6 luglio 2016

The Little Death

E' già Ieri -2014-

- Arpaxofilia
- Dacrifilia
- Feticismo da giochi di ruolo
- Sonnofilia
Se non avete mai sentito parlare di queste compulsioni, o atti feticisti, siamo in due.
Se trovate che siano strani, assurdi, pure.
Nell'ordine, indicano:
- eccitamento all'idea di essere derubati
- eccitamento nel vedere qualcuno piangere
- eccitamento dal travestirsi e interpretare qualcun altro
- eccitamento dal vedere qualcuno dormire
Modi strani per eccitarsi, dunque, e questi, a detta di esperti, e del regista Josh Lawson, sono solo alcuni: più si scava, più c'è da scavare.
Per il momento, allora, fermiamoci qui.



The Little Death (che, sì, è un modo molto poetico per definire l'orgasmo) è un film australiano di un paio di anni fa, di cui il regista Paco Leòn ha fatto una versione spagnola in questi giorni al cinema: Kiki e i segreti del sesso, dove alle pulsioni elencate se ne aggiungono altre.
Per evitare però i toni troppo leggeri, troppo urlati che apparivano dal trailer, gli ho preferito questa versione edulcorata, che nonostante il titolo e soprattutto il tema, non mostra chissà quali scene scabrose.
Ci si muove quasi ad episodi, in una quartiere benestante di Sydney, in coppie all'apparenza perfette che proprio in camera da letto si scatenano in confessioni che mettono a dura prova il partner, o tengono segreto il loro oggetto del desiderio, stuzzicando l'altro a piangere o addormentandolo con potenti pillole illegali.
In ogni caso, però, il rivelare, il soddisfare le proprie voglie, non porterà a nulla di buono, con la coppia che doveva uscire rinforzata dalla complicità e dalla condivisione, che ne esce invece a pezzi.
A legare le varie storie, oltre ad amicizie e parentele che durano poco, un nuovo vicino, che regala biscotti d'altri tempi, che è costretto, lui, a presentarsi come molestatore.


Leggero leggero, focoso solo in parte, The Little Death trova il suo senso nel racconto più dolce e più romantico, in una storia sul nascere che coinvolge due sordi, faccia a faccia davanti a un computer, a dirsi "cosacce". Fra loro, però, una hot line da tradurre nel linguaggio dei segni, che li mette in imbarazzo, che li fa avvicinare.
Josh Lawson decide giustamente di chiudere il film con una strana normalità, facendoci temere il peggio in un finale che lega ulteriormente le varie coppie.
Non perfetto, con molte potenzialità di struttura e di scrittura non sfruttate a sufficienza, è comunque un film che scorre senza pensieri, che vaga di pulsione in pulsione facendoci sentire, o almeno facendomi sentire, tranquillamente normale.


Regia Josh Lawson
Sceneggiatura Josh Lawson
Musiche Michael Yezerski
Cast Bojana Novakovic, Damon Herriman, Josh Lawson, Kate Box
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Sleeping with other people, Afternoon delight, Don Jon

9 commenti:

  1. Non sapevo che Kiki fosse un remake. Grazie della segnalazione :D

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    1. Figurati, l'ho scoperto dopo aver scoperto il film. La versione spagnola vede però anche altri feticismi come l'efefilia: chi si eccita quando tocca tessuti morbidi :O

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    2. Oddio, allora ne sono (quasi) affetta: quando tocco i pennelli da trucco faccio finta di andare in estasi, ma niente atti osceni in luogo pubblico, eh! XD
      Ma dove li trovi questi film interessanti?

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    3. Si chiamerà truccofilia? Setolefilia?
      Il film lo trovi nell'internet, con il caldo dell'estate e i cinema vuoti, è l'unica soluzione per qualcosa di leggero leggero ;)

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    4. Ah, sicuramente truccofilia, aahahah! Lo cercherò in rete e intanto ti consiglio il sito The Colony, dove puoi trovare chicche con i fiocchi! ;-)

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  2. Ricordo che te l'avevo suggerito qualche tempo fa (ma senza averlo visto).
    Recupererò, perché di visioni leggere non se ne trovano mai abbastanza!

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    1. Io credevo fosse un suggerimento testato, bè, grazie lo stesso: leggero leggero, poteva essere strutturato e scritto meglio, ma per questa torrida estate va benissimo lo stesso ;)

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  3. Non so se vedermi prima questo oppure Kiki.
    In teoria sarebbe giusto partire da questo come hai fatto tu... ;)

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    1. Il doppiaggio di Kiki mi urtava i nervi e faceva presagire toni troppo urlati. Qui si è più pacati, e visto il tema è meglio :)

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