Mi hanno fatto ridere, commuovere e pure arrabbiare.
Di comedy salva-cena ne ho accumulate un bel po' per lasciare spazio alle serie TV più serie, e prima dei listoni di fine e della fine dell'anno, è giusto dare loro un'occhiata.
In breve, ovviamente:
Blockbuster
Quante cose puoi sbagliare in una serie TV?
Netflix con Blockbuster ha deciso di sbagliarle tutte.
Hai il permesso di fare una serie su una catena nostalgica e decidi di ambientarla nei giorni nostri?
Ti salvi decidendo che il Blockbuster in questione è l'ultimo aperto, ma poi i tuoi personaggi non sono così appassionati di cinema, citano invece le serie Netflix? Aiuto.
Per non parlare del fatto che al centro c'è il solito amore impossibile fra due ex, con strampalati commessi dagli strampalati sogni.
Non si capisce poi cosa possono servire 6 impiegati nello stesso momento in un negozio in crisi.
Ma tant'è, si vive di cliché e di recitazioni esagerate, di situazioni viste e riviste che soprattutto non fanno ridere mai.
In Breve: Insomma, una comedy che le ha sbagliate davvero tutte.
E infatti è stata cancellata.
Voto: ☕½/5
Miracle Workers - Oregon Trail
Il viaggio nell'Oregon, per la precisione, che gli abitanti di un paesino in crisi intraprendono sotto la guida del loro reverendo e del criminale Benny the Teen, ricercato e pure inseguito da un cacciatore di taglie.
A questo giro si ride poco, le trovate geniali a cui Simon Rich ci aveva abituato da Man Seeking Woman sono alla frutta anche se è sempre un piacere vedere quanto si divertono Daniel Radcliffe e Steve Buscemi in titoli folli che prevedono pure momenti musical.
In Breve: Aspettiamo la nuova ambientazione post-apocalittica, più allettante.
Voto: ☕☕/5
Reservation Dogs - Stagione 2
La fuga ha le gambe corte.
E come si dice, puoi fuggire dai tuoi problemi ma non da te stesso.
Torna a casa, quindi Elora, e lo fa per la nonna che l'ha cresciuta che se ne sta andando, ritrovando una famiglia riunita e degli amici che si sentono traditi.
Recuperare non sarà facile, e lo si può fare solo scappando per una volta tutti assieme.
Ma a questo giro, sono gli adulti che regalano le soddisfazioni migliori, tra flashback dolorosi e alcoliche gite lavorative.
In Breve: Il tocco di Taika Waititi si conferma dorato, e questa serie un piccolo gioiellino dove le inventive, le parentesi, le lacrime, fanno sempre capolino.
Voto: ☕☕☕½/5
What We Do in the Shadows - Stagione 4
Si diceva che Taika Waititi non ha perso il tocco.
E non lo perde nemmeno con i suoi vampiri divisi in viaggi alla scoperta di sé e delle proprie origini.
Ma proprio come sopra, non si può scappare da se stessi e quindi si ritorno alla tenuta di Staten Island dove tra geni dei desideri, matrimoni combinati e club da fondare e portare avanti, si ritrova pure Colin in una versione in evoluzione che dà vita a siparietti irresistibili.
In Breve: Il divertimento è assicurato e ogni episodio nasconde della genialità difficile da incasellare.
Il più folle di tutti che ha soddisfatto la me malata dei programmi di restauro case?
Ovviamente Go Flip Yourself (4x08).
Il finale rende tutto ancora più intrigante per il prossimo giro.
Voto: ☕☕☕½/5
Trying - Stagione 3
Attento a ciò che desideri, verrebbe da dire alla coppia colorata e disorganizzata formata da Nikki e Jason.
Tanto volevano essere genitori, quanto ora devono gestire due figli e dimostrarsi all'altezza per i servizi sociali e per una parente ancora in vita.
Ci vuole un villaggio, però, ci vogliono genitori a disposizione, amici comprensivi e tanta pazienza.
Che i due non sempre hanno, dando vita a una serie di scelte sbagliate che fanno urlare allo schermo.
Fortuna che la serie inglese è breve e positiva e le cose riescono sempre a salvarsi.
Anche se per il rotto della cuffia.
In Breve: Non la migliore delle stagioni, con le arrabbiature che si fanno sentire quanto la commozione, ma a Nikki e Jason si continua a voler bene.
Voto: ☕☕½/5
Breeders - Stagione 3
Se Nikki e Jason sono alle prese con bambini piccoli dal cuore spezzato da riuscire a tenere insieme, Paule e Allie sono alle prese con adolescenti arrabbiati e silenziosi, come silenziosi e arrabbiati sanno essere loro, fra loro.
Non il momento migliore per la famiglia quindi, soprattutto ora che è divisa, con Paul che deve gestire la sua rabbia mentre Allie deve gestire la sua menopausa.
Sullo sfondo, come sempre, nonni che l'equilibrio lo perdono.
In Breve: Si era partiti come una commedia, si è ormai in pieno dramma anche se posto per dell'umorismo inglese molto pungente continua ad esserci.
Tanto è facile amare Martin Freeman quanto è difficile difendere il suo Paul a rendere la visione meno facile del previsto.
Voto: ☕☕½/5
Non guardo le serie ma sono contento per il flop di Blockbuster. Un'operazione ignobile: una serie Netflix sulla fine di un'azienda che ha dovuto chiudere proprio a causa di Netflix. Incredibile tale faccia tosta.
RispondiEliminaBlockbuster mi pare Superstore e quello non l'ho retto proprio
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