31 maggio 2017

Wiener-Dog

E' già Ieri -2016-

Un bassotto, dentro una gabbia, viene portato in canile.
Un bassotto, da quel canile, finisce in una famiglia tanto ricca quanto problematica, composta da un padre a suo modo amorevole, una madre ligia e severa, che risponde con pazienza a tutte le domande di un bambino scampato a una malattia e che ora, per premio, ha un bassotto, che adora e ama. Peccato che quel bassotto non si confà alla vita ordinata e pulita della famiglia: abbaia di notte, sporca in casa, non obbedisce. Ma quel bambino non ci sta a farlo rimanere chiuso in una gabbia, lo libera, lo fa sfogare, gli dà da mangiare.
Ma quel bassotto si sente male. Quel bassotto viene portato dal veterinario per l'eutanasia.
Ma l'infermiera di turno non ci sta, lo ruba, scappa, e se lo porta a casa.
Quella stessa infermiera, timida e goffa, incontra il suo ex amore, e lo segue, con bassotto al seguito in uno strano viaggio on the road, dove pure autostoppisti mariachi salgano a bordo.
Stacco.
Pubblicità assurda.



Un bassotto è l'unico compagno di vita di un frustrato insegnate in una scuola di cinema, le cui sceneggiature vengono rifiutate, i cui colloqui con gli studenti sono altamente demoralizzanti.
Quel bassotto sarà il suo what if.
Noi, invece, non possiamo  che esclamare più e più volte WTF?! davanti a questo strano film dai toni indie, dallo stile Sundance, ma così pasticciato e assurdo da non saper cosa pensarne.
Quattro episodi, quattro storie, unite da questo cagnolino che finisce man mano per fare da mero sfondo, in particolare nell'ultimo in cui è il compagno di una vecchia artista, disturbata dalla nipote squattrinata, aspirante attrice e dedita alla droga, solo per avere un prestito.
È il metacinema che avanza, è una sceneggiatura abbozzata da quel professore, o questa chiave di lettura è solo un tentativo maldestro di trovare un senso al tutto?
Chissà.


Sta di fatto che mi aspettavo altro, che quel bassotto, quel cane viennese, me lo immaginavo più protagonista e più incisivi i grandi nomi volutamente indie coinvolti: l'antipatica e invecchiata Julie Delpy, il penoso Danny DeVito, la sciupata Zosia Mamet e la sciatta Greta Gerwig che regala spessore alla storia migliore che la vede in viaggio con il bel Kieran Culkin.
La storia piena di umorismo black che ha il suo apice in un finale fin troppo splatter, fatica a decollare e a trovare un senso, e dispiace vista la fotografia perfettamente pastello e geometrica, le canzoncine ad hoc e la regia sicura e divertita.
Alla faccia dei vari "what if...", restano così tanti "then what?" in sospeso.


Regia Todd Solondz
Sceneggiatura Todd Solondz
Musiche James Lavino
Cast Greta Gerwig, Julie Delpy, Danny DeVito, Zosia Mamet
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9 commenti:

  1. Un film davvero da WTF!?!

    A me ha fatto la stessa precisa impressione. Un lavoro dal buon potenziale, ma troppo pasticciato per convincere.
    Viva la follia, però entro certi limiti. :)

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    1. E soprattutto entro certi finali, ne hanno scelto uno davvero troppo folle e difficile da digerire... Il mio WTF risuona ancora nell'aria.

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    2. Ciao, sono Theresa Williams. Dopo anni di rapporti con Anderson, mi ha interrotto, ho fatto tutto il possibile per riportarlo indietro, ma tutto era inutile, lo volevo tornare così a causa dell'amore che ho per lui, Gli ho pregato con tutto, ho fatto promesse ma lui ha rifiutato. Ho spiegato il mio problema al mio amico e lei ha suggerito che dovrei piuttosto contattare un incantesimo che potrebbe aiutarmi a lanciare un incantesimo per riportarlo indietro, ma io sono il tipo che non credo mai in magia, non avevo altra scelta che provarlo, io Inviò il coclea di incantesimi e mi disse che non c'era nessun problema che tutto andrà bene prima di tre giorni, che il mio ex tornerà da me prima di tre giorni, lancia l'incantesimo e, sorprendentemente, nel secondo giorno, era alle 16.00. Il mio ex mi ha chiamato, sono stato così sorpreso, ho risposto alla chiamata e tutto quello che ha detto era che lui era così dispiaciuto per tutto quello che è accaduto che voleva che me ne tornassi, che mi ama tanto. Sono stato così felice e sono andato a lui che è stato come abbiamo iniziato a vivere insieme felicemente di nuovo. Da allora, ho promesso che chiunque conosco che abbia un problema di relazione, sarei d'aiuto a tale persona facendogli riferimento all'unico vero e potente cronometro che mi ha aiutato con il mio problema. Email: drogunduspellcaster@gmail.com potrai inviarlo via email se hai bisogno della sua assistenza nel tuo rapporto o in qualsiasi altro caso.

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  2. Mai sentito. Mi hai fatto venire voglia di vederlo!

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    1. A tuo rischio e pericolo, è un film davvero folle, troppo folle in realtà.

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  3. Mmmh, passo, ché i bassotti neanche mi piacciono.

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    1. A me piacciono, ma qui lo stile indie sfocia in un senza senso fin troppo assurdo, passa pure senza problemi ;)

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  4. boh io un film così non so se lo guarderei poi tanto volentieri...

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    1. Te lo dico, no, meglio di no. Troppo strano, troppo assurdo, e alla fine poco resta se non il senso di "che cosa ho visto?!"

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