29 marzo 2020

La Domenica Scrivo - Un po' di Podcast

Quando ancora si poteva uscire, avevo iniziato a darmi ai podcast.
Con estremo ritardo in base a molti, lo so.
Prima ascoltavo musica, ma essendo una non facile ad abbandonare la solita playlist ben studiata alla lunga mi ero stancata... e non me ne voglia il Cannibale che la musica nuova continua a consigliarla nel suo blog.
Ora, però, avendo un cane che pretende la passeggiata tutti i giorni (non ora-ora, purtroppo per lui, che si accontenta di correre in giardino), per allungare il giro ho scoperto i podcast.
In realtà avevo iniziato con gli audiolibri, con i racconti di Carver in particolare disponibili su RaiRadio3, dove però la voce di Ernesto Goio era un po' troppo fastidiosa per i miei gusti (li trovate QUI).
Così, sono andata a spulciare siti e piattaforme gratuiti (storielibere la fa da padrone), e questa è la selezione che mi ha accompagnato nei mesi scorsi che, va da sé, è consigliatissima:

Serial - Stagione 1

Il podcast per eccellenza, quello che per molti ha fatto da apripista.
E non poteva non esserlo anche per me vista la dipendenza che mi crea il crime.
Qui, la giornalista Sarah Koenig si interessa del caso di Adnan Syed, in carcere da 15 anni, accusato di aver ucciso e occultato il cadavere della sua fidanzata Hae Min Lee.
All'epoca dei fatti (il 1999) aveva solo 18 anni, e da sempre sostiene la sua innocenza.



Sarah decide di dargli fiducia, e inizia ad indagare scoperchiando questo cold case e trovando davvero tanti, troppi punti a suo favore.
Ma non così forti da far cambiare idea ai giudici.
E allora, chi l'ha uccisa Hae?
La ricostruzione di Sarah è puntuale, anche senza foto o video, le registrazioni e le descrizioni dei fatti e dei luoghi sono perfette, e si resta lì, in attesa del colpo di scena, in sospeso verso il prossimo episodio, con avvocati illustri, esperti forensi, ex compagni di scuola che intervengono.
Il podcast lo trovate QUI
Si tratta solo della prima stagione, e onestamente, visto il circolo vizioso in cui rischiavo di entrare, non ho proseguito con le altre dedicate a casi diversi .
Se questo omicidio da risolvere vi stuzzica e vorrete saperne di più, lo scorso anno HBO ha prodotto una docuserie che approfondisce il tutto, e mostra anche gli aggiornamenti e le svolte delle indagini, s'intitola The Case Against Adnan Syed.

Queer to Queer

Giulio e Nicola sono due amici che vogliono cambiare il mondo.
Il mondo a me l'hanno già salvato due volte, aiutandomi a trovare un tetto sotto cui stare per la Mostra di Venezia.
Ovviamente, sono molto di più: sono due volontari di G.A.G.A., associazione con sede a Vicenza che aiuta la comunità LGBT+ e che ha un suo sportello dedicato ai migranti, ai richiedenti asilo che devono altrimenti sostenere senza grossi aiuti il difficile percorso in tribunale.


Loro sono davvero due supereroi, e ora per sfatare falsi miti, per aprire gli occhi a tutti, per condividere belle (e brutte) storie, hanno iniziato questo podcast.
Per il momento ci sono solo due episodi disponibili, entrambi dedicati a Gift, ragazza nigeriana, che dalla Nigeria scappa perché il suo amare un'altra donna lì è considerato un crimine.
Arriverà in Italia suo malgrado, con tutte le paure e i segni di un viaggio dove la violenza non manca.
Attraverso la sua storia, si capisce come funziona in certi Paesi, come funziona la tratta di persone che cercano rifugio, com'è poi l'iter per chi in Italia vuole finalmente sentirsi al sicuro.
Puntuali, divertenti, e preparatissimi, Nicola e Giulio vi conquisteranno.
Il podcast lo trovate QUI, altre puntate arriveranno presto!

A pugni Chiusi

Cos'è successo alle Olimpiadi del '68 in Messico?
Prima di questo podcast, non avrei saputo rispondere, anche se quel titolo poteva farmelo intuire.
Sono le Olimpiadi in cui viene scattata quell'iconica fotografia (di John Dominis) in cui sul podio dei 200 metri i due neri Tommie Smith e John Carlos alzano il braccio al cielo, a pugni chiusi. Al loro fianco, il bianco e australiano Peter Norman.
Sono quindi le Olimpiadi in cui sport e politica si mescolano, tra proteste sul campo e proteste soprattutto fuori, in piazza, più precisamente a Piazza delle Tre Culture a Città del Messico, teatro di uno scontro sanguinolento.
Un massacro, meglio.
In una notte di proteste il cui numero delle vittime non è mai stato chiarito, c'erano giornalisti, tra cui una sola giornalista italiana: Oriana Fallaci.
Ma le proteste non sono solo quelle della povera gente, degli studenti, che chiedono ad un governo capace di sperperare milioni per i giochi olimpici un po' di dignità, ci sono anche le proteste contro il razzismo dilagante in America, con gli atleti neri che fanno fronte comune, che si organizzano, che fanno paura agli organizzatori, che chiamano anche vecchie glorie come Carl Lewis a cercare di sedare gli animi.
Facendo peggio.


La politica, quindi.
Ma anche lo sport.
Quello di record che si stracciano, di imprese incredibili, tra salti in lungo che diventano imbattibili e un fantasma irraggiungibile anche per chi li salta, o salti in alto che grazie a uno svedese bullizzato da tutti, cambiano pelle. Il suo nome: Dick Fosbury.
Riccardo Gazzaniga è bravissimo ad unire i puntini, a parlare di imprese sportive e di pagine di storia, a calcare la voce facendo sentire l'importanza dell'impresa, a esaltare, coinvolgere, appassionare per le storie di questi atleti, di cui ora si conosce la vita intera.
E sì, si finisce per piangere e commuoversi, chissà se il mio cane se n'è accorto che lo portavo a spasso fra le lacrime...
Consigliatissimo, dal primo all'ultimo episodio.
Degno figlio di quelle Sfide che andavano su Rai3, il podcast lo trovate QUI

1989 - Wind of Change

Visto come aveva saputo convincermi Riccardo Gazzaniga, ho seguito anche questo suo secondo podcast che andava a raccontare i fatti salienti del 1989, sì, quelli che portarono alla caduta del muro di Berlino e a cambiare il mondo per come lo si conosceva.
Lo fa cercando anche questa volta di unire puntini tra il mondo politico e quello normale, parlando di musica, di concerti ed eventi rock che portarono a Mosca (e di conseguenza al blocco sovietico) il senso di libertà.


Chi se lo aspettava che i Bon Jovi avessero un ruolo simile nella storia?
E gli Scorpions?
Lo fa raccontando storie piccole, eventi singoli per poter così parlare della Storia in grande.
Le testimonianze di chi quel muro è riuscito a superarlo, quelle di chi non ce l'ha fatta.
Il problema in questo caso è che riuscire a parlare con facilità e leggerezza di un momento politico così importante non è facile, e allora io che il politichese fatico a seguirlo oggi, fatico pure a seguirlo mentre sono a spasso con il cane.
Restano racconti pieni di fascino, resta il rock come colonna sonora, ma questa volta ho avuto più difficoltà.
Il podcast lo trovate QUI

Butterflies & Ballerinas

Se dico Hans Christian Andersen cosa vi viene in mente?
Fiabe, ovvio.
Tutte quelle che ha scritto, tra le più famose La piccola fiammiferaia, Il vestiti nuovi dell'Imperatore, Il soldatino di piombo... e via così.
Ma di Andersen in sé, cosa conosciamo?
Io, pochissimo.
Michele Dalai pure, che si ritrova una sera dopo aver letto al figlio (e in realtà continuato per sé) la fiaba della buonanotte, decide di fare una sua ricerca.


Partirà con amici fidati e incontrando esperti e storici alla volta della Danimarca, ripercorrendo le tappe di uno scrittore che prima di tutti ha fatto della sua vita una bellissima storia: da povero in canna a scrittore riconosciuto e accolto con tutti i crismi in giro per l'Europa. Viaggiatore instancabile ma anima tormentata, perché quella povertà, quelle angherie subite in gioventù sono impossibili da dimenticare.
Dalai ne parla come se fosse un amico fra amici, ci sediamo con lui a bere una birra al pub, a seguire Festival in onore di un nuovo mito.
Puntuale e romantico, fa venir voglia di rispolverare quei vecchi libri da bambini che ci leggevano una volta.
Il podcast lo trovate QUI

Morgana

Non credo abbia bisogno di presentazioni il podcast di Michela Murgia diventato anche un libro.
Ad ogni episodio, la storia di una donna diversa, forte, icona e simbolo.


Io, per scelta, ho fatto delle scremature, e dei 22 episodi disponibili ne ho ascoltato solo alcuni, trovandoli però confezionati ad arte.
Canzoni, frasi ad effetto, racconto che incalza e non molla più.
Lo tengo da parte per i momenti di vuoto che verranno, ma intanto sono consigliatissime le puntate dedicate a Cher (quanto non ne sapevo!), Shirley Temple (com'era infida Hollywood!) e sì, pure Santa Caterina da Siena, che certe sante è bene conoscerle.
Il podcast lo potete trovare QUI

4 commenti:

  1. Preferisco la musica e le playlist, comunque almeno due di questi podcast potrebbero interessarmi ;)

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    1. Io ho delle difficoltà a scoprire musica nuova, e dopo un po' quella consolidata mi viene a noia e ho bisogno di altro. Questi podcast sono però fatti così bene e sono così interessanti da non farmi rimpiangere le mie playlist, anzi, creano dipendenza.

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  2. Io sono della vecchia scuola e sono ancora legato all'ascolto della musica, o comunque di programmi radiofonici in cui va bene le parole, ma poi partono le canzoni. :)

    Alcuni di questi podcast in ogni caso sembrano interessanti. Magari quelli storico/politici/sportivi non troppo. :D

    Thanks per la menzione!

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    1. Serial avendo anche un seguito su HBO è il podcast per eccellenza, ma secondo me per come è strutturato pure quello sulle olimpiadi messicane dovrebbe stuzzicarti ;)

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