Non tutti i crimini vengono per nuocere.
C'è chi ancora ne guadagna con una docuserie non all'altezza delle aspettative, ma c'è soprattutto chi intrattiene in leggerezza fra risate e romanticismo.
Ne parliamo, in breve:
Wanna
Il crimine: ovviamente, la truffa.
La truffa che la signora Marchi assieme alla figlia Stefania Nobile ha perpetrato ai danni di migliaia di persone che pagavano per avere numeri del lotto, sale magico e la fortuna dalla loro parte.
Il sospettato: ovviamente, Wanna Marchi assieme alla figlia Stefania e al mago Do Nascimento, che nonostante le accuse, il processo e la condanna con relativo carcere, non si sono pentiti delle loro azioni.
Anzi, lo urlano e lo dichiarano fieramente alle telecamere.
Le indagini: le indagini che pure io ricordo, quelle di Striscia la Notizia con il volto di Jimmy Ghione, sono solo il finale di una ricostruzione che parte dagli inizi della carriera di televenditrice della Marchi, con colleghi chiamati a dire la loro e la diretta interessata a salire sul pulpito in sua difesa.
Spazio, poi, anche a quelle ufficiali della Guardia di Finanza, a mostrare come si è arrivati alla condanna e cosa ne è stato poi.
Il tutto, per delle indagini che vorrebbero dare un quadro dell'Italia che fu, ricostruendola fra promozioni, interviste, filmati d'epoca.
Funziona? Onestamente, non troppo.
Sarà che di crime mi sono nutrita a lungo, ma ricordando parzialmente la vicenda, e dando nuovi riflettori a un personaggio che non sembra chiedere altro e che di certo non si è pentito, l'intera operazione mi ha convinto poco.
C'è chi inneggia al quadro dell'Italia che dà, ma io ho visto solo due donne arriviste e materialiste, convinte di avere piena ragione a sopraffare i più deboli. Non siamo stati tutti così, più spazio a queste vittime, forse, avrebbe bilanciato il racconto.
Poco di nuovo dice, molto lascia in sospeso, soprattutto fantomatici nomi che non vengono approfonditi. Meno Wanna, la prossima volta, più scavi, grazie.
Tornerà? Di più, per fortuna, non c'è da dire.
Ma il rilancio della Marchi è già in atto, ospitata in trasmissioni TV di dubbio gusto.
Cosa di cui non si sentiva il bisogno.
Wedding Season
Il crimine: Omicidio, multiplo.
Quello che si compie al pranzo del matrimonio di Katie, in cui il suo sposo rispettiva famiglia vengono avvelenati.
Il sospettato: lei, Katie, per prima.
E Stefan, il suo amante deriso e abbandonato davanti a tutti nel suo ultimo tentativo di fermare un matrimonio che non s'aveva da fare.
Interpretati dalla scheggia impazzita di Rosa Salazar e dal bel Gavin Drea.
Le indagini: le indagini da parte di due detective-amanti portano a ricostruire come Stefan e Katie si sono conosciuti nel pieno della stagione dei matrimoni, diventando amanti e amici fra una cerimonia e l'altra, senza però davvero conoscersi.
Katie non è infatti chi dice di essere, e quando Stefan deciderà alla faccia della sua sicurezza, di seguirla in una fuga dalla polizia e da altri criminali, ci sarà modo per capirci di più.
Funziona? All'inizio, sì.
Leggero e veloce, ha tutti gli elementi per prendere: due protagonisti belli e bravi, gli amici spalle-comiche che cercano di mettere un freno all'ossessione di Stefan, un passato misterioso che si ricostruisce piano piano.
Peccato che quando i flashback vengono a mancare, a tre episodi dalla fine, tutto cambia.
Sembra un'altra serie, con tanto di cover pop finali a rovinare ulteriormente una sceneggiatura che inizia ad essere troppo assurda per essere credibile e gli amici fidati accantonati tristemente. Non che all'inizio, tra fughe rocambolesche e detective incapaci, li si riusciva ad accettare… ma la sospensione reggeva.
Tornerà? Il finale, inutilmente esplosivo, fa pensare di sì.
Ma una conferma non è ancora arrivata.
Only Murders in the Building - Stagione 2
Il crimine: il misterioso omicidio di Bunny Folger, che ha gettato i tre podcaster/vicini/amici nel panico.
Chi ha voluto far fuori l'amministratrice condominiale dell'Arconia?
E soprattutto, perché rendere i tre i primi sospettati?
Il sospettato: Charles, Oliver e Mabel, ovviamente.
Che si ritrovano nei rispettivi appartamenti, l'arma del delitto, quadri di valore e la stessa vittima. La polizia al momento non li crede del tutto colpevoli e li lascia così liberi di fare le loro indagini e continuare il loro podcast.
Le indagini: quelle non ufficiali, portano a scoprire segreti nel passato dell'Arconia stessa, con numerosi sospetti da vagliare e nuove entrate di cui dubitare.
Perché una gallerista si interessa a Mabel? E il padre di Charles, cosa faceva davvero?
Poco realistiche e molto sopra le righe, le loro indagini si trasformano in episodi che i fedeli ascoltatori comparano con il podcast gemello e rivale di Cinda Canning, Only Murderers in the Building, pronto ad inchiodarli.
Funziona? A suo modo, sì.
La sorpresa che era la prima stagione manca, ovviamente, e anche gli approfondimenti sul passato dei vari personaggi non ha più peso.
Ma nel suo prendersi gioco di podcast e ossessioni crime, nel suo cercare il colpo di scena e con le comparse giuste (da Amy Schumer a Cara Delevingne fino a Shirley MacLaine), come resistere?
Tornerà? Visto il successo confermato, sì.
E il finale di questa stagione porta a un nuovo omicidio su cui i tre dovranno indagare il prossimo anno in cui ci sarà Paul Rudd a rimpinguare il cast.
Speriamo con la stessa verve, senza ripetersi troppo, che a questa patinatissima serie, e a questi tre folli personaggi, un po' si vuole bene.
Voto: ☕☕½/5
Da Wanna mi aspettavo di più, ma comunque è da vedere. Loro due sono un horror vivente. Mi hanno inquietato più di Dahmer. :)
RispondiEliminaWedding Season all'inizio è caruccio, però per ora mi sono fermato ai primi episodi. Non mi sembra di perdermi troppo se non proseguo...
Only Murders 2 tutto sommato funziona, però dopo le risate iniziali rischia di diventare un po' ripetitivo. Comunque staremo a vedere come andranno le cose con la terza stagione.