20 dicembre 2016

Shameless - Stagione 7

Mondo Serial

Ora lo possiamo ammettere: da un paio di stagioni a questa parte, i Gallaghers si erano un po' spenti.
Per carità, erano sempre un bel vedere, sempre un bel patire con loro, ma qualcosa mancava, mancavano le scintille, le emozioni più forti.
Lo si capisce soprattutto ora, di fronte a una stagione in cui queste emozioni arrivano tutte, e travolgono come un treno. Sembra di essere tornati ai vecchi tempi, anche se in realtà tutti sono cresciuti.
Fiona non è più costretta ad essere la capofamiglia, a pensare senza sensi di colpa a se stessa, senza bisogno di una storia d'amore drammatica in cui buttarsi: l'unico vero bambino di casa è il dolcissimo Liam, gli altri, vuoi perché ora madri, vuoi perché decisi nel loro futuro grazie a un padrino d'eccezione, possono cavarsela senza di lei. Il testimone passa a Lip, che giudica, sentenzioso, una sorella che sembra fare il passo più lungo delle sue gambe nel voler comprare una lavanderia, mettersi in affari, mettersi nel losco giro delle compravendite scommettendo tutto.
Noi, siamo con lui.



Sappiamo che il dramma nella Chicago di periferia è sempre dietro l'angolo e non ci fidiamo.
Ma dimentichiamo che in quella stessa periferia c'è un gran cuore, e così, il destino beffa tutti, beffa pure Lip, e più di una volta, sul lavoro, sull'amore, sul futuro. Ci siamo affezionati alla disinibita Sierra, nonostante tutto, ci siamo affezionati al Professor Youens e ai suoi consigli paterni, ma Lip non vede e non ascolta, beve, di nuovo, e sembra di vedere Frank.
Quello scarafaggio di Frank, quell'inarrestabile e sempre furbo Frank, che si fa una nuova famiglia, che va da sé truffa e inganna, e ritrova quella vecchia, con l'ennesimo ritorno non previsto di Monica, a scombussolare tutto e tutti, a scombussolare soprattutto lui.
Le storylines sono tante, ma mai troppe, a volte proseguono a balzi troppo lunghi (vedi quella di Debbie, che trova l'amore per caso, e poco a poco rinsavisce e torna sui binari) a volte addolciscono, dando finalmente parola al dolcissimo Liam di cui sopra.


I 12 episodi sono tutti densi e solidi, poche le new entry (Sierra, appunto, il fratello sincero e onesto Neil, il bel Trevor, che ha tutte le carte in regola per far dimenticare Mickey e le fan in lacrime dei Milkovich, che tifano un amore ormai impossibile e ingiustificabile e ora lo dovrebbero capire), poche le concessioni alle risate, consegnate al menage a trois sempre più in bilico tra Vi-Kevin-Svetlana, che come sempre regalano bollini rossi e risate sincere. Ma anche qui, con amicizie in pausa, non si scherza.
Arrivati in anticipo rispetto al solito calendario che li vede partire a Gennaio, questi Gallaghers sono quelli che ci mancavano, e non mancano tanti momenti di estrema bellezza, in quelle confessioni a due o a tre tra i fratelli più grandi.
Il finale, quasi inaspettato, ci lascia poi nel dolce amaro dove le lacrime possono scendere copiose, ché anche nel passato più duro, che quasi si è dimenticato e che forse si è pronti a lasciarsi dietro le spalle, c'era quell'amore, quell'unione, che fai dei Gallaghers i Gallaghers.
La famiglia più scapestrata, più folle, più problematica della TV, ma di cui si vorrebbe tanto far parte.


4 commenti:

  1. Li amo, anno per anno.
    Le ultime due stagioni, pur piacendomi, non mi avevano entusiasmato: troppo in pace. Questa - di cui, però, mi manca ancora il finale - ritorna nel listone. :)

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    1. Ritorna eccome, tutti questi drammi e questa tensione li hanno riportati ai fasti dell'esordio. Rimane la serie che più attendo con ansia.

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  2. A me non ha convinto del tutto.
    Alcune sottotrame sono state davvero evitabili, come quella con Svetlana, e l'assenza di Carl in molti episodi si è fatta sentire.
    Le ultime due puntate hanno risollevato la situazione, però prima non è che sia stata una stagione così memorabile...

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    1. Sei un eterno insoddisfatto, insomma. Dopo le ultime stagioni sottotono, tutto quello che succede qui me li ha riportati ai vecchi tempi, l'unica concessione te la faccio per l'entrata in scena di Neil, piuttosto eccessiva, ma il resto regge bene e trova il suo senso, pure Svetlana, che poco sopporto. Per me è un gran sì :)

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