12 agosto 2022

The Night House

Settimana Horror

All'inizio di questa settimana si parlava di traumi. 
E di come il cinema horror aiuta ad affrontarli.
Di come viva di questi traumi trasformando case, presenze, paure, in dolori che ci si porta dentro. 
Ogni storia d'amore è una storia di fantasmi, no? 
E come vivere allora nella casa che un marito ha ideato, costruito, vissuto ora che senza nessun preavviso, lasciando un misero messaggio, si è sparato e se n'è andato? 
Beth, stoica e solitaria, quella casa la vive come una nuova prigione.


Una villa sul lago, perfetta, che di notte però si anima, con musica che parte, porte che si aprono e lei che non riesce a scappare. 
Vuole capire, prima di tutto. 
Vuole dare un senso al gesto del marito, alle foto di sosia che trova nel suo telefono, a quei progetti labirintici che trova nascosti. 
Cosa non ha capito? 
La chiave, come sempre, sta nel passato.


Una chiave facilmente raggiungibile?
Pure qui, dopo Monstrous, mi è venuto da chiedermi se il colpo di scena, la soluzione, non avesse seminato troppi indizi permettendomi di arrivarci anzitempo. Cosa che comporta una parte di soddisfazione e un'altra di delusione a farsi strada per il mancato effetto sorpresa. 
Ma per fortuna, Ben Collins e Luke Piotrowski trovano una soluzione quanto mai affascinante.
Un pegno d'amore, seppur sinistro, un gesto a suo modo romantico -un modo sanguinoso, efferato.
Il fascino sta poi tutto in una casa tanto bella quanto capace di far rabbrividire, e in lei: Rebecca Hall, vedova testarda, solitaria e spezzata.
 

La regia elegante di David Bruckner, che si incanta sulla sua protagonista, su quella casa, che gioca bene nel gioco di presenze sospette che d'ora in poi faranno controllare i punti di vista di ogni angolo, fa il resto. 
Portando avanti un horror femminile di donne ferite, di donne che vogliono capire, che per atmosfere ricorda l'altrettanto riuscito L'Uomo Invisibile
Ma il tema è diverso, l'amore è diverso, per quanto il sangue scorra comunque in abbondanza.

Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
2 Leoni su 5



3 commenti:

  1. Mi è rimasto impresso meno del previsto, ma lei regge il tutto in maniera straordinaria. Bellissima e bravissima.

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  2. Dal punto di vista del montaggio questo film è un gioiellino, Rebecca Atrio poi è bravissima, una garanzia. I cani ni sono quelli della storia di fantasmi, ma l'uso degli spazi mi è piaciuto molto. Cheers!

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  3. Fin dal titolo non sembra il massimo dell'originalità...
    Mi sa che posso anche perdermelo.

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