24 maggio 2024

Finché Morte Non Ci Separi

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Dopo Abigail, ne volevo ancora.
Volevo ancora sangue, inseguimenti, adrenalina ma soprattutto un modo divertente di trattare gli horror e i suoi canoni.
Insomma, ne volevo ancora di Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, duo di registi che hanno ridato vita alla saga di Scream ma che gli esperti del settore (parlo di voi, Cassidy e Bolla) conoscevano da tempo come parte dei Radio Silence gruppo horror che ha regalato agli appassionati antologie e episodi speciali che potrei decidermi a recuperare a mia volta, vista la pulce he mi avete messo qui.
Ma prima, dovevo entrare in un'altra magione da capogiro, in un'altra famiglia poco equilibrata.


Insomma, dovevo conoscere i Le Domas, in cui la giovane orfana e sola al mondo Grace sta per entrare con un matrimonio lussuoso e con riti da rispettare.
Uno in particolare: giocare.
Che se stai per sposare il rampollo di famiglia (per quanto poco propenso a stare in famiglia) di una famiglia il cui business sta nei giochi da tavolo o di società, devi giocare.
A cosa?
Lo deciderà un'antica scatola magica, parte di quella famiglia da generazioni, in un rituale che si svolge ad ogni matrimonio, anche a quello sanguinolento a cui abbiamo assistito in quei minuti iniziali che danno sempre un tono ai film horror.
Va da sé che Grace pesca la carta sbagliata: Nascondino.
Che non è un semplice nascondino in cui è impossibile vincere, soprattutto se si gioca sul campo base di una famiglia che conosce bene la sua villa, ma che significa cacciare Grace, in ogni suo nascondiglio, e immolarla a Mr. Le Bail, misterioso fautore della fortuna di famiglia per salvare, beh, l'intera famiglia.
Ignara del suo destino, vede morire una dopo l'altra le babysitter di casa, finché non realizza di essere diventata una preda e di dover scappare e difendersi e salvarsi ad ogni costo.


Ne esce così una commedia horror sanguinolenta che mi rende ancor più spaventoso un gioco come il nascondino che mi ha sempre creato angoscia, che fossi la bambina addetta a contare e quindi sola da aggirare, o che fossi la bambina nascosta alle prese con l'ansia di essere nascosta abbastanza. Troppo per me da piccola, troppo da adulta in cui il gioco si è trasformato fra amici in quello con più infortunati in una sera, roba da pronto soccorso e stampelle.
Va peggio a Grace con i Le Domas, molto peggio, vittima di doppi giochi e di agguati, di capre con poco senso dell'umorismo e maggiordomi con troppo senso per la musica.
Va meglio a noi spettatori, nel trovarsi davanti a una commedia horror diventa un classico per la quantità di sangue utilizzato (ora capisco com'è che anche in Abigail veniva usato come marchio di fabbrica) e per il cast che si mette in piedi: la prezzemolina Samara Weaving a parte, affezionata a questi ruoli e che crea un nuovo personaggio che dal 2019 può diventare uno splendido costume da Halloween, il mio cuore si è però fermato per un Adam Brody che non invecchia, per il sempre odioso Henry Czerny e per un'Andie MacDowell che non ci sta a prendersi sul serio 


Il resto della famiglia Le Domas è fatta di macchiette che svolgono alla perfezione il loro ruolo, e mentre si urla contro le scelte dei protagonisti, mentre io me ne sarei rimasta zitta zitta nel cunicolo segreto e il giovine avrebbe dato alle fiamme l'intera magione senza perder tempo, si arriva a un finale esplosivo che rende Finché Morte Non Ci Separi un instant-cult che avevo erroneamente snobbato alla sua uscita.
Lunga vita a Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett al loro sangue, alle loro case da cui si esce grondanti e soddisfatti.

Voto: ☕☕/5

8 commenti:

  1. Grazie per la citazione, ti racconto una storiella divertente: ho visto questo film con la Wing-Woman poco prima di sposarci, ovviamente mi ha chiesto «Ma lo hai scelto apposta per caso?» (storia vera). Mi fa piacere che tu lo abbia recuperato, sono curioso del già annunciato second ocapitolo. Cheers!

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    1. Che tempismo! Difficile però essere al livello dei Le Domas :)
      Mi sono goduta questo bagno di sangue e sono pronta per un sequel, o prequel? Mi immagino già un altro matrimonio messo alla prova.

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  2. Un film che è una sorpresa, cattivo e sporco al punto giusto, con una protagonista carismatica ;)

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    1. Una sorpresa anche 5 anni dopo, confermo. Mi aspettavo qualcosa di classico, ma è un classico originale e molto divertente.

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  3. I due registi, che per comodità chiamo Radio Silence, sanno il fatto loro e sanno far divertire. Sarei curioso di vederli alle prese con un film non horror. Una commedia mi sembra possa essere nelle loro corde...

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    1. Una commedia senza sangue chissà se riescono a farla, li conosco come Radio Silence in ritardo e chissà che non mi decida a recuperare i vecchi progetti antologici...

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