A fare da contorno sono titolini arrivati direttamente in streaming che probabilmente nemmeno nei cinema avrebbero avuto troppo spazio.
Metti una notte, in una camera d'hotel, metti l'ancora Cassius Clay neo campione dei pesi massimi, metti Sam Cooke che sforna hit sdolcinate, metti il giocatore di football Jim Brown e metti infine Malcom X.
Riuniti per festeggiare, finiscono per parlare di razzismo e cambiamento, per cercare una via e un modo per chiedere giustizia.
Metti Regina King che esordisce alla regia e lo fa con un film teatrale (ed è un complimento) dove le parole ammaliano e il ritmo incanta.
Ne ho parlato QUI
Due generazioni di comici a confronto: Ben Schwartz -comico in crisi che da Los Angeles torna a casa a Long Island- e Billy Crystal -dermatologo e alcolizzato.
Fra i due, inaspettatamente, nasce una bella amicizia, e la possibilità di migliorarsi.
Commedia dallo stampo classico che male non può fare.
Se una cosa la si è imparata su Daniel Radcliffe, è che se recita in un film non è per caso.
Qui è un sudafricano accusato di terrorismo per operazioni anti-apartheid, che progetta la fuga dal carcere in cui è detenuto.
Tra impegno politico e Prison Break.
Un futuro apocalittico, androidi che lavorano con gli umani e ribelli da combattere.
Una produzione Netflix non troppo esaltante, se non per i fan del tuttoazione.
Il primo ha la priorità, anche se fiuto un po' di buonismo...
RispondiEliminaSarà un fiume di parole di quelli che piacciono a noi, impegnate e arrabbiate, a rendere più umano Malcom X.
EliminaBuonismo non lo ricordo, densità -quella buona- sì.