In TV, come a teatro.
La consolazione arriva attraverso i libri, e gli amici che resistono.
Come da titolo A questo poi ci pensiamo raccoglie gli scritti pensati e regalati, iniziati e mai finiti.
Spunti e idee, veloci ma pungenti, divertenti ma sempre riflessivi.
Come Mattia Torre.
Ci trovi tanta Roma, quindi, tanta amicizia, tante riflessioni sull'essere adulti, sul dover fare fronte alle scelte di adulti e sulle piccole gioie che stanno tutte nell'aperitivo giusto, con le persone giuste, nel posto giusto, possibilmente in riva al nare.
Era uno così, Mattia Torre.
E ancora ringrazio Paolo Sorrentino e Raiplay per averci regalati quei Pezzi Facili che continuo a consigliare.
In questa raccolta, come ogni raccolta, ci sono scritti brevissimi, ma brevi davvero, e ci sono riflessioni più lunghe con personaggi esasperanti, e c'è Mattia Torre , soprattutto, e il suo prendere la quotidianità, i problemi dell'oggi (dal traffico alle relazioni di coppia, passando per i figli da educare) e portarli ai massimi livelli di filosofia.
Spiccia, però.
Piena di ironia e di riflessioni mai banali, sempre puntuali e con l'angolazione giusta per far fare un passo in più al proprio pensiero.
Come sempre, con queste raccolte, mi sento in debito, e niente posso aggiungere se non un grazie a chi ha ricercato, curato e scavato, a chi ha condiviso (e per i modi, per le parole, già si immaginano gli attori a cui il testo era indirizzato).
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