22 dicembre 2021

Ron - Un Amico Fuori Programma

Andiamo al Cinema

In attesa di riuscire a scoprire Encanto, c'è un altro film Disney passato più sotto silenzio, uscito al cinema qualche mese fa.
Impegnati sul lato Marvel, in attesa dei titoli della sorella Pixar, forse il marketing crede meno a queste storie per famiglia, ma Ron, nel suo essere un classico moderno, sa comunque difendersi bene.


Siamo in quel futuro molto simile al presente in cui ogni bambino ha con sé un B-bot, un robottino/babysitter molto simile al nostro smartphone che li segue ovunque, registra e scatta per loro video e foto.
Siamo in un mondo in cui si fa amicizia tramite algoritmi, che scremano attraverso interessi comuni risparmiando fatica ed umiliazioni. 
Ma chi un B-bot non c'è l'ha resta fuori.
È il caso di Barney Pudowski, figlio di una pazza famiglia dalle origine russe che un B-bot proprio non può permetterselo, nemmeno per l'agognato compleanno in cui è l'unico regalo richiesto.
Come fare, allora, quando si vede il proprio figlio così triste, umiliato ed escluso dalla scuola?
Cercare di accontentarlo in qualche modo, il che significa comprare sottobanco un B-bot difettato che si dimostra del tutto imprevedibile.


Incapace di caricarsi e di analizzare davvero la personalità di Barney, Ron -così lo chiama- diventa una mina impazzita che gli stessi produttori vogliono eliminare dal mercato per evitare denunce e conseguenze incalcolabili, ma ovviamente, che succede?
Succede che Ron si fa imprendibile, che Barney si affeziona a questo robottino che diventa il suo migliore amico a cui spiegare cosa significa l'amicizia e che tra un corso di sopravvivenza e l'altro, lo aiuta a ritrovare quegli amici che aveva prima che i B-bot li allontanassero.



Ne esce così un'avventura molto a portata di bimbo, con un metaforone ben evidente sull'uso improprio, sulle conseguenze e sull'alienazione che la tecnologia può creare. E su quello che l'internet è ai giorni nostri se lasciato senza controllo.
Meno epico e stupefacente de I Mitchell contro le macchine, il prodotto Disney si rivolge alle famiglie che non sanno come mettere paletti e limiti, e verso bambini che chiedono per Natale il loro primo smartphone. Ma gli adulti mai cresciuti troveranno vocine e buffe situazioni di cui sorridere.
D'altronde, si sa, erano proprio i classici Disney le migliori babysitter un tempo, ma almeno non spiavano e registravano ogni mossa per spillarti più soldi di un biglietto del cinema o di una VHS da rivedere in loop.

Voto: ☕☕½/5

1 commento:

  1. I Michell asfaltano i Pudowski 3-0, ma visto in una sala semi-gremita di bimbi che restano il target del film, spero sia stato una lezioncina che non dimenticheranno troppo presto.

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