5 settembre 2017

Venezia 74 - Gatta Cenerentola

Piccoli miracoli italiani.
Se già fare film di animazione nel nostro Paese facile non è, figurarsi fare un film di animazione per adulti, in tutto e per tutto.
Alessandro Rak e soci sono però la dimostrazione che con impegno questo è possibile, e messe da parte filosofie e poesie più di nicchia de L'arte della felicità, ci portano nella Napoli più pulp, quella fatta di boss della malavita, di femme fatale, di sangue, droga e raggiri.



Una moderna fiaba di Cenerentola, dove la Cenerentola in questione è un'orfana, il padre, Basile, era il responsabile di un songo: una nave della scienza e della memoria, attraccata al porto di Napoli, che tutto registra, tutto riproietta. Troppo, per una Napoli che non è pronta al futuro, troppo per chi su quella nave vuole lucrare. Così Basile muore, Cenerontola -che poi si chiama Mia- viene presa in tutela dalla donna del boss, e gli anni passano. A non dimenticarla, la sua guardia del corpo, che si infiltra per cercare di fermare gli affiri loschi e lo spaccio di quel boss, alla vigilia delle sue nozze.
L'anima napoletana c'è così tutta, tra canzoni popolari e decisamente orecchiabili, che irrompono nella scena diventando protagoniste, e personaggi di contorno buffi e esagerati, esagerazione stessa nelle parole e nei gesti, con un boss irrefrenabile che fa da opposto a quel Primo Gemito dal cuore d'oro.
I disegni sono quelli spigolosi e eccessivi lì nelle curve, quasi da manga, dai colori forti, e dai toni caldi, ma per una volta, è la storia che davvero prende, interessa, una storia dove la memoria gioca un ruolo fondamentale, dove passato e presente si intersecano alla perfezione.
Nota di dovere a doppiatori d'eccezione come Alessandro Gassmann, Maria Pia Calzone e Massimiliano Gallo.
Un piccolo miracolo dell'animazione, insomma, che strizza l'occhio al cinema di genere mai così in forma tra un Suburra e un Gomorra, e che ben si siede al suo fianco.

5 commenti:

  1. Per ragione di tesi, di Gatta Cenerentola conosco molto bene l'opera teatrale di De Simone. Sono curiosissimo!

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    1. Ecco, nella fretta mi era sfuggito non fosse sceneggiatura originale, mi dirai se é fedele perché certe trovate mi son proprio piaciute!

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  2. Mi sa che su Madre! e su questo potrei avere opinioni opposte alle tue. Non so perché, ma ho come questa impressione. :)
    Staremo a vedere...

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    1. Mah.. Su madre! forse, qui potresti stupirti, pulp il giusto, divertente e ben fatto. Ti aspetto al varco ;)

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  3. Un vero gioiellino. Bellissima sorpresa!

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