30 agosto 2022

Irma Vep

Mondo Serial

Un'attrice di successo, famosa per eroine da blockbuster americani, decide di cambiare prendendo parte a una miniserie girata a Parigi.
Una miniserie, francese, che è il rifacimento de Les Vampires, serial datato 1915 di Louis Feuillade.
Un regista, che questa miniserie l'aveva già adattata anni addietro con la protagonista diventata poi sua moglie, riprova l'impresa nonostante seri problemi di prestazione e di ansia/rabbia da tenere sotto controllo.
Un regista -un altro, quello vero- che adatta per la seconda volta Les Vampires


Olivier Assays lo aveva già fatto nel 1996 con un film.
Oggi, lo fa con una miniserie TV presentata a Cannes che è un grande gioco di incastri, di scatole cinesi e riferimenti metacinematografici non sempre facili da cogliere.
Irma Vep è stata la prima vamp.
Una donna sensuale e cattiva, per questo ancora più sensuale. 
Criminale e musa di criminali, interpretata originariamente da Musidora che con la sua tutina attillata ha creata scandalo, poi c'è stata Maggie Cheung e ora sotto il velluto aderente c'è Alicia Vikander, un'attrice che dopo i ruoli di nicchia, ha vestito panni succinti di eroine varie e che sembra quindi interpretare se stessa.
La sua Mira Harberg è quanto di più diretto, genuino e naturale si possa pensare, e lontana dai titoli in costume, dai drammi, Vikander è una meraviglia.
Se la contendono ex assistenti che chiedono vendetta, assistenti attuali insicure sul proprio ruolo, ex ingombranti e costumiste del set.
Ma lei, Mira, è ammaliata soprattutto da Irma Vep, in lei sembra trasformarsi durante la lavorazione della serie.


Le dichiarazioni d'intenti, le prese di posizione e gli aforismi che si fanno sul mondo del cinema e della serialità oggi, valgono da soli la visione, che scorre tra un episodio e l'altro da realizzare, una sfuriata, un furto.
Il piatto è ricco di nomi importanti, tra attori francesi (Vincent Macaigne e Vincent Lacoste) poco sopportabili perfetti in ruoli poco sopportabili, attori tedeschi esagerati, e sul finale appaiono i bellissimi Tom Sturridge e Kristen Stewart, che Assayas ha reso la prima attrice americana a vincere un César (con Sils Maria, guarda caso, dov'era un'altra assistente che è qualcosa di più).
Stare dentro questo set, nel mezzo di questa Parigi da esplorare sui tetti, è un gioco bellissimo.


Gli specchi e i rimandi, la finzione che si mescola alla realtà, fanno di Irma Vep una miserie a più strati, a dimostrare che anche sotto tutine aderenti, c'è di più.
Mettici una colonna sonora rock e affascinante, mettici situazioni paradossali e set catastrofici, e l'adattamento perfetto, che è doppio, è molto più che semplice adattamento.

Voto: ☕☕½/5

2 commenti:

  1. Io sono uno due pochi che aveva adorato il film del 1996, sgangherato, ma interessante. Visto però il mood cupo, credo che usufruiró della serie nel prossimo autunno, perché per ora sto poco in casa e se ci sto preferisco prodotti tipo She Hulk che ti consiglio

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  2. Ho adorato questa serie!
    Crea tutto un intero mondo di riferimenti cinefili, e non solo, e fa venire voglia di avere di più. Fortuna che ho ancora il film del 1996 da recuperare. Il serial del 1915 invece non so se c'ho voglia di vederlo... :)

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