1 ottobre 2025

Swiped

Andiamo al Cinema su Disney+

Abbiamo avuto le serie TV su Uber, Spotify, Theranos e WeCrashed.
Abbiamo avuto il film sul BlackBerry.
E ora abbiamo il film su Tinder. E Bumble.
Non tanto per risparmiare, quanto perché dietro ad entrambe queste app di incontri c'è Whitney Wolfe Herd, una donna nel mondo dell'high-tech che già di per sé è una novità, una donna che ha dovuto ricostruire se stessa dopo essersi licenziata/essere stata costretta al licenziamento/aver visto la sua reputazione colare a picco dall'esperienza in Tinder -si scelga l'opzione migliore- e creare la più dignitosa e femminile Bumble.
La sua storia viene raccontata in Swiped, e cos'ha di diverso questo film rispetto alle altre serie TV e film sui vari unicorni della Silicon Valley?
Poco o nulla.


Abbiamo gli inizi pieni di entusiasmo e di sfide da accettare e di ore da passare al lavoro con colleghi altrettanto workaholic, abbiamo i soldi e il successo che danno alla testa, che portano a decisioni sbagliate e a non vedere più chiara la morale e l'etica non solo a lavoro ma anche nel privato, e in questo caso abbiamo anche una presa di coscienza, e un riscatto e una rinascita, cosa che Elizabeth Holmes, Adam Neumann, Travis Kalanick e Daniel Ek non hanno avuto, caduti per loro stessa colpa, o ancora in alto pur con una reputazione macchiata.
Swiped è quindi un film che promuove la figura di Whitney Wolfe Herd e le sue iniziative?
Sembra di sì, nonostante Wolfe non sia parte della produzione del film e con un NDA firmato non possa parlare degli anni a Tinder, Swiped sembra né più né meno un film che la elogia, che anche quando la fa cadere, la fa cadere con stile, che ne ripulisce la reputazione e l'importanza in un mondo di dating app e di app in genere piuttosto tossico.
Aiuta il fatto che a interpretarla ci sia Lily James, chiamata ad essere il personaggio buffo ma forte, timido ma sicuro che è abituata a interpretare, con quel fascino che emerge anche quando stropicciata, esagerando solo un filo qua e là nei modi da macchietta di commedia facile. La prende molto più alla leggera quel prezzemolino di Dan Stevens regalandoci una reunion imprevista di Downton Abbey, che qui interpreta a modo suo -vedi folle e esagerato- il russo Andrey Andreev, fondatore di Badoo e nel circolo non proprio pulito delle personalità da cancellare.


Proprio la sua figura sopra le righe vorrebbe fare di Swiped un film che gioca con il genere, che immerge in quell'atmosfera da primi anni 2000 con la colonna sonora giusta, i look giusti, gli uffici giusti, ma la sceneggiatura sembra dimenticarlo spesso a favore di paroloni e prese di coscienza e pennarelloni grossi vari che sembrano usciti dal mondo fin troppo attento al politicamente corretto di oggi.
Sembra stare sospeso su due mondi e due epoche, quello che certi ambienti li vorrebbe glorificare e quello che li vorrebbe denunciare, tra commedia e dramma.
Non aiuta che questo sia un Whitney Wolfe Herd-show, non lasciando respirare le spalle Myha'la, Jackson White, Ben Schnetzer, che restano pedine per ascoltare le sue sfuriate o per essere i cattivi della situazione, intrappolati in ruoli definiti che non hanno altro tipo di spessore.


Funziona, certo, preso come un film come un altro, senza dire molto di più sulla creazione di app, sui codici e le invenzioni varie, pur intrigando il giusto quando si tratta di questioni basilari come nomi o gesti da fare in quell'app. Ma preso come un film che vuole raccontare una parte di storia della Silicon Valley non emerge né centra il bersaglio, lasciando un filo di amaro in bocca per una figura che viene glorificata e per altre che restano ai margini, per un elogio personale più che un approfondimento su un tema ancora attuale com'è la molestia virtuale o reale.
Insomma, per stare in tema, Swiped è più un Tinder che un Bumble, più una one-night-stand che una storia duratura, che salva la serata senza andare oltre.
Voto: ☕☕½/5

1 commento:

  1. Mi sono fermato dopo mezz'ora, al quarto "Rapporti tossici" o espressioni equivalenti, pronunciati da personaggi che vivevano in un periodo dove nessuno utilizzava queste espressioni, ho capito il livello didascalico della scrittura e ho fatto swiped, dal lato in cui si scarta, non sono pratico ;-) Cheers

    RispondiElimina