13 luglio 2016

It Follows

Andiamo al Cinema

Tra le regole d'oro degli horror presentate dal nerd Sid in Scream ce n'è una di fondamentale: Fai sesso e muori. Solo rimanendo vergine sai di poter sopravvivere e comparire nel sequel.
La regola cade a pennello per It Follows, dove è proprio il fare sesso che porta male, anzi, porta ad essere inseguiti da un "qualcosa" e se non si fa sesso con qualcun altro trasmettendogli la "jella", ad essere ucciso.
Che sia stato questo suo espediente geniale e diverso per uccidere, che sia per quel qualcosa che insegue con tutta lentezza, a differenza dei serial killer a cui siamo abituati, che compaiono all'improvviso brandendo di corsa un coltello, un'ascia o chissà cos'altro, sta di fatto che It Follows è diventato per qualche tempo l'horror più chiacchierato e adorato dalla rete.
C'è addirittura chi lo definisce il miglior horror degli ultimi 10 anni.
E io?



Io mi ci sono anche annoiata.
Sì, quella fifona che è in me pur rabbrividendo e pur sussultando di fronte a quegli inseguimenti lenti e costanti, a quelle trasformazioni repentine e agli occhi bordati di nero, c'ho trovato tanti, troppi cliché, e c'ho trovato un grado di ignoranza decisamente maggiore rispetto alla comitiva di Scream che si riunisce per un festino quando si aggira un serial killer.
Si inizia bene, con i primi appuntamenti di Jay, con il suo contagio e con le prime apparizioni che mettono i brividi e con gli amici che faticano a crederle, poi, una lunga serie di scelte senza senso:
la scelta di Jay di scappare in un parco giochi in piena notte, di isolarsi in una casa in riva al mare, di dormire sul cofano della sua macchina e infine di buttarsi, chissà perchè, in mezzo a una piscina fatalità illuminata e funzionata, in un quartiere malfamato in un edificio fatiscente.
Tra le altre.


A mancare poi, dialoghi che superino la soglia del banale e del già sentito.
Ad essere di troppo, quei lunghi carrelli circolari, che sì, son belli, sono affascinanti, ma dopo il quarto la cosa inizia a stancare.
Cosa salvo allora di questo presunto capolavoro?
Solo lei, Maika Monroe, già bravissima e bellissima in The Guest, salvo quella patinatura registica, quelle musiche d'atmosfera, e quella sensazione di estate all'americana che non si leva di dosso, con le lunghe chiacchierate con gli amici, con le lunghe notti insieme.
In tutto questo correre, senza cercare di capire, in tutto questo scappare, senza un piano logico, e in quel sesso che si fa fatale, c'è chi c'ha trovato metafore poetiche (c'è chi parla dell'AIDS, chi della fine dell'adolescenza), per me si è comunque di fronte a un horror che vista la mia piccolissima esperienza non si discosta troppo dagli altri, che sa intrattenere e rabbrividire qua e là, ma niente di più.


Regia David Robert Mitchell
Sceneggiatura David Robert Mitchell
Musiche Disasterpeace
Cast Maika Monroe, Keir Gilchrist, Olivia Luccardi, Lili Sepe
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Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
1 Leone su 5

11 commenti:

  1. Ah, tu sì che hai visto il mio stesso film!
    A proposito degli altri, che tanto lo decantavano, ho dubitato a lungo. :-P
    Per me affascinante, indubbiamente, ma insensato (vedasi la scena della piscina), nebuloso e pure soporifero. Se questo è l'horror del decennio, stiamo freschi.

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    1. L'ho visto con le migliori intenzioni, ma se non ha spaventato troppo me, più di un problema c'è. Soprattutto troppa attenzione allo stile e poca alla trama, che a tratti diventa davvero ridicola. Mah. Dubito che da qui a 20 anni lo ricorderemo come Scream ;)

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  2. oh...meno male...pensavo di essere semplicemente troppo vecchia ormai per apprezzare certe pellicole ma il fatto che tu e ink siate d'accordo con me mi consola...

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    1. Tranquilla Beatrix, se pure io che vedo tre-quattro horror all'anno, qui non c'ho visto niente di nuovo, sono gli altri a sbagliare ;)

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  3. Lisa, negli ultimi tempi ti stai sempre più fordizzando.
    Rinsavisci, ti prego! ;)

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    1. Non è che mi sto fordizzando, è che non resto affascinata dalla Monroe ;)

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  4. Mi associo: passabile, però tanto rumore per nulla.
    Onda Cinema gli ha assegnato addirittura voto 9!!

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    1. I "capolavoro" e i vari elogi si sono sprecati. Non è da buttare, per carità, ma se io da inesperta mi sono annoiata e non ho rabbrividito più di tanto, qualche difetto c'è di sicuro.

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  5. io non vedo un horror bello da una vita e mezza...
    insomma, l'approccio non sarebbe il top, se scegliessi questo...

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  6. Un film che inizia magnificamente, ma che poi si risolve in una parte centrale nonsense. Il finale per me è stato di grande impatto.
    Tutto sommato lo salvo per le atmosfere davvero degne di nota. Ma per quanto meritevole, siamo ben lontani dal tanto sbandierato capolavoro.

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  7. Concordo in tutto e per tutto.
    Uno dei film più sopravvalutati dell'anno scorso.
    Brava Lisa! :)

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