Mondo Serial
Piccoli e grandi crimini tra Londra, l'Irlanda e una scuola americana.
Un tris di serie TV poco chiacchierate nel segno del crime:
Criminal Record
Il Caso: è un cold case, che potrebbe essere riaperto dopo la denuncia anonima da parte di una donna vittima del compagno violento, che ostenta l'averla fratta franca con la morte dell'ex, mandando l'innocente Errol Mathis in prigione.
Si indaga così su poliziotti corrotti e che fanno squadra nel nascondere i segreti di un'indagine passata non troppo regolare.
I Detective: June Leenker, responsabile del centralino che non molla certo l'osso una volta fiutata la pista. Cercherà di stare addosso a Daniel Hegarty, detective dai trascorsi poco puliti, che cerca di calmare le acque e nascondere le tracce che i suoi compagni di merende potrebbe aver lasciato in giro. Ad aiutarla, l'avvocato e la madre di Errol, che da anni cerca uno spiraglio nelle cospirazioni.
Le Indagini: si sommano a altre indagini quotidiane, a sparatorie e omicidi, a ricatti e intimidazioni che rendono difficile la vita di June, mostrando anche il razzismo latente o manifesto di colleghi e pure della famiglia. Non sempre è chiaro il rapporto che unisce i personaggi, non sempre sono chiari gli indizi però.
Funziona? Peter Capaldi e Cush Jumbo funzionano.
Sicura di sé lei, sfuggente lui
È il resto della serie ad essere più confuso del necessario mettendo nel calderone molti temi (razzismo, violenza sulle donne, corruzione, dipendenze) senza riuscire a trovare un equilibrio.
Ci si perde qua e là, con spiegone e flashback immancabili.
Tornerà? Pensata come miniserie, il caso si rivolve in maniera piuttosto toccante, nonostante tutto.
The Woman in the Wall
Il Caso: Lorna si risveglia e trova in casa il corpo di una donna morta. Decide di nasconderlo nel muro di casa. Quello che non sappiamo è che Lorna è stata una delle tante giovani madri rinchiuse nei conventi in Irlanda, che da allora soffre di depressione e sonnambulismo che la portano a fare gesti estremi.
Siamo negli anni in cui le Magdalene Laundries stanno diventando un caso, con vecchie cicatrici riaperte e la morte di un prete locale che sta scoperchiando i tanti segreti anche della comunità di Kilkinure.
I Detective: Lorna stessa per quanto riguarda la fine che ha fatto il suo bambino, e Colman Akande detective arrivato da Dublino e cresciuto da quel prete ucciso, che mette subito un bersaglio sulla schiena della fragile Lorna. Presto, però, uniranno le forze per il bene comune: scoprire il destino degli altri bambini nati in convento.
Le Indagini: proseguono in modo non sempre chiaro, né nelle intenzioni né nei metodi. Con Lorna a non essere troppo stabile nel suo cercare di occultare un cadavere e rimanere sveglia, con Colman in bilico sulla parte da prendere e la polizia locale che cerca di proteggere le donne arrabbiate che chiedono verità. Muovendosi tra archivi, piccole chiese e ricordi ricostruiti, il quadro sembra confuso ma resta doloroso.
Funziona? In parte. Il tema è scottante, Ruth Wilson è bravissima, Daryl McCormack affascinante come sempre, ma non tutti i misteri sono ben gestiti e gli stessi episodi appaiono pesanti e vuoti allo stesso tempo.
Il fatto di averlo visto a distanza ravvicinata da Small Things Like These non è certo a suo favore, lì una fiaba natalizia serviva per riaprire le stesse vecchie ferite. Non era un crime, e poteva gestire il racconto in modo diverso. Qui le voci sono molte, e forse sfoltirle avrebbe aiutato.
Tornerà? Pensata come una miniserie, si conclude e lo fa in un modo strano e giusto allo stesso tempo.
Voto: ☕☕½/5
School Spirits
Il Caso: Maddie è la classica adolescente arrabbiata ma dal cuore d'oro, con i classici ottimi amici e un fidanzato che le vuole bene.
Ma sparisce nel nulla.
È scappata? È stata uccisa? Ha inscenato la sua morte?
I Detective: a sorpresa, a indagare sulla sua sparizione, è Maddie stessa.
Sotto forma di fantasma che si aggira nella sua scuola, che non può uscire dal suo perimetro mentre cerca di capire le regole di questo aldilà popolato da altri studenti e professori morti sul campus.
La aiuta, in modo speciale, il suo migliore amico: l'unica persona che riesce a vederla e a parlarci. Segreto da tenere ben nascosto ai nuovi amici.
Le Indagini: come molte storie crime, proseguono mettendo episodio dopo episodio sospettando una persona diversa. Anche chi sappiamo essere al 100% innocente.
Le indagini si allargano dall'ex che la tradisce, al professore con segreti oscuri, alla madre con problemi di depressione, passando anche all'aldilà stesso. I morti non sembrano certo meglio dei vivi.
Funziona? Non per me. O almeno, non quando inizia ad allungare il brodo.
Per quello che potrebbe essere un guilty pleasure che porta nel sempre amato mondo delle scuole americane, 8 episodi da più di 50 minuti sembrano troppi per mantenere il mistero, e con la soluzione che si palesa prima del grande colpo di scena finale, era meglio tagliare corto.
Funzionano i personaggi, quello sì, funziona Peyton List e l'idea di quei fantasmi che potevano essere raccontati come in Lost.
Tornerà? Sì, visto il colpo di scena finale.
E nonostante una certa delusione mi sintonizzerò per scoprire come la risolvono, sperando imparino dai loro errori.
Voto: ☕☕½/5
Ho visto solo The Woman in The Wall e concordo: alcune cose sono abbastanza interessanti, anche solo la storia inquietante a cui si ispira, altre sono tirate per i capelli. La donna nella parete ancora oggi, a distanza di tempo, mi crea dubbi.
RispondiEliminaEsatto, che poi visto il ruolo che quel muro ha in tutta la serie, potevano intitolarla in modo diverso... Se ti appassiona la storia, Small Things Like These la tratta in modo più emozionante. Anche se mi sa che dovremmo aspettare l'inverno vista l'ambientazione natalizia.
EliminaSchool Spirits a me è piaciuta. Non perfetta dall'inizio alla fine, ma con i suoi bei momenti. Poteva forse non piacermi una serie teen del genere? XD
RispondiEliminaEra finita in lista per le tue classifiche, ecco da dove arrivava! Diciamo che una sforbiciatina agli episodi e ai sospettati poteva farne uscire un bel guilty pleasure adolescenziale, ma così non tutto torna. L'idea intriga e chissà dove andrà a parare, spero migliorino il tiro con la prossima stagione.
Elimina