21 maggio 2021

Oxygène

Andiamo al Cinema su Netflix

Svegliarsi in una bara versione 2.0
Quindi non è una bara, ma una capsula criogenica.
Svegliarsi, e non sapere chi si è, come mai si è lì, come riuscire ad uscirne.
Svegliarsi, soprattutto, e scoprire di essere a corto di ossigeno.
Unico aiuto: un'intelligenza artificiale che risponde e non risponde alle domande, che ha codici a cui attenersi.
Il pensiero corre a Buried, ovvio.
E anche un po' a 127 ore.
Ma qui il discorso è per l'appunto più 2.0, dove ad importare non è tanto la tensione e i flashback che riempiono il racconto, ma i mezzi per riuscire ad arrivare alla verità.


Una strada che -va da sé- è piena di inganni, false piste e colpi di scena.
Piuttosto telefonati?
Purtroppo, sì.
A conti fatti la verità e la risoluzione le si potevano raggiungere prima?
Eh, ancora sì.
Ma perché privarci della visione di un Mélanie Laurent Show, unica attrice in scena, chiusa in quella capsula, a combattere contro robottini, contro l'ansia e la paura, contro il tempo? E contro una memoria offuscata, soprattutto?
Sulla sua bellezza e sulla sua bravura non si discute, e il solitamente antipatico Mathieu Amalric funziona molto bene in qualità di voce guida.


Ma non basta.
Per assurdo, i miseri 100 minuti di durata sono troppi, con una parte finale che si appesantisce soprattutto quando lo spiegone è in agguato.
Film così, sperimentali e claustrofobici, devono saper dosare tensione e attenzione, che perderla è fin troppo facile.
Ed è quel che succede al progetto di Alexandre Aja, che dopo essere stato accantonato da Anne Hathaway e Noomi Rapace trova una protagonista splendida, ma non l'equilibrio necessario per dirsi riuscito in pieno.

Voto: ☕☕½/5

9 commenti:

  1. A tratti sembra che la trama sia divisa in due parti non omogenee tra loro, peccato perché l'inizio funziona e mette il giusto livello di ansia, in ogni caso 100 e qualcosa minuti di primi piani su Mélanie Laurent, poteva andarci peggio ;-) Cheers

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    1. Della Laurent non ci si lamenterà mai, però se ci arrivo prima io ai colpi di scena telefonati (nel vero senso della parola), qualcosa non funziona bene bene...

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  2. Del regista ho visto praticamente tutto, quelli belli e quelli brutti. Vedrò anche questo, con Melanie che fa da incentivo.

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    1. Pensa che io non lo avevo mai sentito e andando a cercarlo, di suo ho visto solo il confuso Louis Drax, chiaramente fuori dal genere a cui è abituato.

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  3. Ho cercato TOC TOC e Non odiare nel tuo riquadro: Cerca nel blog. Nessun risultato..ops!

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    1. Eh, non li ho (ancora) visti. TOC TOC a dir la verità non lo conoscevo, Non Odiare ispirava poco, sia a Venezia che poi al cinema...

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    2. TOC TOC è il bignami su come fare un gioiellino praticamente con nulla in mano..

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  4. Mi spiace perdermi un Mélanie Laurent Show, però mi sa di troppo claustrofobico per i miei gusti...

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    1. Claustrofobico a livelli altissimi, vista anche la tecnologia e l'asetticità che emana la capsula. Mélanie resta comunque un bel vedere e una buona rassicurazione ;)

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