Grandi Attrici in Miniserie: The Regime - Mary & George

Meglio una dittatrice paranoica o un re che si fa influenzare dal primo giovine che gli piazza davanti?

Meglio gli intrighi nei palazzi di potere o quelli nelle corti reali?

Difficile scegliere se, nonostante il gran cast, i risultati non sono così entusiasmanti:

The Regime

In Breve: un fantomatico Paese dell'est Europa è tenuto sotto scacco da una dittatrice umorale e ipocondriaca, che affama i suoi cittadini vivendo nel lusso, che tiene il pugno duro con l'America e si fa facilmente influenzare da un soldato sanguinolento. 

La politica è per lei il modo di rivalersi contro il padre che non l'ha mai considerata come degna erede, ma i suoi collaboratori non sanno come tenerla a bada mentre affossa l'economia statale preferendo ballare in TV o posare in foto natalizie, chiudendo gli occhi su rivolte e carestie.

Chi c'è: c'è Kate Winslet che torna per la terza volta a HBO per una miniserie (le altre? Mildred Pierce e Mare of Easttown) e questa volta accompagnata dal quel fusto che è Matthias Schoenaerts con Hugh Grant ormai prezzemolino improvviso di quest'anno. In ruoli minori che si sperava più efficaci, troviamo anche Andrea Riseborough e Guillaume Gallienne.

Momento Migliore: non è facile scegliere visto il guazzabuglio che è questa miniserie che si prende troppo tempo e fa molti salti in avanti, ma direi che l'insurrezione sanguinolenta che macchia il palazzo presidenziale con relativa fuga disperata dà una bella soddisfazione.

Funziona? Spiace per Kate, che tra accento e bocca storta si impegna, ma la serie non convince perché si prende troppo sul serio per essere un parodia di certe dittature dell'est Europa e perché non riesce a dare unitarietà al racconto.

Si va avanti veloci, troppo veloci, la figura di Andrea Riseborough non riesce a essere tragica come sperato e quella di Hugh Grant non così misteriosa, sacrificati a favore di scenette che si ripetono.

La pesantezza, insomma, regna sovrana in questo regime che nemmeno nel finale amaro e forse più veritiero del necessario -con le influenze americane a non cambiare lo status quo- riesce a calare l'asso.

Trailer

Voto: ☕☕/5

Mary & George

In Breve: siamo alla corte di re Giacomo I, facilmente sedotto da giovani aitanti.

È così che la vedova senza eredità Mary Villiers decide di sfruttare il fascino del secondogenito George Villiers, l'unico della sua prole a dimostrare di avere un cervello oltre la bellezza.

Dopo gli studi e le rivelazioni sessuali in Francia, cercano entrambi di farsi strada in una corte dove non mancano altre serpi, altri doppi giochi e complotti ai danni di un re che ha unito l'Inghilterra ma che non la sa governare.

Chi c'è: c'è Julianne Moore madre tutt'altro che modello, e c'è un altro prezzemolino come Nicholas Galitzine, impegnatissimo nel piccolo schermo.

Madre e figlio fanno a gare per farsi odiare, eclissando anche Tony Curran.

Momento Migliore: … il finale? Quando finalmente questo supplizio ha fine?

Va bene, cerco di essere più buona e salvo costumi e scenografie che come sempre nell'Inghilterra che fu sono da invidia.

Funziona? Assolutamente no.

La noia regna sovrana, gli episodi sono fin troppo lunghi per quella che sembrava una serie giocosa e piena di sesso come The Great. 

Siamo lontani anni luce dai toni ironici della serie HULU, dentro invece una certa serietà che però non si prende la briga di approfondire davvero certe decisioni, certi eventi, certi passaggi storici, per concentrarsi invece su rapporti morbosi e scene sensuali che alla lunga stancano. 

E non sono nemmeno così scabrosi come si vorrebbe.

Trailer

Voto: ☕☕/5