24 dicembre 2017

La Domenica Scrivo - Tradizioni (di binari tracciati, di quadrati e cerchi, di buoni propositi)

Dal 26 novembre -il giorno dopo il mio compleanno- si può iniziare a parlare di Natale.

Da 1° dicembre si può comprare il pandoro (il panettone, con i canditi, anche no).

L'8 si fa l'albero di Natale.

Il 23 ci si trova a bere e mangiare con il maglione di Natale più assurdo che si ha.

Il 24 ci si trova in piazza, sorseggiando vin brulé e aspettando i fuochi d'artificio, facendosi gli auguri, regalando quanto appena uscito dal forno.

Il 25, un anno si pranza dalla mia famiglia, un anno da quella del giovine, poi si passa dalla famiglia con cui non si ha pranzato per fare gli auguri, e stanchi, e pieni di ogni cibo, si arriva a casa, ci si butta sul divano, e si guarda il classico Disney che passa in TV.

Il 26 partono gli In Central Perk Awards, con giornate a scegliere, sforbiciare, eliminare e eleggere, fino al 31.

Sì, sono metodica, sì, sono quasi fin troppo legata alle tradizioni, punti fermi, che sono come fari per dirmi: sì, continui ad essere sulla giusta strada.



A volte, questo mio essere metodica, legata alle tradizioni, e non capace di uscirne -troppo quadrata, mi dico, troppo desiderosa della perfezione, o almeno della mia idea di perfezione- non è un bene.
Finisco per irritarmi, se si ritarda, se le cose non vanno come previsto.
Finisco per arrabbiarmi, se manca qualcosa, se qualcosa non è andata per il verso giusto, se si esce dai binari, se l'improvviso, il non previsto, accade.
Come se non me lo aspettassi, o non le volessi più, le sorprese.
Inconsapevole che oltre alle brutte, ci possano essere anche le belle.

E quindi, in questa ultima Domenica del 2017 in cui mi trovo a scrivere, mentre smaltisco i postumi di ieri, rimetto nell'armadio l'orrido maglione natalizio e mi preparo ad infornare biscotti da consegnare poi in piazza, mi riprometto di lasciarmi andare.
Di aprirmi un po', un altro po', di rendere più cerchio quel quadrato.
Me lo ha detto anche il tecnico della caldaia che un boiler è tondo perchè gli angoli, non capaci di reggere alla pressione, finiscono per rompersi.
Una metafora, per quanto tecnica, perfetta.
E allora, per questo 2018 in arrivo, per questo Natale con le sue tradizioni, mi auguro di essere più cerchio.
Ché poi, con il cibo che mi aspetta, non sarà così difficile.

2 commenti:

  1. Che poi non è un male essere così precisi, anzi, Buon Natale ;)

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  2. Ammazza, che calendario natalizio lungo!

    Per me Natale inizia e finisce con il pranzo il 25 e poi per un anno basta, non parlatemene più, voi fans. :D

    Appoggio giusto la tradizione delle classifiche bloggare di fine anno. ;)

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