20 novembre 2021

The Green Knight

Andiamo al Cinema su PrimeVideo

Sarà banale ripeterlo, scriverlo, dirlo ancora.
Ma certi film si meritano il grande schermo.
The Green Knight è fra questi, senza troppi dubbi.
Basta guardare immagini come queste per capire l'effetto che avrebbero fatto in una sala dallo schermo più grande:





Invece no, ci si deve accontentare della propria TV, del proprio salotto.
Per buona pace di PrimeVideo.
Ma questo non toglie potenza alla storia.

Che è una novella classica, di quelle cavalleresche, parte del ciclo arturiano del Medioevo.
Protagonista Sir Gawain, nipote del re, beone del Paese, che passa le sue giornate a bere e le proprie notti con Essel, professione prostituta.
Quando il suo re, alla vigilia di Natale, gli chiede di raccontarsi, di raccontare una storia che lo riguarda, Gawain capisce di non averne, di non aver vissuto. Così quando il Cavaliere Verde irrompe nella Tavola Rotonda chiedendo di partecipare ad un gioco, Gawain non si tira indietro e sferra un colpo mortale che lui stesso dovrà ricevere da lì  un anno, dopo 6 notti di cammino verso nord.
Questo il gioco.
L'anno passa in fretta e Gawain è chiamato dal suo re a rispettare i termini.
In sella al suo cavallo, avvolto nel suo mantello giallo e da una cintura verde protettiva, Gawain parte, vivendo finalmente quelle avventure che non aveva mai vissuto.


Ok, lo so, il dono dei cantastorie non lo possiedo.
Ma ce l'ha David Lowery che costruisce la sua versione della novella d'altri tempi The Green Knight tra tappe e incontri.
E scontri pure, dove Gawain viene messo alla prova, dove semplicemente deve aiutare o battersi o adattarsi a quel che gli capita.
Che sia derubato e truffato dalla faccia inquietante di Barry Keoghan, che sia affascinato da un'Alicia Vikander doppia o che sia ospitato da un espansivo Joel Edgerton o che aiuti una Santa a ritrovare la sua testa, facendo di una volpe la sua compagna di viaggio, Gawain cresce.
Ma è davvero pronto a ricevere quel colpo finale?


Di certo, Dev Patel che non si vedeva bene nel ruolo inizialmente, spaesato e timoroso, desideroso di mostrare le sue doti da cavaliere, incarna i suoi dubbi, la sua sofferenza, alla perfezione.
In altre mani, un film simile sarebbe potuto diventare il classico racconto d'azione e di formazione che non lascia troppa traccia di sé, roboante e ridondante, un po' come il King Arthur di Guy Ritchie.
Nelle mani di David Lowery, invece, si trasforma in un materiale pieno di forza.
Visiva, come si è già visto, con scene da incorniciare, con una fotografia e un uso della luce e dei colori che mozza il fiato.
Con metafore e simboli che aumentano l'alone di mistero sulla vicenda e su quel finale che non ha bisogno di parole e come una lunga cavalcata lascia in sospeso.
Creando un mondo, uno stile, una storia, da cui lasciarsi ammaliare.


Affascinante e solenne, estatico e nostalgico, The Green Knight omaggia i film anni '80 del passato e quel gusto verso le storie di una volta che si credeva perduto.
Facendole crescere e maturare, rendendole perfette anche per gli adulti che siamo diventati.

Voto: ☕☕½/5

9 commenti:

  1. Ho visto solo l'estatico inizio per ora. E si. Meritava il grande schermo.

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    1. Dispiace non averne potuto godere meglio, ma almeno lo si è potuto vedere.
      Rischiava di non uscire fra un po'.

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  2. Devo vederlo, sto aspettando un momento di pace. Mi pare degno di attenzione, impegnativo.

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    1. Ti pare giusto: denso e bisognoso del giusto sguardo, che in poco va in visibilio.

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  3. Non mi attira particolarmente, quindi partendo da aspettative basse le premesse perché possa sorprendermi in positivo ci sono. Dita incrociate. ;)

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    1. Le probabilità che ti conquisti ci sono.
      Che ti annoi, vista la divisione in capitoli, pure.
      Ma tra la presenza di Alicia e immagini da brividi, sono pronta a scommettere in una sufficienza.

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  4. A me è sembrata una hipsterata colossale per parlare dell'impotenza di lui... 😅

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    1. Troppo impotente visto come si concede ad una doppia Alicia non mi pare ;)
      E ad avercene di hipsterate girate così!

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    2. mi è sembrato che la prima Viky faccia continue allusioni, e la seconda... non è proprio una concessione :/

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