunque sì, chiedi troppo. Già non riescono a rendere chiaro ed evidente un personaggio non etero, figurati inserire sesso e droga!