22 marzo 2022

In Breve: La Fantastica Signora Maisel S04 - Una Semplice Domanda - LOL S02

C'è che deve impegnarsi per tornare a far ridere, chi ridere non deve proprio farlo e chi si interroga sull'essere felice.
Una serie che non stanca mai, un programma che anche senza effetto sorpresa funziona, una piccola sorpresa che fa riflettere.
Il tutto, in breve:

La Fantastica Signora Maisel - Stagione 4


In Breve: La fantastica signora Maisel è un po' meno fantastica.
Lasciata e umiliata da Shy Baldwin sulla pista dell'aeroporto, deve ricominciare da capo.
Con un debito da ripagare all'ex-suocero non vuole però scendere a compromessi e con molti palchi bruciati, trova il suo posto in un locale di spogliarelliste in cui ha pieno controllo di sé. 
Ma è davvero quello che serve alla sua carriera?
O è solo quello che al momento le sembra più comodo?


E Susie, che deve gestirla e deve iniziare a investire su se stessa come manager?
E Abe, che a sua volta trova un lavoro che gli piace, ma non troppo remunerato, come giornalista?
E Rose, che lavora pure lei come matchmaker iniziando una guerra di zona con le altre donne del settore?
E Joel, che deve nascondere la relazione con Mei, una non ebrea, agli occhi dei genitori?
Tutto questo e molto altro in una girandola di episodi dal solito ritmo frenetico, dai soliti incantevoli piani sequenza.

Chi c'è: sempre lei, la fantastica Rachel Brosnahan, e sempre il resto del fantastico cast.
A questo giro, fra le guest star che colpiscono al cuore si aggiungono Reid Scott e dal mondo di Gilmore Girls Kelly Bishop e pure un Milo Ventimiglia in un cammeo dal credit quanto mai azzeccato: Handsome Man.


Episodio Migliore:
se i monologhi su palco solitamente frizzanti mancano di frizzantezza, sono i momenti più sentiti quelli che lasciano il segno. Tra la riflessione sulla morte con un ex-suocero in ospedale, uno spettacolo di magia molto magico e un confronto con Shy che fa stringere il cuore.
E poi, ovviamente, c'è lui.
Il Lenny Bruce di Luke Kirby, a cui basta uno sguardo per cambiare la scena, che appare e scompare e che quando c'è, dà tutta un'altra carica alla serie. 
Regalando un finale perfetto.

Funziona? Nonostante sia leggermente sottotono e con una protagonista in crisi, nonostante alcune sottotrame (quella delle matchmaker e la nuova compagna di Joel), questa quarta stagione di passaggio e sul reiventarsi, ingrana lentamente e si salva grazie alla qualità tecnica, ai momenti pieni di magia che Amy Sherman-Palladino sa creare.
Un episodio sul backstage, quindi, lo pretendo.


Tornerà? Sì, e per un ultimo giro di valzer.
La quinta stagione è già stata annunciata come l'ultima.

Voto: ☕☕/5

Una Semplice Domanda


In Breve: Alessandro Cattelan si interroga su che cos'è la felicità. 
Una semplice e banale domanda posta dalla figlia, la scusa per lui per girare l'Europa, bighellonare con gli amici, conoscere miti personali e approfondire il tema, attraverso l'amore, il dolore, la religione, i soldi.


Chi c'è: Alessandro Cattelan, ovviamente, ma i veri protagonisti sono Roberto Baggio, Gianluca Vialli, Paolo Sorrentino, Geppi Cucciari, Roberto Giovalli, il NonGio.

Momento Migliore: nonostante l'emozione che dà ritrovare Roberto Baggio, la scelta di vita del produttore televisivo Roberto Giovalli e la riflessione che ne esce è quella che più mi ha toccato.
Gli intramezzi con uno psicologo, che approfondisce al bancone di un pub, fanno da ottimo contrappunto.
Poi sì, in campeggio con Geppi e il prete si ride, e parecchio.

Funziona? Sì, anche se non sempre.
Come spesso mi capita, a volte con Cattelan la sensazione è che si diverta più lui rispetto a chi intervista. 
La sintonia e lo spazio dedicato a un Baggio che aveva sicuramente più da dire non c'erano, l'imbarazzo di un Vialli si percepisce, anche se si recupera a bordo del campo da golf. 
E la notte al supermercato con Mandelli la si poteva evitare.
È quando l'ospite crea reverenza che le cose cambiano, per fortuna. È quando la scrittura è preparata che ne esce una bella riflessione, anche a livello visivo. Con trovate, idee, connessioni decisamente originali.
Quattro religioni ne è un esempio.

Tornerà? Il ciclo è ovviamente conclusivo, e va da sé che riesce pure a commuovere.
Ma mi aspetto che la collaborazione con Netflix continui, per altre domande, magari più semplici.

Voto: ☕☕½/5

LOL - Stagione 2


In Breve: si torna a non ridere con LOL. 
Che lo scorso anno in un lockdown quasi totale, aveva creato meme a non finire.
È uscito con poco tempismo allo scoccar di una guerra che ha fatto sicuramente meno ridere, ma metti un programma leggerissimo e rieccoci qui.


Chi c'è: ci sono quelli che sanno far ridere davvero, come il Mago Forrest, Guzzanti, Maccio e la Raffaele, ci sono quelli che causa montaggio meritavano più spazio come Max Angioni e la Di Biase, e poi ci sono quelli che fanno tappezzeria.
Conduttori compresi anche se veicolano bene le risate e sfruttano anche troppo il tasto Lillo.

Momento Migliore: mi gioco la scopa di Marina Abramović e i trailer di Maccio.

Funziona? Tutto sommato, sì.
L'effetto sorpresa è svanito, i comici sono più preparati e se questo significa rivedere Vulvia o Antonello Venditti in azione, ben venga.
La livella, però, sa essere spietata.
E con l'episodio Bonus la sensazione che il più lo faccia il montaggio è fortissima.

Tornerà? Immagino proprio di sì.
La vera domanda è: con chi?

Voto: ☕☕½/5

8 commenti:

  1. Con il nuovo LOL ho resistito una puntata. E' inutile, è proprio un format che non fa per me e non riesco a ridere neppure con comici che adoro. E poi Matano e Fedez li smonterei a schiaffoni, santo cielo.

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    1. Quei due sono piuttosto inutili nel programma, lo penso anch'io.
      Sulla carta, ero convinta non facesse neppure per me. E invece sarà la voglia di leggerezza, ma anche la prima stagione mi aveva presa. Qui i comici più preparati e più nelle mie corde hanno fatto il resto.

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  2. Come mi avevi anticipato si può dire che concordiamo su la signora Maisel e LOL, forse io mi sono concentrato su gli aspetti negativi, ma ammetto che, specie per la prima, è stata la delusione a spingermi.

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    1. Per fortuna, con me la signora Maisel si riprende presto. Anche perché, lo ammetto, mi era mancata davvero tanto!

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  3. Ciao, devo dire che io con queste seconda stagione di LOL mi sono divertita molto, grazie alla bravura dei comici in gioco (tra cui il mio idolo di casa, il vincitore, di cui non spoilero). Hai ragione su tutto comunque: il montaggio sovrano, alcuni comici meno valorizzati di altri, ma nel complesso io mi sono divertita molto quindi apprezzo e condivido anche il tuo momento cult della scopa. Performance!

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    1. Come dice sotto Marco, l'effetto sorpreso unito a comici più preparati a quello a cui vanno incontro, rovina un po' la comicità.
      Ma alla fine, basta divertirsi!

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  4. La signora Maisel sempre abbastanza gradevole, ma anche abbastanza deludente. Spero che per la stagione finale si riprenda e chiuda alla grande. Io ci credo ancora. :)

    Cattelan ha un ego gigantesco, in grado di oscurare anche ospiti parecchio illustri, però nonostante questo, o forse proprio per questo, non ce la faccio a volergli male. Una semplice domanda a tratti è piuttosto scontato, ma a tratti riesce a regalare qualche sorpresa, quindi per me alla fine è un sì.

    LOL 2 invece per me è più un no, nonostante Maccio e Virginia mi abbiano regalato parecchie non-risate e un duello finale epico. Alla seconda stagione 'sto format mi sembra che mostri già la corda, la spontaneità della prima si è esaurita e i comici, non tutti comici, hanno già studiato troppo da casa cosa fare.

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    1. A Cattelan nonostante l'ego vorrò sempre bene, certo, riuscire a mettere nell'ombra Baggio non era facile. O forse sì, vista la timidezza che ancora dimostra. Nonostante qualche ospite incerto, ne esce una bella riflessione. Scontata, forse, ma con dei bei momenti.

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