22 settembre 2018

Gli Incredibili 2

Andiamo al Cinema

Pur essendo una fan della Pixar vecchia scuola, pur avendoci dedicato la mia seconda tesi universitaria (QUI), de Gli Incredibili non sono mai stata entusiasta.
A dire il vero nemmeno di Cars, tant'è che i sequel non me li sono voluta vedere.
Sarà che alla base ci sono idee di "genere" più semplici e che si rifanno nel loro sviluppo al genere al quale appartengono, sarà che sono un po' troppo maschili, o almeno, così li vedo io. Ma restano i punti neri di una Pixar che con il tempo è riuscita ad accumularne altri (tra cui un altro sequel -Alla ricerca di Dory- e il troppo disneyano Il viaggio di Arlo).
In ogni caso, penso si sia capito che i supereroi non fanno parte del mio palato, rifuggo dai Marvel, rifuggo anche dai film d'azione, perché le loro scene madri -quelle d'azione, appunto- mi annoiano, accumulando colpi su colpi, mosse e contromosse che mi fanno solo pregare perché si arrivi presto all'esito di questo ennesimo duello.
Rivisto oggi, a 14 anni di distanza, Gli Incredibili non è invecchiato male, è diventato un classico, in cui ci si confonde tra chi ha ispirato chi con il Kids di Rodriguez, e non credo sia un complimento.
Questo sequel, non così atteso, non così necessario per come ne esce, parte lì dove ci eravamo lasciati.



Ritroviamo la famiglia Parr che sembra aver trovato un equilibrio, che si ritrova a dover sconfiggere un temibile Minatore, pronto a rapinare la città, a distruggerla pure.
Ovviamente pur con tutte le buone intenzioni, i Parr non riescono a minimizzare i danni e finiscono nuovamente senza casa, con la loro identità a rischio.
Ed ecco che arriva il solito milionario di turno, che i super li adora, li vorrebbe nuovamente legali, e ha una strategia per farlo: usare ElastiGirl come super di punta, lei che i danni li sa prevenire, lei che è donna, riprendere le sue imprese eroiche con microcamere, far vedere al mondo il suo lavoro, con un cattivo -l'Ipnotizzaschermi- che non si fa aspettare e ipnotizza laggente attraverso gli schermi.
I ruoli quindi si ribaltano, con ElastiGirl al lavoro a tempo pieno e Mr. Incredible costretto ad essere incredibile dentro le mura di casa, affrontando crisi adolescenziali e poteri enormi dentro piccoli corpi.
Finché le cose non degenerano, il cattivo si rivela essere una sorpresa -sì, come no- e tutta la famiglia è chiamata ad intervenire.


Azione dopo azione che si sussegue, attacco dopo attacco che prende piede, non resta che arrendersi ad un genere che non ci prova più ad essere originale.
Nel primo capitolo c'era perlomeno un'identità segreta da mantenere, qua si gioca facile con i ruoli invertiti di moglie/marito, con la quotidianità ad essere degna di un supereroe e l'unica nota positiva è quel monologo che l'Ipnotizzaschermi fa, in cui si filosofeggia contro gli schermi che ci separano dalla realtà e che quasi quasi fa fare il tifo per il cattivo.
Non mancano le macchiette, tra nuovi e superflui supereroi, con la sempre adorabile Edna che compare forzatamente per rispettare l'amore dei fan verso di lei, e che rappresenta infatti ancora una volta un personaggio capace di rubare la scena, soprattutto in coppia con l'altra vera star del film: Jack Jack. Il piccolo di casa Parr con i suoi superpoteri incontrollabili e con le sue smorfie irresistibili, è la spalla comica necessaria per farci arrivare ad un finale più che prevedibile, pure un po' frettoloso e che si lascia aperta la porta per un probabile sequel.
La china per la Pixar continua ad essere in discesa, e lo dice una fan che vorrebbe più film originali, più idee originali (ché, nonostante Coco sia stata una gioia per gli occhi e per il cuore, la sua sceneggiatura non era di certo a prova dei vertici raggiunti un tempo), e quindi meno sequel, meno supereroi che infestano i nostri cinema da troppo tempo.

Voto: ☕☕/5



Come da tradizione, a precedere il lungometraggio c'è un cortometraggio.
Tocca a Bao, firmato da Domee Shi che ci porta ad atmosfere e disegni (me-ra-vi-glio-si) in stile orientaleggiante. Anche se sa toccare le corde giuste e sa commuovere, ha un twist macabro che ricorda il corto di Ari Aster Munchausen (lo potete vedere QUI).
Purtroppo, quindi, niente di nuovo nemmeno nel piccolo.

8 commenti:

  1. Ho visto il primo da piccolissimo, probabilmente facevo le elementari, e poco ricordo, se non tante figurine nelle merendine e già scarso amore per il filone supereroistico. Da spettatore che non troppo si lascia incantare dai cartoni, figurarsi dai seguiti fuori tempo massimo, tentenno. Se vedrò, da casa, senza fretta...

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    1. Visto l'entusiasmo generale credo debbano piacere i supereroi duri e puri, e pure certa animazione che strizza l'occhio ai Marvel. Continuano a non fare per me, 14 anni fa come oggi.

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  2. Non ricordavo che sulla Pixar avevi fatto addirittura una tesi universitaria. Se fossi stato il tuo relatore penso ti avrei indirizzato su qualcosa di diverso, qualcosa di più malefico. ;)

    Sul fatto che il primo film fosse una copia del caruccio Sky Kids (uscito 3 anni prima) comunque non credo ci siano molti dubbi. D'altra parte la Pixar è regina nel copiare, tanto da poter essere considerata la Zucchero Sugar Fornaciari dell'animazione, e finalmente ve ne state rendendo conto anche voi fan hardcore. :)

    Dette tutte queste cose inutili, ne dico un'altra ancora più inutile: considerando quanto ho odiato la prima pellicola, questa seconda ho più paura di vederla di un nuovo film con gli Avengers...

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    1. Il mio cuore continua a dividersi fra Kaufman e la Pixar, ma se il primo è passato all'animazione in modo splendido, la Pixar continua a lasciarmi interdetta e delusa con progetti senza originalità, senza ispirazione da Inside Out. E con un Toy Story 4 in arrivo non mi sento molto più sicura...

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  3. Lo vedrò domani con i Fordini, ma sono sicuro che andrò tranquillo: del resto, qui mi pare di notare una vena radical molto cannibalesca! ;)

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  4. Detesto le animazioni. Niente Pixar.

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  5. Adorato il primo, adorato il secondo, perfetti esempi di un'animazione adulta ma anche adatta ai bambini, non banale né scontata.
    E pensare che al sequel non avrei dato un euro!

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    1. Il mio problema è sempre con i supereroi e con il genere azione... anche se con un'animazione ottima, non riesco ad appassionarmi, a farmi coinvolgere tra fughe, inseguimenti e cattivoni da combattere.

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