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Ancora Shakespeare, ancora una tragedia, ancora grandi nomi.
Ma questa volta niente teatro di mezzo, vero cinema.
A dar vita al dramma di Macbeth, nientemeno che Denzel Washington e Frances McDormand diretti dal marito di lei, Joel Coen per la prima volta in solitaria.
E pensi: "cavoli, due così, un dramma così, ne uscirà una bomba!"
E invece, di potente c'è solo la noia che prende già dopo pochi minuti, una noia che proseguirà incessante, toccando vertici soporiferi impensabili.
E pensare che prese singolarmente le parti di questo film non sono da buttare.
No no.
Abbiamo una tragedia, densa e carica di sangue, violenza, e risvolti psicologici, e pure momenti "magici".
Abbiamo due attori bravi, forse lei più di lui impegnato come sempre ultimamente a far vedere quanto è bravo, forse non così in alchimia, forse solo troppo schiacciati in una recitazione classica.
Abbiamo una regia splendida, soprattutto a livello di fotografia, che incornicia una Scozia scarna, castelli e dimore fredde, che rende omaggio all'espressionismo tedesco incantando ad ogni scena.
Ogni scena, sì, che sembra un quadro in bianco e nero, il 4:3 a dargli la giusta cornice.
L'emozione, però, in tutti questi tecnicismi non sta di casa.
Sembra tutto portato a casa come un compitino svolto ottimamente, senza modificare troppo il testo, tagliandolo giusto un po' qua e là, con la regia, la fotografia, a fare la differenza.
Abbiamo la fissa di farne una nuova trasposizione?
E facciamolo sto nuovo Macbeth!
E visto che Hollywood non dice di no a questi continui remake, pure io ne approfitto.
Quello che avete letto era pari pari il post dedicato al Macbeth del 2016, quello con Michael Fassbender e Marion Cotillard.
Ho modificato giusto i nomi, ho esaltato di più la regia magniloquente di Coen, ma il risultato non cambia: con me ha vinto la noia.
Voto: ☕☕½/5
L'ho trovato eccessivamente virtuosistico anche io. Fin troppo. Comunque la Sig.a Coen un gradino su tutti, decisamente.
RispondiEliminaLa strega batte tutti e se li mangia con poche scene ;)
EliminaMa per quanto esteticamente da brividi, la noia prevale.
Temevo la noia e guarda caso noia mi sembra la parola più ricorrente del tuo post. :)
RispondiEliminaSpero non riceva nomination agli Oscar, così non sarò costretto a recuperarmelo.
A dirla tutta, potrei non recuperarlo comunque.
La fotografia la merita senz'altro, e un contentino a Denzel vuoi non darglielo?
EliminaPrepara però il caffé, la noia regna sovrana.
Quanto mi ha illuso questa regia dei Coen quando ho capito che era uno solo e voleva fare le cose sul serio!
RispondiEliminaTroppo sul serio per chi come me lo shakespeariano stretto poco lo sopporta. E -lo dico piano- pure Denzel.
Vedrò per completezza, ma senza nessuna curiosità.
RispondiEliminaL'altro Macbeth, però, mi era piaciuto, complice una grande Cotillard!