21 ottobre 2022

The Humans

Andiamo al Cinema a Noleggio

Brigid si è appena trasferita in un appartamento non troppo ben messo *eufemismo* nella Chinatown di New York.
Aimee, la sorella, ha perso il lavoro, si è da poco lasciata con la sua ragazza e ha scoperto che quei dolori di stomaco che ha, porteranno a un'operazione e un cambio di vita permanente.
I loro genitori, sono in ristrettezze economiche, e dopo aver superato una crisi personale devono curare una madre che la demenza senile rende non facile da gestire.
Tutti riuniti in un trasloco in un appartamento stretto e che lascia molto a desiderare, festeggiano così il loro Giorno del Ringraziamento.


Tenendo segreti e mettendo da parte i proprio pensieri, le proprie opinioni.
Passando da ricordi divertenti condivisi a bronci e scenate trattenute che non possono che mettere a disagio Richard, fidanzato di Brigid che in quella famiglia ancora non è entrato del tutto.
Si resta in superficie, pur scavando, si mostrano debolezze e tentennamenti, mentre quell'appartamento scarno, fatiscente, dove le bolle di umidità, i vetri appannati e le lampadine che saltano si fanno metafora di una famiglia che pur non volendolo, è allo sfascio.
L'impianto -un luogo, un tempo, uno spazio- è chiaramente teatrale e Stephen Karam adatta la sua pièce mettendo insieme un cast di quelli notevoli.


Dalla rappacificatrice Beanie Feldstein alla fragile Amy Schumer, dall'armatura di Jayne Houdyshell alle preoccupazioni di Richard Jenkins passando per lo sguardo perso di June Squibb a quello imbarazzato di Steven Yeun, è evidente che è il cast a far vivere una sceneggiatura fatta più di non detti, di pause prese e richieste, di cambi di spazio tra un piano e l'altro in cui quello spazio potrebbe trasformarsi in un'incursione nell'horror.
Ed è anche la gestione di questo spazio, il muoversi attorno, addosso, mostrando dettagli e solitudini via via diversi, a rendere meno teatrale il tutto.
Si prende poca aria, gli esterni quasi non esistono e fuori dalle porte di quell'appartamento, tra tonfi, ronzii e odori, sembra andare ancora peggio.
La regia è teatrale anche in questo, mettendosi nei panni dello spettatore che a teatro indaga il palcoscenico, la scenografia, appoggiandosi qua e là.


Forse troppo trattenuto per esplodere davvero, questo piccolo film dagli attori in gran spolvero mette ancora in scena una famiglia infelice a modo suo, presa nel giorno in cui si ringrazia il passato, lasciando però in sospeso il futuro.
Tra segreti che si devono tenere ancora chiusi, cicatrici da far rimarginare chiedendosi come sarà, il prossimo anno, questa festa.
In fondo, non è così in ogni famiglia?

Voto: ☕☕/5

1 commento:

  1. Mi incuriosisce più che altro per vedere Amy Schumer in qualcosa di non strettamente comedy. Quasi quasi per il prossimo Giorno del Ringraziamento...

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