9 ottobre 2023

Il Lunedì Leggo - Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata di R. Bob-Waksberg

Dici Raphael Bob-Waksberg e il nome ti suona familiare.
Dici il creatore, sceneggiatore di BoJack Horseman e gli occhi ti si illuminano mentre un sorriso che si spegne nell'amaro nasce.
Come dimenticarla, quella serie comica e depressiva, quel mix perfetto di umorismo nero e nere situazioni di cui non potevi fare a meno?
Ovvio, allora, che il suo romanzo finisce nel tuo mirino, in attesa che altro possa creare per la TV uno scrittore così.
È una raccolta di racconti, quelle con cui ultimamente ti piace sfidarti, capaci di riempire i tempi morti e di non farti sentire in colpa per leggere poco.


Ci sono racconti lunghi appena un paio di pagine e altri più sostanziosi, ci sono semplici elenchi e ci sono storie impegnative, c'è insomma tutta la genialità della scrittura creativa all'opera.
Quella che sempre ti affascina, quella che in America regala le migliori soddisfazioni.
Come altro lo spieghi, il raccontare di una relazione alla deriva attraverso le regole del Taboo? Come altro puoi definirlo, se si elencano le possibilità di un pranzo fra ex, i luoghi in cui New York ha visto il tuo cuore infranto, le bugie che ci raccontiamo o anche semplicemente le istruzioni di una scatola di noccioline salate del circo che nasconde ogni paura ad aprirsi?
Geniale, appunto.

Creativamente geniale.
Trovando sempre un angolo diverso, un punto di vista, un oggetto, una forma di scrittura nuova per descrivere sempre e solo quello: l'amore.
Quando fa male, quando lascia cicatrici o quando regala speranze.
Ovviamente, i racconti migliori sono quelli che si dilungano, che approfondiscono il rapporto fra un uomo e una donna che non si parlano in metro o quello ancor più strano fra due fratellastri in vacanza in Messico. Si addentra pure nel mondo dei supereroi, in un racconto che molto ricorda gli sboccati di The Boys, e con Più te stesso del te stesso che sei già, ambientato in un parco a tema con Presidenti a rischio licenziamento, ricorda il primo racconto di Pastoralia di George Saunders.
Inutile dire che a farmi più male è stato La Banalità fatta a persona, in un grigio ambiente di lavoro con una donna lasciata che si butta sempre più giù.

Ma questi 18 racconti hanno ognuno qualcosa da dire, un guizzo che fa sorridere, che fa riflettere, che rende fieri di quel si legge, della voce che si sta ascoltando.
Con i toni che cambiano, le speranze che si accendono, il cuore che si rinsalda lì dove Raphael Bob-Waksberg ha incontrato la moglie, a cambiare la sua visione del mondo, ad accendere la luce nel suo buio pessimismo. Diventa un gioco nella scoperta capire cosa è stato scritto prima, cosa dopo, quanto l'amore sa cambiare in una gloria devastata.

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