14 ottobre 2023

Sick of Myself

Andiamo al Cinema

Cosa si è disposti a fare per la fama?
Di questi tempi, di tutto.
Come parlare di questi tempi al cinema senza risultare banali o fuori tempo, visti i tempi velocissimi di oggi?
Si può, con qualche accortezza, con un genere che è difficile da etichettare tra commedia nera, parodia grottesca e qualche venatura horror.
Signe è disposta a tutto, pur di far parlare di sé.
Oscurata da un compagno artista che la sfrutta e la mette in ombra decide di andarci giù pesante.
Se nemmeno il sangue attira l'attenzione, le allergie rischiose non bastano, può farlo una malattia sconosciuta.
Inizia a prendere volontariamente pastiglie, dagli effetti indesiderati pericolosi, che iniziano a deturparla e a trasformarla.


Con il volto tumefatto, con macchie e costi, inizia finalmente ad essere al centro dell'attenzione, con amici preoccupati, quel compagno che la assiste, quella deformazione che cattura lo sguardo dei passanti, della stampa.
Ma ne vuole ancora, Signe, in una fame insaziabile che cerca di stare al passo dei suoi sogni ad occhi aperti, sommando una bugia dietro l'altra, senza conoscere limiti.
Più si trasforma il suo volto, più si deturpa lei, come un ritratto di Dorian Gray dal vivo che mostra il marcio che ha dentro.


Come lei, Thomas, quell'artista che è un ladro, che la accudisce per avere altrettanta attenzione, in una coppia che si compensa e si ostacola allo stesso tempo.
Circondata di sedie accomodanti inizialmente, sola e vuota alla fine.
Vivono in un mondo tutto loro, fatto di apparenza e di apparire.
Un mondo in cui anche la malattia deve fare notizia, in una deriva pericolosa a cui assistiamo quotidianamente via social.
È un'emblema dei tempi attuali, Signe, o una malata senza via di salvezza?
Kristine Kujath Thorp, che già si era fatta notare con Ninjababy, dà il meglio di sé in un ruolo altamente odioso.


Ma Kristoffer Borgli riesce a non giudicarla, facendoci entrare nella sua testa e nei meccanismi che muovono le sue intenzioni.
Sfumando sempre più tra realtà e finzione, fuori e dentro le sue fantasie, tra sguardi ammirati e spaventati, abbiamo una nuova persona peggiore del mondo che arriva dalla Norvegia e che sa come sconvolgere.

Voto: ☕☕☕½/5


P. S.: Il regista ha conquistato prontamente il mercato inglese, tanto da arrivare fra pochissimo al cinema anche con Dreams Scenario, protagonista nientemeno che Nicolas Cage.

6 commenti:

  1. Altro film fantastico dalla Norvegia!
    Per queste "persone peggiori del mondo" ho una passione... non so, devo cominciare a preoccuparmi? :)

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    1. Mi sa che siamo in due, e anzi, questa persona peggiore mi è sembrata migliore dell'altra.

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  2. Visto allo scorso ToHorror, ben felice sia arrivato in sala (anche se poche) perché è molto al passo con i nostri strambi tempi. Cheers!

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    1. Me lo aspettavo più horror ma felice di averlo trovato così graffiante. Grazie distributori che state riscoprendo il cinema norvegese, e ora restiamo in attesa di Nic!

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  3. All'inizio ho pensato Ecco, hanno tratto un film da Invisible monster di Palahniuk, devo vederlo!
    Invece non è così, ma mi ispira lo stesso. Il romanzo di Palahniuk però leggilo se ti capita ;)

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    1. Di Palahniuk ho letto pochissimo e ho sempre voluto approfondire, me lo segno visto quanto mi è piaciuto questo film, grazie!

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