17 giugno 2022

Everything Everywhere All at Once

Una donna cerca di far quadrare le sue tasse.
Questa la trama del film.
Davvero?
Davvero.
Certo, poi di mezzo ci si mettono i multiversi, hot-dog per dita, mignoli letali allenati all'arte marziale, rocce parlanti, e un Bagel che raccoglie tutti gli universi possibili.
Davvero?
Davvero.
Quindi, nonostante quanto scritto inizialmente su IMDB, Everything Everywhere All at Once non parla di una donna che cerca di far quadrare le sue tasse, o meglio, non parla solo di questo.
Parla di Tutto, dell'Ovunque, Tutto assieme.
Davvero?
Davvero.


Perché Evelyn è una donna, una madre e una moglie, immigrata in America dalla Cina. 
Vive non troppo felicemente sopra la lavanderia che gestisce con la famiglia e cerca di far quadrare i conti e i suoi sentimenti, verso un marito troppo buono, verso una figlia con cui continua a scontrarsi.
Anche linguisticamente.
Nel giorno in cui l'addetta alle revisioni tasse trova un inghippo nell'acquisto di una macchina per il karaoke minacciando di sanzionarli, scopre che il marito vuole divorziare da lei, deve tenere nascosta la fidanzata della figlia al proprio padre e, soprattutto, scopre l'esistenza dei multiversi.
Altri universi in cui una piccola o una grande decisione diversa l'hanno portata ad essere una chef, una grande attrice, un'amante dalle dita di hot-dog. Il marito, è sempre lì, o sempre da lei torna, mentre una minaccia dal nome Jobu Tupaki vuole ucciderla in ogni universo possibile.
È lei la Evelyn giusta?
Quella che riuscirà a salvare Tutto, Ovunque?


Quei matti dei Daniels che erano riusciti a far commuovere per un cadavere putrescente che comunicava con le scoregge in Swiss Army Man, alzano l'asticella salendo sul treno del multiverso che Hollywood ha riscoperto grazie a Spider-Man e che in TV già si vedeva nella follia di Rick & Morty.
Battuti sul tempo ma non sulla qualità, i due registi premono l'acceleratore delle assurdità, mescolando generi, temi, omaggiando e citando, in un gioco alla Indovina chi? che esalta senza mai stancare, soprattutto perché lo fa bene, stilisticamente parlando.
Dove lo trovi un film in cui ci si infila lì dove non batte il sole un premio pur di vincere uno scontro?
Dove lo trovi un omaggio più assurdo a Ratatouille e a 2001: Odissea nello Spazio?
E uno più romantico a Wong Kar-wai?
Dentro c'è di tutto, insomma, pure un Bagel, pure il numero 42.


Diviso in tre parti che compongono il titolo stesso, c'è da ammettere che la prima che coglie impreparati e porta a continue svolte per decisioni imprevedibili è superiore alle altre, e un calo di ritmo si sente quando si passa all'Ovunque.
Ma si corre veloce, così veloce che 140 minuti passano in un secondo e se ne vorrebbero ancora di questi multiversi, di una Michelle Yeoh in stato di grazia che cambia e resta magnifica, come donna comune, come star internazionale, come campionessa di arti marziali e pure come chef.
Anche se lo ammetto che ho amato di più il buon Ke Huy Quan con Stephanie Hsu a guadagnare punti dopo Mrs. Maisel e una Jamie Lee Curtis temibile e irriconoscibile.


A fine visione, con l'adrenalina che ancora scorre, si vorrebbe essere stati una mosca in sala di montaggio, si vorrebbe un dietro le quinte a spiegare come, quando e in che modo certe riprese, certe scene sono state concepite e girate, in un film denso che nonostante i prodigi tecnici e visivi, ha un cuore grande.
Un cuore materno, che pulsa per la sua famiglia, per un marito buono, ma buono davvero, per una figlia con cui imparare a comunicare.
Un cuore che batte anche nel petto di un'addetta alla revisioni delle tasse, e se non è un prodigio questo, cos'è?

Voto: ☕☕☕☕½/5

6 commenti:

  1. Ce l'ho già nel mirino da un po'.
    Spero di trovarlo a breve...

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    1. Aspetto un tuo post a tema, chissà che multiversi creerai vista la dose di genialità che c'è nel film!

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  2. Che voglia di rivederlo e di scoprire quanti più multiverso possibile! Una visione fantasia davvero, l'entusiasmo generale lo capisco ora.

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  3. Mi sento di nuovo così benedetto nel mio matrimonio dopo che la dottoressa Igginovia ha riportato mio marito che si è separato da me per 3 mesi buoni. Sono Ninetta Copalucci sono di Riccia, Molise Anche se ho la bocca su tutto il corpo, non basterà ringraziare Drigbinovia per il suo aiuto alla mia vita. Mio marito si è separato da me per 3 anni e senza di lui ho provato dolori e agonia. Così ho cercato aiuto e ho provato tante cose e ancora niente ha funzionato fino a quando non mi riferivo al dottor Igginovia che ho contattato online. Gli ho spiegato la mia situazione e lui ha promesso che mio marito mi avrebbe ricontattato entro tre giorni finché il mio cuore batte ancora per lui. Ho creduto in lui e ha preparato un incantesimo per me e mio marito con mia grande sorpresa l'ultimo giorno in cui mio marito mi ha chiamato esattamente come ha detto il dottor Igbinovia Ha supplicato e detto che ha bisogno di me e ora stiamo vivendo di nuovo felicemente negli ultimi 9 mesi . Tutti coloro che stanno leggendo il mio articolo che hanno bisogno di aiuto dovrebbero contattarlo Email: doctorigbinovia93@gmail.com o WhatsApp +12162022709 o Viber +12066713285 grazie a tutti per il tempo che ci avete dedicato e vi auguro buona fortuna

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