Quando i film si fanno ad episodi.
Se fossi accusato di omicidio aggravato, a chi non affideresti la tua difesa se non all'avvocato difensore numero uno a Londra, che guida una speciale top 40 e che non ha mai perso una causa?
Liam Foyle, ragazzo dagli squilibri visibili, incapace di piacere e farsi piacere alla gente, che vive isolato con i suoi numerosi uccelli, sceglie ovviamente Will Burton, avvocato di grido e di successo che proprio con lui inizia ad avere i primi scricchiolii di coscienza.
Se il tuo lavoro è infatti quello di rimettere su strada delinquenti grandi e piccoli attraverso cavilli legali, non sarà certo semplice vivere tranquillamente.
Ma anche l'appello di Foyle va a buon fine, tutte le prove a suo carico vengono smontate, e il ragazzo è libero di tornare a casa.
Tutto però non va come previsto, perchè la coscienza, e la morale, bussa alla mente e al corpo di Will, che non concede la sua mano, la sua cortesia, scatenando così una vendetta impensabile e insensata.
Nel secondo giro e nella seconda corsa che vede nuovamente David Tennant protagonista di una miniserie TV della BBC andata in onda lo scorso anno, non mancano i colpi di scena, e nemmeno la perfetta calibratura dei tre episodi che la compongono.
La prima parte è tutta dedicata a Foyle, al misterioso omicidio che lo vede prima colpevole, poi assolto; la seconda è invece la discesa nel girone infernale nel quale Will si trova impantanato, e dal quale proprio la sua amata giustizia, proprio i suoi preziosi cavilli gli si rivolgono contro; per finire, la terza, vede una soluzione dei fatti che lascia con il fiato sospeso, e anche un po' storditi nel ritrovarsi con un sorriso soddisfatto e ghignante sul volto.
Ancora una volta, quindi, il canale inglese fa le cose per bene, costruendo un prodotto che anche a livello tecnico non ha nulla da eccepire: elegante, raffinato e ben studiato in quei colpi di scena -soprattutto i finali- che esaltano.
Al centro della storia ci sono così più storie: quella di un uomo contro la sua morale e la sua coscienza, con un lavoro che lo allontana dalla famiglia, purtroppo nel modo più impensabile; quella di un uomo che crea la sua discepola, un'avvocatessa altrettanto spietata che suo malgrado è la sua rovina; e infine quella di un uomo, un marito e un padre che crede fermamente nel suo lavoro e nella giustizia, e che proprio con questa si trova a combattere, perdendo e vincendo allo stesso tempo.
Tennant (che questa volta ha i capelli un po' così alla Luigi Lo Cascio) interpreta alla perfezione tutti questi uomini, dando un'anima, ferita e spezzata, a uno stacanovista che si deve ricredere e ricostruirsi di nuovo.
Nel farlo, davanti ai nostri occhi, riuscirà a ingannarci per primi, ma soprattutto a sorprenderci e a tenerci con il fiato sospeso.
mi era piaciuta molto la prima parte, poi andava un po' in calando.
RispondiEliminanel complesso comunque una visione se la merita...
In calando? No, l'episodio di mezzo magari, ma quel finale risolleva tutto.
EliminaE la visione, anche solo per David, la merita!
anche a me è piaciuta,,,English do it better!!!
RispondiEliminaAlways ;)
Eliminadalla recensione che ne hai fatto mi hai ricordato due cose targate BBC che ho molto amato, Red Riding e Common, per cui mi sa che lo metto in lista per vederlo dopo aver finito con This is England :)
RispondiEliminaArg, non ho visto nemmeno una dei tre prodotti british nominati, devo rifarmi, per lo meno sul film che è in lista da troppo ormai!
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