22 febbraio 2019

La Paranza dei Bambini

Andiamo al Cinema

La paranza è una danza che si balla nella latitanza, diceva Daniele Silvestri.
La paranza è una frittura di pesce composta prevalentemente da pesci di piccole dimensioni, dice wikipedia.
La Paranza dei bambini è un film, uno di quei film che sulla carta ti immagini pesante.
Pesante perché tratto da un libro di Saviano, che sa essere pesante nel suo stile tanto quanto sanno essere pesanti i suoi detrattori a prescindere, che non sembrano accettare chi si arricchisce con la cultura, chi per farlo ha sacrificato se stesso.
Pesante per quel tema -la mafia, la camorra- che sembra quasi un cliché duro a morire. Con Napoli vista nel suo peggio, con vicoli e quartieri comandati e sotto scacco, con armi e violenza a dirigere il tutto.
Pesante perché recitato in quel napoletano stretto in cui i sottotitoli diventano necessari, ma altra soluzione per aderire alla realtà non c'è. E ci si adatta.
Te la immagini pesante, allora, questa Paranza anche se non è né una danza né una frittura di pesce, ma è un film, di quelli che crescono piano, che sanno su cosa puntare per conquistare.



Punta su un attore (Francesco Di Napoli) che buca lo schermo, bello e sbruffone, bravo soprattutto a reggere una macchina da presa così vicino, sempre, accompagnato da una ragazza (Viviana Aprea) che incanta e sconvolge, pur rimanendo in silenzio, in un abbozzo di personaggio che forse poteva chiedere di più.
Punta su un fotografia che incornicia tutto nel migliore dei modi, una fotografia ad opera di quel Daniele Ciprì che tanto era naturalistico e onirico ne Il primo re, tanto scende nei bassifondi qui, tra grotte e tetti, regalando con semplici palloncini rossi attimi di magia, di una spensieratezza tipica di quei 15 anni che sembrano già lontani.
E punta soprattutto su una storia semplice ed elementare ma che prende, con un ragazzo che non ha niente se non il suo coraggio e la sua intelligenza, che decide che i boss che comandano il suo quartiere non sono brave persone, ma che per guadagnare si può lavorare anche per loro. Che per prendersi cura della famiglia ci vogliono soldi, e che l'amore -per quella famiglia, per una ragazza speciale- vale tutto.


Ma ha 15 anni Nicola, e ce lo si dimentica in fretta per come si muove e si atteggia, per quello che in pochi giorni sa conquistare. Si procede per gradi, per quella povertà che passa in secondo piano davanti a un panino con gli amici, e quella ricchezza che rende realizzabile ogni sogno, dai vestiti giusti ai mobili più belli.
I genitori sembrano non esserci, inconsapevoli o assenti, grati per quei soldi che arrivano, bambini a loro volta in un quartiere che non li aiuta. Gli altri adulti, questi ragazzini li sfruttano e li temono, li educano alla violenza, allo spaccio, all'autorità a cui in realtà sono già abituati.
E si muove troppo in fretta Nicola, seminando tempesta. E ogni pistola maneggiata, fa paura. Ogni motorino che passa, potrebbe essere quello sbagliato. Ogni amico, trasformarsi in nemico e ogni sogno in un incubo.
La paranza per questi bambini diventa così un piatto indigesto, un conto salato che si paga nel peggiore dei modi.
Per noi spettatori, questa paranza è un film che scorre, che prende, che denuncia e mostra, raccontando una realtà ma anche solo una storia di quelle importanti, difficili da dimenticare. Anche solo per quegli occhi sopra delle ali nel finale, per quella paranza (un'unità militare di un gruppo camorristico, dice sempre wikipedia) che nasce, cresce e si riproduce.

Voto: ☕☕½/5



6 commenti:

  1. La trama, troppo simile a quella del bel La terra dell'abbastanza, mi aveva fatto storcere il naso sin da quando ho visto Saviano da Fazio, qualche domenica fa.
    Mettici anche che l'acclamato Fiore di Giovannesi non mi era piaciuto.
    Vedrò, ma senza fretta.

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    1. Quella Terra dell'abbastanza continua a non ispirarmi troppo, qui chissà perchè ci vedevo meno pesantezza. Forse per la storia d'amore o per l'età più giovane dei protagonisti. Sta di fatto che non cala mai, che mi ha coinvolto e convinto, e secondo me potrebbe abbattere i tuoi pregiudizi con facilità ;)

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  2. Mi sembra di capire che potrebbe essere un film più teen e meno pesante di quanto sarebbe lecito attendersi...
    Prevedo quindi una cannibalata coi fiocchi. :D


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    1. Con te giocherà ancora più facile, prevedo una nuova cotta adolescenziale e un ottimo voto ;)

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  3. Ho forti dubbi sul fatto che sia qualcosa di già visto, spero di sbagliarmi..

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    1. Non essendo così propensa a vedere film di questo stampo, non so se e quanto ricorda La terra dell'abbastanza, ma qui c'ho visto una storia davvero bella e raccontata davvero bene, soprattutto.

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