1 settembre 2018

Venezia 75 - Suspiria

Partiamo con il dire che no, questo Suspiria non è un remake, parte come base dalla sceneggiatura di Dario Argento per poi svilupparsi in altro modo, cambiando protagonista, trama, pure ambientazione. Non c'è quel palazzo decò di Friburgo, ma siamo a Berlino, in una Berlino ancora divisa, tempestata dalla pioggia e dal grigiore, e sotto scacco di giovani terroristi.
Siamo però sempre in una scuola di danza, dove arriva dall'America Susan Bannion. E' una Susan diversa da Jessica Harper, attratta dalla scuola Markos (una scuola di danza contemporanea, quella danza difficile da classificare che con gesti e sospiri cerca di raccontare altro), che percepisce e accetta le vibrazioni potenti che in essa sente.



Proseguiamo con il dire che no, come non era propriamente horror quel Suspiria, non lo è nemmeno questo. Con qualche scena che orrore lo fa -anche se si parla più di ribrezzo- ma paura no. C'è sangue a volontà, in ogni caso, ci sono scoperte macabre e ci sono indagini collaterali che un mite psicologo porta avanti dopo la scomparsa di una sua paziente, alunna in quella scuola, che credeva presieduta da streghe.
Si può dire poi che Dakota Johnson ce la fa a superare la prova, che regge il film con il suo fisico minuto, allenato alla danza e a balli che si fanno pericolosi. La aiuta, di certo, una certa faccia da sberle, le fa da spalla una gelida Tilda Swinton e una bellissima Mia Goth.
C'è da dire però che qua e là ci si perde, che i 152 minuti di durata non passano così inosservati, perdendosi fra allenamenti e danze, fra incubi quelli sì spaventosi, che sottolineano da soli l'ottimo lavoro di montaggio che sta dietro l'operato di Luca Guadagnino. Un Guadagnino che cambia genere e marcia, che si perde -in senso positivo- pure lui in coreografie piene di fascino e di applausi, in ricordi ed evocazioni, portandoci passo passo verso quel finale sanguinolento che è una vera apoteosi e che vero finale non è, visto che c'è spazio per un epilogo dolce come una pera a fette.
Ad aiutarlo, come sempre, ha delle musiche d'eccezione, composte da un musicista d'eccezione come Thom Yorke che -come per quelle dei Radiohead- non posso che definire malinconicamente inquietanti, e che quando irrompono in scena -sarà deformazione di fan- oscurano il resto.
Cosa resta, allora, da dire?
Che Suspiria sì, è all'altezza di tutte le più alte aspettative, che meriterebbe più tempo, una nuova visione, più spazio per essere analizzato e descritto come si deve, ché mi rendo conto che in questa breve bozza molto si tralascia, molto può restare fuori.
Mi affido allora alle parole dello stesso Guadagnino, che al di là di ogni paragone e analisi, che oltre ogni mio dubbio per un genere -e una storia- che continua a non appartenermi del tutto, vede in Suspiria un film che va vissuto come un'esperienza, che ti cambia, o -almeno nel mio caso- ti segna.

12 commenti:

  1. Sto facendo scorpacciata di recensioni su questo film, e dopo avere letto anche te l'attesa cresce ulteriormente. Come ti dicevo, Venezia non ha felici trascorsi con l'horror e Luca. Se gli italiani apprezzano, ancora più di quei critici americani poco interessati all'horror contemplativo, deve essere per forza tutto bello, tutto vero.

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    1. I trascorsi con Luca li capisco, in Splash si perdeva alla grande nel finale. Per fortuna sembra aver capito che se fa scrivere le sceneggiature agli altri è meglio, così si concentra e regala una regia superba.

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  2. Credo di essere tra le poche persone a non vivere la fervente attesa dell'uscita nelle sale di "Suspiria": tutta colpa della Johnson che mal sopporto… se dici che ha fatto un buon lavoro, però, potrei darle una possibilità, forse.

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    1. Con la Johnson fatico anch'io, ma qui ha la faccia giusta e l'intensità giusta per portar a casa il lavoro.

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  3. Suspiria, Thom Yorke, Luca Guadagnino, Dakota Johnson...
    gli ingredienti per renderlo un mio nuovo cult ci sono tutti. Spero che segni (in positivo) anche me.

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    1. Gli ingredienti sono perfetti davvero, il risultato molto folle che anche se non convince del tutto, sa come segnare, vedrai ;)

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  4. Mamma mia mi sta aumentando l'hype in maniera vertiginosa, non hai veramente idea.

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    1. Immagino in realtà, qui è stata una corsa ai posti, un'invasione di pubblico.

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  5. non vedo l'ora di vederlo...
    ed io sono tra le pochissime a non avere mai visto "Suspiria" originale!

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    1. Io l'ho visto solo quest'estate in previsione di questo remake. Lo si può vedere comunque senza recuperi, la base è quella ma lo sviluppo è completamente diverso.

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  6. Il sangue è meglio usarlo per le trasfusioni.
    No a questo film.
    Un grazie a te per gli aggiornamenti.

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  7. Alla fine sono riuscita a recuperarlo, mi è piaciuto moltissimo!

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