Svegliarsi in una bara versione 2.0
Quindi non è una bara, ma una capsula criogenica.
Svegliarsi, e non sapere chi si è, come mai si è lì, come riuscire ad uscirne.
Svegliarsi, soprattutto, e scoprire di essere a corto di ossigeno.
Unico aiuto: un'intelligenza artificiale che risponde e non risponde alle domande, che ha codici a cui attenersi.
Il pensiero corre a Buried, ovvio.
E anche un po' a 127 ore.
Ma qui il discorso è per l'appunto più 2.0, dove ad importare non è tanto la tensione e i flashback che riempiono il racconto, ma i mezzi per riuscire ad arrivare alla verità.
Una strada che -va da sé- è piena di inganni, false piste e colpi di scena.
Piuttosto telefonati?
Purtroppo, sì.
A conti fatti la verità e la risoluzione le si potevano raggiungere prima?
Eh, ancora sì.
Ma perché privarci della visione di un Mélanie Laurent Show, unica attrice in scena, chiusa in quella capsula, a combattere contro robottini, contro l'ansia e la paura, contro il tempo? E contro una memoria offuscata, soprattutto?
Sulla sua bellezza e sulla sua bravura non si discute, e il solitamente antipatico Mathieu Amalric funziona molto bene in qualità di voce guida.
Ma non basta.
Per assurdo, i miseri 100 minuti di durata sono troppi, con una parte finale che si appesantisce soprattutto quando lo spiegone è in agguato.
Film così, sperimentali e claustrofobici, devono saper dosare tensione e attenzione, che perderla è fin troppo facile.
Ed è quel che succede al progetto di Alexandre Aja, che dopo essere stato accantonato da Anne Hathaway e Noomi Rapace trova una protagonista splendida, ma non l'equilibrio necessario per dirsi riuscito in pieno.
Voto: ☕☕½/5
Del regista ho visto praticamente tutto, quelli belli e quelli brutti. Vedrò anche questo, con Melanie che fa da incentivo.
RispondiEliminaPensa che io non lo avevo mai sentito e andando a cercarlo, di suo ho visto solo il confuso Louis Drax, chiaramente fuori dal genere a cui è abituato.
EliminaDella Laurent non ci si lamenterà mai, però se ci arrivo prima io ai colpi di scena telefonati (nel vero senso della parola), qualcosa non funziona bene bene...
RispondiEliminaHo cercato TOC TOC e Non odiare nel tuo riquadro: Cerca nel blog. Nessun risultato..ops!
RispondiEliminaEh, non li ho (ancora) visti. TOC TOC a dir la verità non lo conoscevo, Non Odiare ispirava poco, sia a Venezia che poi al cinema...
EliminaTOC TOC è il bignami su come fare un gioiellino praticamente con nulla in mano..
EliminaMi spiace perdermi un Mélanie Laurent Show, però mi sa di troppo claustrofobico per i miei gusti...
RispondiEliminaClaustrofobico a livelli altissimi, vista anche la tecnologia e l'asetticità che emana la capsula. Mélanie resta comunque un bel vedere e una buona rassicurazione ;)
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