11 aprile 2023

Fleishman is in Trouble

Mondo Serial

Fleishman è nei guai.
Fresco di divorzio, piuttosto litigioso, con una moglie molto più litigiosa, si ritrova solo, a New York e con tanto tempo libero dopo il lavoro.
È questo il suo problema?
Non proprio, perché il tempo inizia a passarlo sulle app per incontri, in incontri che focosi finiscono a letto, finché non arriva il problema: l'ex moglie che gli molla i figli nel cuore della notte e sparisce in un ritiro yoga senza più dare sue notizie.
Che succede? Che le è successo? È di nuovo oberata di lavoro e presa da sé, lei che arrivista e attenta alla facciata da presentare nell'Upper East Side dove ha voluto trasferirsi, pensa solo a se stessa?
Sparisce così, lasciandolo appeso al telefono, con incontri da rimandare e i figli da gestire.
E inizia a lamentarsi, con tutti, con gli amici di un tempo soprattutto, lamentandosi dell'essere stato tradito, lasciato, essere sempre stato messo nell'ombra, deriso per il suo lavoro non remunerativo di medico.
Insomma, la solita storia dei divorziati.


Solo che questa storia diventa interessante quando anche la storia di lei, quella ex moglie arrivista viene raccontata, ribaltando il punto di vista e spezzando il cuore a più riprese, e poi anche quella di chi questa storia ce la sta raccontando, l'amica dei tempi dell'università di Fleishman, scrittrice in crisi, con un matrimonio in crisi e una grigia vita da casalinga nel New Jersey, che ascoltando i problemi degli altri, si sente rinascere.
E poi, beh, ci sarebbe anche quella dell'altro amico dei tempi dell'università, che non sembra crescere, non sembra volersi accasare, e poi, e poi...
Poi sembra che ogni personaggio sia  in realtà la spalla dell'altro, tutti protagonisti della propria storia, della propria crisi, in attesa del narratore giusto che ce la racconti.
In questa caso, Taffy Brodesser-Akner, che adatta il suo romanzo dalla trama di per sé classica e condita con i soliti cliché di chi divorzia e di chi si fa la guerra, trasformandolo in un racconto speciale perché spazia da una voce all'altra, pur essendo raccontato dalla stessa voce.


Tra New York e i personaggi di fede ebraica, la voice over e molte, molte parole sembra di essere dentro un film di Woody Allen, di quelli più ispirati e riusciti.
Siamo invece dentro una riuscitissima serie ora nel catalogo di Disney+ che avvince e convince grazie alla regia frizzante (parte degli episodi è della coppia  Jonathan Dayton and Valerie Faris, sì, quelli di Little Miss Sunshine), e soprattutto grazie all'ottimo cast: dal solito poco sopportabile Jesse Eisenberg alla Claire Danes spezzata e perfetta, passando per una splendida Lizzy Caplan e Adam Brody, per cui inevitabilmente riparte la cotta.
Scelte non casuali, di attori che conosciamo e abbiamo visto da sempre in TV o al cinema, eterni giovani che ora ritroviamo in piena crisi di mezza età.
E la cosa fa quasi più impressione.


Adulti che divorziano e tornano giovani, adulti che vogliono tornare giovani e quindi divorziano. Quella crisi di mezza età che prende pensando di non aver vissuto meglio il proprio tempo o di averlo perso. Narraotri inaffidabili della propria storia, in attesa di essere smascherati o aiutati.
Per una serie che non sembra voler dire niente di nuovo sull'amore che finisce, e sulle famiglie infelici, Fleishman is in trouble lo dice un gran bene.
Ricordandoci che ognuno è infelice a modo suo, ma il lieto fine possiamo ancora scriverlo se ci sforziamo di non essere i soli protagonisti.

Voto: ☕½/5

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