In occasione dei 50 anni del più famoso agente segreto del mondo, In Central Perk ha deciso di buttarsi a capofitto in questo mondo di spie e doppi giochi! Siamo al numero 6.
Sean Connery lascia, per un solo capitolo, le vesti eleganti di 007. A sostituirlo arriva George Lazenby, attore australiano allora sconosciuto, che con ironia si cala nei panni di un James Bond a cui non siamo abituati.
Smaliziato, donnaiolo incallito ma senza quel fascino consapevole a cui lo scozzese ci aveva abituato. Sono molte le regole infrante in questo nuovo episodio: prima di tutto, cosa che sconvolge, James si sposa! Si, lui, la spia integerrima e sciupafemmine cede al fascino della bella e ricca contessa Di Vincenzo finendo per portarla all'altare dopo le numerose avventure che li vedono protagonisti. Secondo: il rapprto con l'MI6 si fa delicato, con 007 che chiede il licenziamento dop che il caso SPECTRE gli viene tolto.
Il nemico da battere è infatti ancora una volta la misteriosa organizzazione, rifugiatasi nelle innevate cime svizzere dove un manipolo di ragazze belle e disinibite viene curata a suon di ipnosi. Ovviamente dietro a tutto questo c'è lui, Ernst Stavro Blofeld, non più pelato, non più sotto le sembianze di Donald Pleasence ma in quelle di Telly Savalas, decisamente più capelluto e per questo poco riconoscibile. Il suo piano è quello di usare le ragazze per degli attacchi terroristici in giro per il mondo in modo da diffondere un virus di cui solo lui possiede la cura. Bond, dopo aver sedotto un paio di loro e compreso il pericolo, si lancerà a combattere Blofeld e poi verso una fuga contro il tempo per riuscire a fermarlo.
Tutto questo mal si accorda con l'inizio porteghese in cui James incontra Tracy Di Vicenzo, pregato dal padre di lei di distrarla e renderla sua sposa in cambio delle informazioni che lo portano a Berna.
Condito con molta più ironia del solito (si veda l'inizio con Lazenby che guarda in macchina esclamando "" intendo proprio Sean o lo stratagemma di Miss MoneyPenny per trattenere in servizio Bond), pecca per la mancanza di carisma del suo protagonista e per una trama complessa e scollegata. Non è certo uno dei migliori capitoli della saga, anzi, in molti lo ritengono uno dei peggiori, tra inseguimenti sempre più improvvisati questa volta a bordo di bob o di sci e dialoghi senza quella forza espressiva di un tempo.
Il finale, decisamente amaro e triste che promette vendetta, e i momenti ricordo al momento del presunto licenziamento di Bond dall'MI6, rendono più interessante il tutto. Fortuna, però, che Connery torna!
Un bond poco bond questo, ma da vedere comuque, per i colori pop.
RispondiEliminaE per Luis Armostrong a firma della canzone d'apertura... per il resto sì, uno 007 poco in spolvero!
EliminaLo ricordo , e ricordo pure la delusione di non avere più davanti a me la figura di Connery...
RispondiEliminaSono rimasta ferma lì , anche dopo tutto questo tempo trascorso...
Forse riesco a digerire meglio Daniel Craig...ma anche qui c'è un piccolo sforzo..
Quanto sono complicata..mammma mia ..perdonatemi!.
A me piace molto Daniel Craig :) Nella mia lunga maratona devo ancora incontrare gli altri attori che hanno impersonato Bond, ma credo sarà molto difficile reggere il paragone con Sean!
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